E poi, sei arrivata tu

Capitolo 4

Mi faccio strada tra la gente cercando di individuare un campo di margherite ambulante, ma non riesco a vederla... continuo a spostare gente che mi si appicca, tutta sudata e resisto dal prendere a cazzotti più di un'idiota.

Odio quando la gente mi tocca e mi abbraccia, invadendo il mio spazio personale.

Posso diventare molto pericoloso, ne sono consapevole.

Poi finalmente, la vedo e come avevo immaginato, un giocatore di merda della squadra universitaria di football, ubriaco marcio l'ha presa per un braccio mentre continua a guardarla con il suo sguardo viscido.

Non riesco a capire esattamente come o perché, ma nella mia mente quel tipo è sanguinante con il naso rotto... non mi piace come la sta guardando, ne come la sta tenendo.

E dal viso di Isabel vedo che la pensiamo allo stesso modo...così, cercando di tenere a freno l'irritazione improvvisa le cingo la vita e cazzo... se non avessi davanti questo imbecille, potrei giurare che lei è quasi sollevata dal vedermi.

"Non fare lo stronzo... toglile le mani di dosso. Ora" ovviamente il biondo ossigenato non se lo fa ripetere due volte e lascia il suo braccio prima che io cambi idea e glielo mozzi.

Non sto a farmi troppe domande della mia reazione esagerata di fastidio e rabbia che ho provato, anche perché vengo interrotto dalla voce di Isabel e la guardo annoiato, solo perché non voglio che pensi che l'ho fatto per qualche motivo assurdo... tipo, che mi interessa che lei stia bene o... che mi interessa proprio lei.

Insomma, non voglio che si faccia film mentali, tipici di una donna... quando lei mi sbotta in faccia "grazie! Me la sarei cavata anche da sola comunque!" alzo un sopracciglio ... si rende conto che non è assolutamente vero? È anche orgogliosa? " sì certo, magari usando come arma una lima per unghie. Dai, andiamo ti accompagno'' mi guarda sorpresa, ma poi la sento protestare di nuovo ''guarda che...".

Non la sto minimamente ad ascoltare e mi avvio, sperando che mi venga dietro...in caso contrario, peggio per lei.

Poi però sento un profumo di vaniglia farsi strada in mezzo a tutta questa puzza di fumo e notando gli sguardi non proprio rassicuranti che le stanno dedicando la maggior parte dei cerebrolesi che ci circondano, decido di voltarmi e farla mettere davanti a me... per evitare che la prendano in spalla e la portino in mezzo a qualche cespuglio.

Inoltre, visto che sto sprecando il mio tempo prezioso che potrei benissimo sfruttare diversamente tipo...ubriacandomi o altre cose noiose che faccio sempre, decido di ottenere una ricompensa personale... ovvero, fissarle il culo.

Lo so, sono un ragazzo particolarmente banale in questo.

Oltre a sentirmi una specie di idiota in preda agli ormoni... evidentemente le ultime ragazze non mi hanno tolto la voglia come speravo.

"visto che ti sto accompagnando, almeno fammi trarre qualche beneficio sul tempo sprecato'' le dico e dopo qualche istante capisce il mio doppio senso.

E mi fulmina.

Non so se crede di far paura a qualcuno con quell'espressione o se c'è mai riuscita... a me fa solo ridere.

Oltre che, cazzo. io, Jake Holders ti ho appena detto che ti voglio fissare il culo e mi guardi male?

È proprio strana.

Riusciamo miracolosamente ad arrivare a destinazione in mezzo a tutto questo caos e non facciamo in tempo a entrare nella stanza che Isabel si fionda verso le bottiglie d'acqua neanche non bevesse da una settimana.