Capitolo 42

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Nel tardo pomeriggio decido di andare a cercare Isabel, che dopo essere stata allontanata dal tavolo dove giocavamo tutti quanti a poker e aver preso un po' di sole con Nat, si è rintanata nella stanza.

Voglio dire, per me poteva anche giocare... non che avesse ancora possibilità di vincere.

Scendo le scale che portano all'interno della nave, per poi bussare e aprire la porta ritrovandomi così la bambolina intenta a radunare le sue cose... mi sorride "ehi, mi stavo cambiando'' mi siedo sul letto mentre la osservo "gli altri stanno finendo la partita a poker. Ti ho visto scendere e ti sono venuto dietro... ho pensato che magari potessi sentirti sola" dallo sguardo che le rivolgo e dal modo in cui sbatte gli occhi, capisco che ha capito alla perfezione cosa intendo.

Il problema è che anziché saltarmi addosso, inizia a sistemare freneticamente le sue cose per la stanza, senza una logica ben precisa "che stai facendo?" "metto apposto" "hai spostato quel paio di scarpe tre volte nell'ultimo minuto" le butta immediatamente a terra ed io mi trattengo dal riderle in faccia "sei agitata per qualcosa?" "ehm.. no.. di cosa dovrei essere agitata?" la squadro da capo a piedi, mentre si sta impegnando a darsi un contegno e ad avere un'aria sicura di sè "indossi il costume a fiori" "e?" "e lo sai che effetto mi fece quel giorno al mare" "che effetto ti fece?" sussurra con un leggero tremolio sulla voce... dio, quanto mi piace... mi piace lei, il suo modo di essere e il suo profumo di vaniglia che mi avvolge appena mi avvicino al suo orecchio "te lo avrei volentieri strappato di dosso" trattiene di colpo il respiro, alzando poi gli occhi su di me "ah.. non lo avevo capito" la bacio sul collo, scendendo lentamente verso le sue clavicole... non la tocco in nessun altro punto e lei si sporge sempre più verso di me "se vuoi te lo spiego meglio con una dimostrazione pratica" fino a quando la mia mano non scende diretta verso il suo culo, che stringo nell'esatto momento in cui le do un bacio sopra il seno destro... pensavo avesse perso la capacità di parola, quando borbotta "spiegami pure quello che vuoi" rido sgangiandole il reggiseno per poi piazzare le mie mani nei due punti più soffici di lei "Jake no, se entra qualcuno?" sussurra cercando di resistere ai miei baci sul collo... impazzisce per i baci sul collo "nessuno si vuole beccare un cazzotto in faccia, quindi tranquilla" non me lo fa ripetere due volte, baciandomi all'istante ''come vuoi tu" in situazioni come queste, riesco a convincerla con estrema facilità.

"non smettere" mi supplica per poi aprire gli occhi di scatto "Jake voglio abbassarti il costume e farlo immediatamente" le mordicchio la spalla, impressionato da questa presa di posizione "ai tuoi ordini signora''... non faccio in tempo a spostarmi che mi tira giù il costume.

Cazzo, non me lo aspettavo.

Impreco ancora di più quando mi prende il cazzo in mano, per poi passare il dito sopra il piercing... mi sorride "ancora non avevo avuto il piacere di toccarlo" mi schiarisco la voce "il piacere è tutto mio" ride, per poi spingermi sul letto... sembra quasi che la situazione si sia ribaltata, mentre mi monta a cavalcioni e lancia via il sotto del suo bikini "dobbiamo farlo in silenzio" sbotta, prima di abbassarsi su di me... sono così incredulo della sua presa di posizione, che l'unica cosa che faccio è stringerle i fianchi con le mani.

Poi inizia a muoversi ed io mi godo lo spettacolo.

In tarda serata arriviamo davanti al Jeffrey's e per tutto il viaggio mi ripeto come un pazzo di non scendere dalla macchina una volta arrivati... ovviamente però, non serve ad un cazzo visto che appena vedo scendere Isa e dirigersi verso l'entrata del pub le vado dietro come se fosse una cosa del tutto normale... mi sto dando sui nervi da solo, ne sono consapevole.

Lei si volta verso di me iniziando a scrutarmi sospettosa "che stai facendo?" "niente, ti accompagno dentro il locale" alza un sopracciglio "ok.. va bene. Tanto ancora sarà vuoto" ... più volte vorrei fermarmi e tornarmene indietro, ma solo pensare che dentro al locale c'è quell'idiota mi istiga a non cambiare idea... la sua frase ''non è la ragazza adatta a te'' ancora mi vortica in testa da quella sera.

E poi, sei arrivata tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora