Capitolo 62

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Venerdì mattina è arrivato così come il fottuto momento di tornare a Sacramento, staremo dai miei fino a Domenica e dire che non sono agitato sarebbe una cazzata enorme.

Ho cercato di non pensarci, per evitare di rimangiarmi tutto ma, per quanto io sia un bastardo, Isabel sembra tenerci parecchio e proprio non ce la faccio a deluderla di nuovo. Spero solo che fili tutto liscio.

A svegliarmi è proprio lei che entra in camera tutta agitata, lanciando una valigia enorme sul letto per poi urlare "Nat che cosa porto?" da come pone la domanda, credo che sia leggermente agitata. Nat entra in camera "allora io direi qualcosa per stasera in caso usciate.." Isa annuisce "ok... poi..qualcosa per domani..." "per dormire.." le ricorda la pazza ed Isa sta per prendere qualcosa poi ci ripensa "già per d.. no, indosserò una maglia di Jake" "ti fa indossare le sue cose?" chiede lei sorpresa "sì... Che c'è di strano?" "stiamo parlando comunque di uno psicopatico" rido senza alzarmi "hai ragione.. allora.. poi prenderei anche un altro vestito in caso mi servisse".

Per mezz'ora non si zittiscono un attimo, parlando e confabulando neanche stessimo per andarcene per settimane... guardo l'enorme valigia stracolma sicuramente di cazzate inutili "piccola ma quante cose stai prendendo?" ancora non mi sono alzato, lei ride imbarazzata "amore me ne rendo conto benissimo che sono ridicola.. ma almeno starò tranquilla, in caso succedesse una catastrofe...sarei preparata".

Ho capito bene? amore?

Cazzo, mi ha appena chiamato amore?

Sto per sentirmi male, una sensazione di nausea mi fa aprire gli occhi di scatto.

La guardo ora più sveglio che mai e lei rimane perplessa "che c'è?.. perché mi guardi così?" cerco di avere un tono di voce normale "come mi hai chiamato?" "io.. mmmh.."si guarda intorno, forse ho davvero capito male.

Poi la vedo sbiancare per poi arrossire subito dopo "non.. non ci ho fatto caso.. come.. ehm.. come ti ho chiamato?" fa la vaga ed io la studio attentamente "mi hai chiamato.. Amore" non distolgo lo sguardo dal suo e la vedo andare in agitazione anche se... dentro di me è come se ne fossi felice.

Sto impazzendo totalmente, ma dalla sensazione di calore che provo direi che è così... merda, non mi dispiace. Come cazzo può non dispiacermi una cosa del genere? Quando si tratta di Isabel ho reazioni totalmente inaspettate.

Mi guarda colpevole e mortificata, per poi abbassare lo sguardo "ah sì? Io... scusa" si siede sul letto ed io cazzo, non ce la faccio.

Non riesco a pensare che l'ho fatta sentire in colpa per una cosa del genere.

Dio, si è scusata.

Perché mi ha chiamato amore? Non si chiama amore qualcuno per una svista... merda.

Merda... Isa, che cazzo mi stai nascondendo? Anzi, preferisco non saperlo.

Non voglio saperlo, preferisco vivere nell'incertezza che lei sia o meno innamorata di me.

Sospiro "mi stai chiedendo scusa?" annuisce senza guardarmi, fissando una piega della coperta, così le prendo il volto tra le mani, costringendola a guardarmi ''spero tu stia scherzando" scuote la testa "ma Isabel... non c'è niente di cui scusarsi te ne rendi conto?" mi guarda male "tu mi hai guardato male" dice con tono accusatorio... merda, non le sfugge niente "ma ti accorgi proprio di tutto eh?.. non me lo aspettavo tutto qua... e poi... non so perché mi fa sorridere, quindi credo che mi piaccia" mi ritrovo ad ammettere senza volerlo. Come un perfetto coglione.

Quando la guardo, perdo il filtro bocca cervello... lei mi fa uno dei suoi sorrisi da capogiro "e io sono contenta che ti piaccia" mi abbraccia forte ed io rido, sperando non mi esca una risata isterica... lo sa, quel giorno glielo dissi quali erano le mie intenzioni con lei. Provo ad alleggerire l'atmosfera "a me piace quando fai così.. sei adorabile" "anche tu sei adorabile" cazzo, ora però non esageriamo. La guardo male "bene.. questa cosa non mi piace. Io non sono adorabile" trattiene un sorriso "per me sei al livello di un coniglietto con un fiocco rosa" questa volta sono io a trattenerlo, è fuori di testa, cazzo "ah sì? bene bambolina vediamo se ti faccio cambiare idea sulla mia dolcezza" lo dico con così tanto desiderio che il cambiamento del suo sguardo è istantaneo. Sto per mettere in atto le mie tecniche di dimostrazione, quando la porta si apre di scatto e Nat ci guarda male.

E poi, sei arrivata tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora