La mattina dopo vengo svegliato dalla suoneria del mio cellulare che ora come ora trovo più fastidiosa del solito.. devo cambiarla assolutamente ''vaffanculo'' borbotto, cercando di prenderlo senza spostare il corpo nudo di Isa da me.
Ma appena leggo il nome dell'avvocato sul telefono, vorrei imprecare così tanto da far tremare la casa... sospiro già sapendo di non avere altra scelta che rispondere.
Che cazzo vuole alle otto di mattina?
''pronto'' ''Jake?'' ''sì, sono io. Chi altro dovrebbe essere?'' minuti di silenzio ''ciao, dovresti tornare il prima possibile a Sacramento... '' mi passo una mano sulla faccia senza rispondere e lui capisce che deve continuare ''... Jimmy ha una richiesta da fare... vorrebbe patteggiare la sua pena'' mi immobilizzo solo a sentire il nome del figlio di puttana... giuro che lo ammazzo con le mie stesse mani, se non ci sono riuscito la prima volta, questa mi sembra un'ottima motivazione per tentare di nuovo.
Sospiro cercando di non farmi prendere da una rabbia cieca... mentre mi guardo attorno cercando di mantenere la calma anche quando un senso di nausea mi scuote... cosa cazzo sto facendo? La mia vita va a rotoli, ho mandato a puttane il rapporto con la mia famiglia e non riesco a dare giustizia a mia sorella... nessuno di noi ci riesce a partire dai miei, fino a quegli idioti degli avvocati.
Lei non c'è più ed io sono qua a perdere tempo dietro ad una ragazza... sono proprio un cretino, non ho tempo per cose del genere... come cazzo sono potuto sviare così da tutto ciò per cui ho combattuto?
"certo, tra poco sono là" stacco cercando di mantenere la calma e provare a cancellare dalla mia testa l'immagine dell'uomo che odio più al mondo.
Mi alzo di scatto, senza guardare Isa che intanto si è svegliata e mi sta osservando incuriosita "dove vai?" via, lontano da qui... dove dovrei veramente stare "devo andare" mi vesto velocemente senza mai alzare lo sguardo... ho paura di quello che mi troverei davanti, ho paura che riesca a farmi capitolare di nuovo "è.. è successo qualcosa?" dice con voce incerta ed io impreco... ti prego Isa, basta... non rendere le cose più complicate di quel che sono "devo andare è basta".
"hai bisogno di qualcosa? Devo.. vuoi fare colazione?" perché cazzo ogni stramaledetta persona mi pone la stessa fottuta domanda del cazzo?
Non ho bisogno di niente, l'unica cosa di cui avrei bisogno è andarmene da tutta questa merda che risucchia la mia vita appena ne ha l'opportunità... ho bisogno di una maledetta macchina del tempo per tornare indietro fino a quattro schifosissimi anni fa, per prendere mia sorella e portarla via da quel figlio di puttana.
Ho bisogno di silenziare i pensieri, di stare senza paranoie e gente che si aspetti che mi comporti bene.
Prendo il telefono dal comodino e mi ritrovo a sbottare un ''no! Non ho bisogno di un cazzo! Ho bisogno che tu mi lasci in pace" appena butto fuori le parole con rabbia e disprezzo, mi odio da solo... e mi odio ancora di più, quando vedo il suo sguardo ferito che mi osserva, per poi coprirsi il corpo con le lenzuola come a proteggersi da me.
La guardo per la prima volta nel viso, mentre nel suo orgoglio e in tutta la sua forza, cerca di trattenere le lacrime... io... sono un bastardo.
Ecco come la riduco... l'unica cosa bella e pura che ho nella mia vita, la riduco ad un ammasso di tristezza, dispiacere e lacrime.
Distruggo ogni cosa cosa che sfioro, che entra nella mia vita... specialmente lei, che non ha fatto altro che farmi sorridere e sperare in qualcosa di bello.
La rovinerò, ne sono più che sicuro.
La trascinerò così in basso da farle rimpiangere di avermi conosciuto... lo so e mi odio ancora di più per questo.
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E poi, sei arrivata tu
RomanceSi dice che quando una persona perda qualcuno di caro accanto a lei, ci siano cinque fasi per elaborare il lutto... fase della negazione, della rabbia, della contrattazione, della depressione e dell'accettazione. fasi che ogni essere umano anche...