Capitolo 20

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Riusciamo ad uscire miracolosamente di casa ed arrivare altrettanto miracolosamente nel locale, senza che io dia di matto... indossava un vestito.

Un maledetto vestitino in moto... è stata una cazzo di tortura tutto il viaggio... per non parlare dell'espressione che ha fatto quando mi è scappato di bocca una specie di complimento.

Maledizione, io non so certo un tipo che regala complimenti e nemmeno che li fa... però, credo mi sia venuto spontaneo e... e cazzo, spero mi capiti spesso perché la sua espressione felice e il rossore sul viso, mi hanno provocato una sensazione piacevole allo stomaco.

Sembra assurdo, ma questa ragazza sembra essere in grado di farmi piacere cose che normalmente odio fare.

Ci mettiamo a sedere e mentre le faccio strada vedo che osserva incuriosita e sorpresa ciò che la circonda... è così buffa che per qualche istante mi dimentico addirittura che accidenti dovevamo fare.

Rientro in me per evitare ulteriori figure di merda "cosa prendi?" le chiedo e lei non tarda a rispondere "il solito. Muffin e cappuccino" "ogni volta che vai a fare colazione fuori ti prendi un muffin?" annuisce sicura, come se non fosse una cosa da perfettine fissate "ma non ti viene a noia o ti viene voglia di provare qualcosa di nuovo?" "no, perché così vado sul sicuro. So già a priori che mi piacerà quello che ho ordinato e non ci rimarrò male, cosa che potrebbe benissimo succedere se ordinassi qualcosa dal menù che non conosco!".

È ovvio che abbia qualche rotella fuori posto... nulla di strano, visto che sembra piacermi particolarmente "questa è una delle più grosse stronzate che abbia mai sentito. Hai mai mangiato dei waffle?" "mmm.. no" "come è possibile che tu non abbia mai mangiato dei waffle con formaggio e bacon?" sono sconvolto... da americano sono realmente sconvolto, cazzo.

"perché sono italiana" mi risponde divertita... in italiano.

Mi manda fuori di testa quando parla nella sua lingua "non ho capito niente di cosa hai detto ma sentirti parlare in italiano mi manda fuori di testa... quindi non lo rifarei a meno che... tu non voglia essere sbattuta qua sul tavolino davanti a tutti" credo di essere stato abbastanza chiaro e coinciso.... E a giudicare dalla sua reazione, senza parole, deve aver capito in pieno.

Si schiarisce la voce ed io cerco di non ridere, perché cazzo, la maggior parte delle ragazze che ho frequentato non si sarebbero fatte problemi a rispondermi qualcosa di altrettanto osceno... ma lei, l'unica cosa che fa è arrossire e borbottare un "perché sono italiana".

Inchiodo gli occhi su i suoi e quando noto che ha le pupille dilatate, rimango sorpreso per alcuni istanti ma non troppi... ormai ho imparato a conoscerla e sono più che sicuro che, per quanto sia timida ed introversa... le piaccia quando io le dico questo genere di cose.

E non dovrebbe piacerle, per un'infinità di motivi.. tra cui il fatto che è fidanzata.

Ed io sono uno stronzo.

Ma proprio perché io sono uno stronzo, piace anche a me... quindi credo continuerò a farlo.

"Isabel hai le pupille dilatate" mi appoggio al tavolino avvicinandomi a lei, che in questo momento è così confusa della reazione che ha avuto e così imbarazzata che non posso fare a meno di divertirmi un po' con lei... vediamo se faccio cadere un po' di tutto questo perbenismo e finta perfezione che si è costruita attorno ''..e stai diventando tutta rossa" arrossisce ancora di più mentre non stacca gli occhi dai miei... per quanto trovi tutto questo esilarante, la situazione come al solito ci sfugge di mano visto che sbatte i suoi due occhi da cerbiatta mentre incerta mi dice "sì?" ed io sento la ormai familiare scarica elettrica che ci avvolge e mi ritrovo a sussurrare un "sì" ormai completamente incantanto.

E poi, sei arrivata tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora