Capitolo 30

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Ovviamente, la sera dopo decido di unirmi agli altri per andare tutti insieme appassionatamente al locale dove lavora Isabel... dopo essere riuscito, non so come, ad evitare di spaccare la testa a Dean e a Trevis, mentre ieri sera quando sono tornati, mi raccontavano quanto si erano divertiti a far ballare Isabel, decido di andare.

Sanno essere fastidiosi a livelli inumani e cazzo, non c'erano altre ragazze disponibili per ballare e con cui fare gli idioti? Ma certo che no.

Che si divertano pure a prendermi per il culo, quelli che rischiano di rimanere senza un arto sono loro, non di certo io.

Usciamo di casa che ho un espressione così felice, che sembra stia andando ad un funerale... il problema, mi rendo conto di essere io... non riesco a pensare ad altro che a lei cazzo.

non credevo fosse possibile riuscire a dedicare così tante paranoie e pensieri ad una singola ragazza.

E questo non sono io... cazzo, non mi sono mai comportato così.

''Jake non essere troppo felice'' mi dice Nat, mentre usciamo... non le rispondo, mi limito ad alzare un sopracciglio per poi tornare a farmi i fatti miei.

''dovresti fare sesso, quello rilassa i nervi'' continua imperterrita... e probabilmente a ragione.

Vorrei risponderle che l'unica persona al momento con cui mi andrebbe di farlo è la sua amichetta... giusto per farla stare zitta e toglierle quel sorrisetto ironico dalla faccia.

''Nat, il mio limite di sopportazione è più basso del normale...vedi di non esagerare'' si guarda con gli altri ''lo vedete? Che ho detto?... se hai qualcosa da nascond..'' la fulmino ''sai farti gli affari tuoi? Oppure ti è impossibile?'' ''no, non ci riesco proprio'' ''peggio per te'' ''cristo, ma la volete smettere voi due?'' sbotta Dean.

Ci guardiamo male... è colpa di miss capelli colorati, non di certo mia.

Arriviamo al locale gremito di gente e ci dirigiamo diretti verso il solito tavolo sopraelevato, cosa che mi rende particolarmente felice... almeno eviterò di essere toccato da gente sconosciuta e di perdere ulteriormente la pazienza.

Mi volto a cercarla con lo sguardo, ma non la vedo... chissà dove sarà?

''guardate che cameriera gnocca ci servirà stasera'' sbotta Trevis mentre guarda dritto davanti a noi e vorrei tirargli un cazzotto prima di girarmi... so già chi è.

Senza bisogno di averne la conferma ma, mi volto lo stesso perché non posso farne a meno.

E cazzo, non vorre averlo fatto... Isa ci sta venendo in contro con addosso una divisa davvero...mmmh... carina.

Sì, e quella gonna è davvero...davvero...troppo corta.

Quelle gambe rischieranno di fare inciampare e rompere l'osso del collo a qualcuno, sono troppo belle per essere messe così in mostra... ma non avevano una divisa più lunga? Sospiro, arrendendomi al fatto che è una visione.

È perfetta e carina ogni secondo della giornata e questo non gioca sicuramente a favore della mia stabilità mentale.

Nat non perde occasione per urlare e alzarsi in piedi...indossa una specie di vestito fluorescente che da solo illumina tutto il locale..potrebbero utilizzarla come catarifrangente nel parcheggio qua fuori "Isabelllll! Siamo venuti a trovartiii!" alzo gli occhi al cielo, giusto per non incrociare quelli della ragazza che mi sta facendo uscire di testa.

Le salta addosso abbracciandola "ti sei fatta le trecce! Che carina!... e che divisa! Non pensavo ti avrei mai visto con una gonna così corta" sì, brava Nat.

E poi, sei arrivata tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora