Capitolo 22

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I giorni successivi passo a trovarla, perché non ne posso fare a meno cazzo... sono stato ad una festa dove ho conosciuto un paio di ragazze e per tutto il tempo non ho fatto altro che rimuginare su lei e su quanto non riesca a sorridere di nuovo... non piange, non fa niente.

Le è andato via il sorriso e a meno che non la forzi a ridere, lei è spenta.

E questa cosa non mi va bene.

Non mi va così bene che continuo a rigiriarmi sul letto da più di un'ora mentre gli altri sono usciti per andare a qualche stupida festa... chissà se è riuscita ad addormentarsi? Chissà se anche lei, come me, quando dormiamo insieme riesce a stare meglio?

Perché è così, quando abbiamo dormito insieme ho dormito bene, senza svegliarmi neanche una volta e... e cazzo,non mi capitava da anni.

Impreco e mi alzo, mentre prendo la mia t shirt nera da sopra la sedia di camera, le chiavi della moto e il casco per poi scendere le scale senza cercare di pensare a ciò che sto facendo... a dove accidenti sto andando.

Neanche un quarto d'ora dopo sono davanti a casa di Isabel... sicuramente Nathalie è in casa, non posso di certo passare dalla finestra per evitare che mi veda... sembra assurdo, ma proprio non ho voglia di mettermi a battibeccare con lei stasera.

Quindi prendo le chiavi da sotto la piscina ed entro in casa, cercando di non far rumore... se mi scopre mi ammazza.

Apro la porta di camera di Isabel, cercando di non far troppo rumore e quando la vedo girata di spalle, sul letto immobile, vorrei scuoterla... cazzo, sembra che non si sia mossa da quando l'ho lasciata qui l'ultima volta.

Sospiro mentre lancio le scarpe per terra, senza ancora che lei si sia voltata verso di me, per poi raggiungerla sul letto, abbracciandola senza pensarci un attimo.

Non so perché, ma mi piace Isabel e mi piace tenerla tra le braccia, come non mi è mai piaciuto fare con nessun altro.

"Jake?" sussurra, come se non ci credesse davvero che io sia qui... ed io le sorrido "bambolina" "che ci fai qui?" parla a bassa voce ma posso benissimo sentire il sorriso sulla sua bocca "non riuscivo a prendere sonno così ho pensato di venirti a fare compagnia e cercare di addormentarci insieme" ride ed io mi immergo completamente nella sua risata, dopo giorni che non la sentivo "dovremmo prendere qualche sonnifero per cavalli" "o per balene.. nel tuo caso" mi da un calcio e quasi esulto dalla contentezza "ehi un segno di vita! Mi stavo preoccupando che tu stessi diventando un vegetale'' ride di nuovo... non smettere bambolina, non smettere mai di ridere.

"anche perché avevo in mente qualche piano per te" lo dico con voce allusiva, fregandomi quasi da solo.. perché mi vengono subito in mente qualcuna delle tante idee che la mia testa a elaborato con Isabel sopra un fottuto letto.

E a me, piacciono tutte.

"ma non pensi ad altro" "a dire la verità sì.. nel tragitto da qui a casa ho pensato a come ti avrei trovato una volta arrivato qua" "e cosa ti aspettavi di trovare? Un corpo in decomposizione?" probabile, ma non glielo dico "no, sinceramente ho fatto vari scenari ... partiamo dal più soft?" annuisce ed io rimango sorpreso, perché pensavo che la sua risposta sarebbe stata no.

''tu nuda sotto le coperte" ci sono andato leggero "e la versione vietata ai minori?" "tu nuda sopra le coperte" scoppiamo a ridere insieme, però non le dico veramente che l'ho immaginata in ogni posizione possibile.

Ne resterebbe traumatizzata a mio parere.

Sto per dirle qualcosa, giusto per sentirla parlare quando le squilla il telefono sul comodino e senza pensarci, visto che lei non si stacca dal mio braccio, prendo il telefono per guardare chi è... appena leggo la scritta ''Amore'' capisco che, tra le poche parole che conosco dell'italiano, chi la sta chiamando è quel bastardo del suo EX.

E poi, sei arrivata tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora