E poi, sei arrivata tu

Capitolo 55

Visto che la mia vita continua a giocarmi brutti scherzi e a testare quanto io possa sopportare l'irritazione, mi devo sorbire Marco anche a cena. Se non fosse per lui, Silvia e Andrea sarebbero niente male. Anche se hanno accompagnato l'ex di Isabel fino a qua per riprendersela.

E per fallire miseramente.

L'unica credo a pensarla diversamente è Nat, visto che continua a non rivolgere parola alla poveretta che però se ne sbatte altamente e ride con tutti, abbracciando Isabel continuamente....devono essere molto legate.

A volte vorrei sapere tutto della sua vita prima di me, vorrei averla sempre conosciuta.

Un'altra cosa che vorrei fare con tutto me stesso, è poter tagliare le braccia a tentacolo di Marco.

La tocca sempre... che si tratti di una carezza su un braccio o sul fianco.

Ha rotto il cazzo, solo io posso comportarmi da polipo con Isabel.

La mia pazienza non durerà molto, mi sto meravigliando comunque di me stesso... lo sto facendo per lei, per evitare di far degenerare la situazione e creare situazioni imbarazzanti... non l'avrei fatto per nessun'altra persona.

Sia chiaro.

E lei lo sa perfettamente... ogni volta che lui la sfiorava, si irrigidiva o mi mandava uno sguardo veloce.

A tavola è riuscito di nuovo a starle vicino e quasi non l'ho strozzato seduta stante quando le ha messo il braccio sulla sua sedia.

Lei mi ha pregato con lo sguardo di non dire niente, per poi continuare a mangiare facendo finta di nulla.

Ma la cosa che mi provoca letteralmente pugnalate allo stomaco è il loro modo di interagire. Si vede che si conoscono da una vita, alla perfezione è come se per una vita intera balli con il solito ballerino del cazzo e poi all'improvviso cambi compagno.

È normale che anche se riballerai con lui dopo anni, conoscerai alla perfezione il suo modo di muoversi. Non so neanche perché la mia testa malata sta facendo queste similitudini di merda, ma è così.

Lui sa cosa vuole nel suo futuro e ce l'ha accanto in questo momento.

Io invece, non so neanche cosa farò domani mattina, figuriamoci... non so neanche se io e Isabel staremo insieme tra una settimana o se lei mi perdonerà mai.

Ma anche io la voglio, la voglio tutta per me come non ho mai voluto nessun'altra.

Inoltre la cosa sta decisamente sfuggendo dal controllo di Isabel che continua a bere piccoli sorsi di vino da almeno due ore il che vuol dire solo una cosa... per i suoi standard è leggermente alticcia.

Il che mi convince definitivamente ad accompagnarli a casa con gli altri dopo cena, per poi cercare di trovar un modo per dormire da lei... magari tra i cespugli.

Per finire Isa si dev'essere anche accorta di Trevis con Silvia, che sorprendendoci tutti ha iniziato a parlare seriamente con una ragazza senza fare versi osceni per almeno dieci minuti.

Per poi rovinare tutto fissandole il culo spudoratamente ogni volta che si muoveva.

Siamo arrivati a casa delle ragazze in un silenzio stanco quando Marco avvicinandosi a Isa se ne esce con un "ho bisogno di parlarti... Da sola" e lei annuisce, richiudendo il cancelletto mentre noi aspettiamo di entrare in casa.

"certo" borbotta per poi voltarsi verso di me, che ho lo sguardo allibito e furioso...impreco. Impreco così tanto dentro di me che se non mi interrompesse Jace con uno sguardo, continuerei a farlo per tutta la sera.