Capitolo 18

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La mattina è evidente che il mondo intero stia organizzando qualcosa contro la mia sanità mentale...dopo una notte passata praticamente in bianco, tra i soliti pensieri su Victoria a cui si sono aggiunti anche sogni strani con protagonista Isabel, quel fighetto di Erick e un maledetto letto che non usavano per dormire, mi è pure arrivata una chiamata dal dottor T.

Arrivo allo studio che in pratica sono un fascio di nervi, mi rendo conto che sto per esplodere dall'irritazione che sto accumulando.. non so se mi faccia più incazzare l'idea di averla sognata o l'averla sognata mentre faceva sesso con un altro uomo.

Cazzo.

C'è qualcosa che non va.

Entro nello studio senza bussare, come al solito tra l'altro e appena dottor T mi vede fare il mio ingresso trionfale dentro il suo studio alza solo un sopracciglio... ed io lo imito guardandomi intorno.

Ogni volta mi sorprendo di quanto questo studio sia in ordine nei minimi particolari, credo sia una specie di fissazione la sua... e credo che sia uno dei motivi per cui non scopi.

''ciao Jake, ben arrivato'' sorseggio il mio caffè mentre passeggio per la stanza svogliatamente ''devo capire come fai ad essere sempre così felice di vedermi, quando per me è tutto l'opposto'' sento che ride ''sei sempre così solare, che è impossibile che tu mi stia antipatico'' lo guardo divertito mentre sfilo un libro dall'immensa libreria ''addirittura sarcastico? Mi sorprendi ogni volta di più'' poso gli occhi sul titolo del libro ed è così noioso che non perdo tempo neanche a leggere l'autore e lo ripongo nella libreria.

Esattamente nella posizione dopo di quella originaria, guardando il dottor T con un sorrisetto... dal tremolio della narice destra capisco che ho raggiunto l'obbiettivo.

Ovvero infastidirlo.

Giusto per divertimento personale.

Mi metto a sedere cercando di non scoppiare a ridergli in faccia, mentre con gli occhi continua a fissare la libreria ''bene.. io direi di fare qualcosa per passare queste due ore in compagnia'' dico mentre lancio il bicchiere sul secchio ''che ne dici di parlare?'' alzo gli occhi al cielo ''io pensavo più ad una birra'' ''sono astemio'' ''lo so. Altrimenti non saresti l'uomo più palloso dell'intero universo'' sospira mentre si sistema gli occhiali ''come sta quella ragazza?''.

Mi volto di scatto verso di lui ''quale ragazza?'' so benissimo di quale ragazza sta parlando... quello che non so è perché me lo sta chiedendo.

''Isabel'' mi dice con un sorriso che non mi piace per niente ''vive, respira, studia... fa sesso, è comunque una vent..'' mi zittisco da solo.

L'immagine di lei che si rotola nel letto nel mio sogno di stanotte, mi fa irrigidire all'improvviso e cancello subito tutto dalla mia testa ''beh, sicuramente farà quello che hai detto... è fidanzata giusto?'' mi chiede sistemandosi comodamente sulla sedia... stringo gli occhi ''sì... perchè?'' scrolla le spalle ''beh, così... pura curiosità. Quindi sì, probabilmente farà sesso'' lo guardo male.

Sta scherzando? ''è uno scherzo? C'era bisogno di specificarlo? È ovvio che fa sesso con il suo ragazzo.. con chi cazzo dovrebbe farlo? Di certo non con me. Ne con nessun altro uomo presente in california, questo posso assicurarglielo'' ho alzato il tono della voce e lui a sua volta se la schiarisce ''va bene, va bene Jake.. sembra che ti provochi un leggero fastidio'' ''non sai quello che stai dicendo'' ''vorrei solo capire... che genere di rapporto hai con questa ragazza... e come si comporta lei nei tuoi confronti''.

È ovvio che voglia farmi uscire di testa.

Non so se sto parlando dell'idiota davanti a me o della testarda che vive con Nathalie.

E poi, sei arrivata tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora