Endless Love

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Sbatto gli occhi un paio di volte prima di tornare al mondo reale... è mattina e dalla finestra filtra la luce del sole che a contatto con lo specchio crea tanti piccoli arcobaleni, che diventano sempre più grandi fino ad invadere un'intera parete.

Amo gli arcobaleni, amo tutti quei colori, starei ad osservarli per ore.

Chissa come si creano gli arcobaleni?

Da piccola mi ero imposta di trovare il luogo da dove nascevano... me lo immaginavo come un posto pieno di farfalle, unicorni e magari qualche fata e dei piccoli gnomi che con dei cannoni colorati sparavano in aria tanta polvere magica colorata.

È ovvio che se andassi a raccontare a qualcuno una cosa del genere, penserebbero sicuramente che da piccola facessi uso di qualche stupefacente.

O tutt'ora... visto che non ho proprio abbandonato l'idea.

Quando lo raccontai ai ragazzi, ovviamente da bravi testa di cazzo quali erano e sono tutt'ora mi presero in giro facendomi incazzare non poco.

Sorrido ripensando al ricordo e subito mi viene in mente il sorriso di Jace, la promessa che mi fece ''ti aiuterò io a trovare quel posto. È una promessa'' eravamo dei bambini e fu una delle prime promesse che mi fece.

Una delle tante.

Una delle tante che poi non ha mantenuto.

Mi pizzico il braccio con forza, per farmi male, per pensare a qualsiasi altra cosa che non sia il suo sorriso, la sua espressione... per non pensare a lui.

è passato più di un anno da quando tutto è finito, da quando abbiamo distrutto tutto quello che eravamo, che siamo sempre stati e non è stato facile.

Non è ancora facile.

Ma sopravvivo... non lo vedo da tanto, troppo tempo e solo questo mi permette di andare avanti, di continuare a convincermi che io non provo più niente per lui.

Adesso c'è un altro uomo nella mia vita... adesso c'è Jordan.

Ed io.. io.. io sono felice.

Mi alzo cercando di ricordare cosa ci sia di importante da fare oggi e mentre mi guardo intorno nella camera immacolata del mio ricco, preciso e perfetto uomo, un senso di oppressione e panico mi squarcia in due.

È tutto così.. così monotono.

Non ci sono colori, solo blocchi interi di bianco, nero e grigio che si sovrappongono nella mia testa rischiando di farmi crollare di nuovo.

Ho bisogno di colore.

Alzo lo sguardo sullo specchio davanti a me, per ripetere il mio mantra, per ricordarmi che io sono una persona forte e niente e nessuno riuscirà di nuovo a scalfirmi.

Ma quando incrocio la mia immagine riflessa rischio di sentirmi ancora peggio... tocco i miei capelli, di un biondo angelico, quasi irreale... boccheggio, ricordandomi cosa ho fatto ieri sera.

Li ho tinti, cancellando e coprendo tutte le mie sfumature viola.

Amavo i miei capelli.

Ma Jordan dice che è l'ora che io cresca, che sto meglio così.. che non è a suo agio alle cene di lavoro con una ragazza piena di tatuaggi e i capelli colorati.

Continuo a fissare la mia immagine come in trance, fino a quando non sento una fitta di dolore e mi accorgo di star tirando con forza una ciocca di capelli... la lascio neanche stesse prendendo fuoco, ricacciando in dentro le lacrime, buttandomi a terra cercando di riprendere il controllo.

E poi, sei arrivata tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora