E poi, sei arrivata tu

Capitolo 53

Ci sono tanti, troppi minuti di silenzio in cui nella stanza sentiamo solo il singhiozzare di Isabel, stretta tra le braccia di quel cretino.. e la voce di Trevis che sussurra un ''porca puttana'' credo riferito alla ragazza che è entrata subito dopo in casa e adesso sta fissando la scena con un debole sorriso.

Continuo a fissarli da bravo masochista...l'istinto è di andare lì', strappargliela di dosso e stringerla fino a farle dimenticare la presenza di lui.

Dopo tutto questo casino proprio non ci voleva.

Finalmente sento la voce della bambolina, che lo guarda negli occhi cercando di calmarsi "che.. che ci fai qua?" già bella domanda "sono venuto per vederti, per parlarti... Sono piombato qua così, avrei dovuto avvertirti ma.. non potevo fare altrimenti. Non ce l'ho fatta a non venire" ha risposto in italiano ad una domanda in inglese... è uno scherzo... che accidenti le ha detto? mi guardo intorno sperando seriamente che qualche idiota scappi fuori da dietro la tenda urlando ci sei cascatooo, con il rischio di beccarsi un cazzotto in piena faccia.

Continuo a fissarli, cercando di mantenere la calma, specialmente quando Isabel non gli dice niente, ma continua a osservarlo incerta e specialmente continua a stare tra le sue braccia.

E dio, faccio veramente una fatica enorme a non alzarmi e allontanarla da lui quando le bacia teneramente la testa. Lei si irrigidisce all'istante e per qualche secondo sorrido tra me e me... quando la bacio io in quel modo, mi rivolge sempre uno sguardo dolce.

Gongolo ancora di più quando vedo lo sguardo sorpreso di lui nel notare la sua reazione.. già stronzo... potrai averci anche gli occhi verdi, ma l'ultima volta che qualcuno l'ha baciata in quel modo è stato uno con gli occhi color ghiaccio e figo da paura.

Isa si stacca, voltandosi e notando le altre due persone vicino all'ingresso per poi camminare velocemente e abbracciare la ragazza... come gira il mondo, se lei l'ha notato solo ora, Trevis continua a fare versi d'apprezzamento neanche fosse un animale in calore ''la vuoi smettere?'' sbotto e lui mi alza il medio.

Si abbracciano tra pianti e sorrisi, parlando in italiano e la scena è sdrammatizzata dal broncio di Nathalie in sottofondo, che sta guardando storta la mora che abbraccia Isabel ''credo che tu qui non sia più l'unico ad avere un problema di gelosia'' scherza Jace riferendosi a lei, non facendosi sentire per evitare di far scoppiare un'altra tragedia.

Più guardo la tipa con i capelli lisci scuri, perfettamente dritti più mi sembra una faccia familiare.. i miei pensieri vengono interrotti da Isabel che finalmente si decide a parlare in inglese "ok... questa settimana parleremo inglese! In tal modo che nessuno si possa sentire escluso... Faccio le presentazioni... che dite?" è così agitata che la voce le esce isterica... sorride, ma non è un sorriso rilassato.

Specialmente quando quell'idiota le si avvicina di nuovo, sorridendole come fosse una specie di visione "ok, per me va bene" le risponde e ora che so che parla inglese, sono leggermente più felice. Almeno quando lo minaccerò di morte in caso avesse qualche intenzione strana con la bambolina, capirà quel che gli sto dicendo senza tante difficoltà.

"bene...allora.. lei è Nathalie. La mia coinquilina" Nathalie si avvicina sicura come al solito, spostandosi i suoi lunghi capelli dietro la schiena... guardando la faccia dell'idiota sembra sbiancato di colpo "questa.. questa è Nathalie?" chiede sconcertato e lei annuisce "già!""ma.. caspita scusa ma ti immaginavo diversa. Sei una bellissima ragazza ma.. non ti immaginavo così... Hai i capelli fucsia" lei ride "e il piercing sulla gengiva" fa un sorriso mostrandogli la campanella e ci manca poco che svenga "ah.. bene".

Poi gli salta addosso neanche fosse uno dei suoi migliori amici... ma dai? Il tuo migliore amico si è quasi lasciato con la sua ragazza e tu saluti così il suo ex? Mi volto verso Jace ''io la strozzo'' continua a non capire di cosa io stia parlando... ah già, loro non sanno chi cazzo sia.