Capitolo 41

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Mi sto dirigendo verso l'altro bagno quando mi spunta Jace davanti facendomi quasi prendere un colpo ''cazzo Jace, ma che problemi hai?'' ''al momento nessuno, sto cercando Nathalie...l'hai vista?'' ''no, mi sono appena alzato dal letto'' mi fa un sorriso da chi la sa lunga ed io sospiro prima che parli ''a proposito di letti..'' lo interrompo ''non iniziare'' ''dalla tua faccia e dal segno rosso che hai lì'' mi indica il petto ''...credo che tu ed Isa abbiate fatto pace stanotte'' sorrido tra me e me ''a quanto pare..piuttosto..'' mi torna in mente il discorso fatto con lei poco fa ''prima Isa mi ha fatto un discorso assurdo.. io...le sono scoppiato a ridere in faccia senza poterne fare a meno'' si appoggia allo stipide incuriosito ''ovvero?'' ''dice di aver visto un succhiotto a Nat..'' non so perché ma mi ritrovo come un idiota a valutare la sua reazione ''e?'' mi chiede lui tranquillamente ''e niente, secondo lei va a letto con uno di voi, visto che non è mai scesa da questa nave...io le ho detto che è una cosa assurda'' scoppia a ridere passandosi una mano davanti alla faccia ''assurda veramente ...sì....'' ci guardiamo per alcuni istanti, soppesando ognuno la reazione dell'altro ''poi, potrebbe essere anche uscita ieri sera'' continua ''di notte?'' gli domando annuisce ''da sola?'' annuisce di nuovo ''Jace? Che cazzo stai dicendo?'' ''io... senti Jake, cred..'' non riesco a capire cosa voglia dirmi, perché arriva uragano Nathalie e si aggrappa alle spalle di Jace come una scimmia ''Jace facciamo un gioco... giochiamo a chi ritrova prima la tua canotta'' la guardiamo entrambi e lei sorride ''scommetto che non troverà nessuno'' lui alza gli occhi al cielo ''ti è caduta in mare?'' lei sbatte le ciglia più volte prima di scuotere la testa ''no, perché mai?'' scoppio a ridere prima di entrare in bagno ''Jace, più tardi mi finirai il discorso... ah Nat, ieri sera sei uscita?'' si guardano tra di loro prima di rispondermi ''no, che non sono uscita...sono andata dritta a letto...ero stanchissima''.

La osservo e effettivamente non sbatte le ciglia alla velocità della luce, come quando mente... mi sto facendo influenzare dalle paranoie di Isabel.

Appena rientro in camera trovo Isa con addosso quel maledetto bikini floreale leggermente coperto da una specie di vestito totalmente in pizzo... la fisso come un perfetto pervertito finchè non si accorge di me e...arrossisce.

Strano.

Fa scendere lo sguardo lungo il mio corpo appena uscito dalla doccia, per poi schiarirsi la voce... piccola "ti piace quello che vedi?" le chiedo per mandarla nel pallone "ha il suo perchè" "carino quel vestito" mi avvicino prendendo un pezzo di stoffa tra le mani "non te lo avevo mai visto addosso" mi sorride dolce "l'ho comprato ieri sera" "ti sta bene. Sembri una bambolina" si morde il labbro imbarazzata, facendo saettare lo sguardo per la stanza "grazie"... questa ragazza non si rende conto quanto è sensuale ai miei occhi...le cingo la vita con le braccia, per poi tirarla verso di me.

Ci fissiamo e se lei non avesse lo sguardo da scopami qua e subito, potrebbe essere anche un momento un po' più intimo per entrambi... e stranamente, l'idea non mi dispiace "la mia bambolina" così come non mi dispiace come suona questa frase e lei, dopo avermi fissato per alcuni secondi con quei suoi occhi da cerbiatta, annuisce "la tua".

Decisamente, mi piace decisamente tanto come suona.

Le sorrido "mi piace quando lo dici. Mi piace questa cosa... é appurato. Mi piace che tu sia mia" non mi risponde ma prende il mio viso tra le mani e sporgendosi verso di me mi bacia dolcemente... riesce a essere dolce anche stando immobile, figuriamoci se ci si mette d'impegno... riapro gli occhi e la trovo a fissarmi con un luccichio strano negli occhi. Non mi aveva mai guardato così "vado.. mmmh.. a preparare mangiare, altrimenti qua non ne usciamo più" non sto troppo a ragionarci e appena mi passa accanto le do uno schiaffo sul suo culo fantastico "ok.. noi facciamo i conti dopo".

E poi, sei arrivata tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora