Continuo a girarmi intorno ma non la vedo, guardo ogni singola parte fuori dall'Autogrill, ogni spazio intorno a me e vedo una moltitudine di bambini e ragazzi, coppie e amici, ma di lei non vedo nessuna traccia. Sento il mio cuore accelerare i battiti. Perché non c'è?! Dove è andata?! Sento un groppo in gola. E ora cosa faccio?! Continuo a guardarmi in torno voltandomi anche dietro di me, ma nulla non la vedo. Prendo il cellulare dalla tasca dei jeans, lo sblocco e vado nelle chiamate e cerco il nome "Giorgia" poi premo "chiama" e la chiamata parte. Il telefono inizia a suonare, gli squilli passano uno dopo l'altro, ma di lei nessuna traccia, continuo a girarmi e voltarmi ovunque, ma nulla.
Giorgia: -Chi chiami?- La sua voce mi prende alla sprovvista e faccio un salto in avanti stando lei dietro di me, una volta ripresa ancora con il cellulare vicino l'orecchio mi giro e la vedo lì davanti a me. Mi fissa con quegli occhi così tanto incuriositi e il sorriso sul viso. Dove diavolo era finita?! Tolgo il cellulare da vicino il mio viso e chiudo la chiamata, lei segue ogni movimento che faccio. Cerco di riprendermi, di rallentare i respiri e ci calmarmi, facendomi scivolare da dosso la paura che avevo fino a qualche secondo fa. Una volta richiusa la chiamata è messo in blocco il cellulare lo rimetto in tasca. Cerco di calmarmi, anche perché i battiti sono aumentati un po' troppo per la paura di averla persa e un po' per lo spavento che mi ha fatto prendo parlandomi da dietro.
Io: -Si può sapere dove eri finita?- Chiedo cercando di stare calma, con la bocca chiusa a fessura e gli occhi pieni di rabbia. Lei ha un mezzo sorriso sul viso, le diverte il fatto che io mi sia spaventata. Continua a guardarmi negli occhi e in modo molto dolce quasi mi dice: -Ho visto che prima ti eri fermata a guardare alcune "schifezze" e ho pensato di comprartele.- Dice alzando le due buste che ha una per ogni mano. Io la guardo scioccata. Non posso crederci che lo abbia fatto seriamente e poi perché non mi ha avvertito?! Almeno detto. Almeno così mi sarei risparmiata un bel spavento, l'avrei aspettata. Però c'è da dire che è stata una mossa molto carina, e dolce, a parte per lo spavento che mi ha fatto prendere, ma è stata una bella cosa. Dopo essere stata qualche secondo a passare lo sguardo da lei alle buste ed essermi ripresa del tutto tiro un bel sospiro di sollievo quasi e inizio a parlare.
Io: -Avvertire no?- Le chiedo cercando di essere il più fredda possibile, ma lei conoscendomi ha già capito che la rabbia è passata e che una piccola parte di me nonostante lo spavento che mi sono presa è felice per ciò che ha fatto, ma così ha anche capito quanto sia stata grande la mia preoccupazione.
Giorgia: -Dai piccola su, volevo farti una sorpresa.- Dice alzando gli occhi al cielo, come un anima in pena quasi, con il viso di chi si vuole davvero scusare. Poi continua. -Volevo farti una sorpresa, quindi ho corso per tutto l'Autogrill quasi, mentre tu camminavi avanti a me, poi quando sono tornata indietro ho visto anche quel bambino e volevo dirgliene quattro, ma non avevo abbastanza tempo, ho fatto il più infetta possibile, ma alla cassa c'era una fila lunghissima e non si muovevano più.- Continua a darmi attenzioni guardandomi e continuando a sorridermi tra una parola e l'altra, da quando ha ricominciato a parlare. -Te lo giuro piccola, non volevo farti preoccupare.- Tiro un sospiro di sollievo. E' perdonata, infondo non voleva fare nulla di sbagliato, voleva solo rendermi felice in un qualche modo, ha i suoi metodi al quanto idioti il più delle volte, ma almeno lei sa come rendermi felice. Sorrido, smettendola di incolparla o prendermela con lei, gli tolgo con forza la busta dalla sua mano destra e lei la lascia andare senza troppa forza poi iniziando a camminare verso la macchina la apro portandomela vicino agli occhi per vedere cosa ha comprato e noto che è piena di cose al cioccolato, tutte quelle che mi piacciono. Lei conosce bene i miei gusti, e non solo quelli! Il sorriso mi compare sul viso e mi va da un orecchio all'altro. Non posso crederci che lei abbia comprato tutte queste cose solo per me. Sento dei passi vicino a me e quando mi volto, la vedo al mio fianco più sorridente di me, con gli occhi fissi su di me e con la busta con cui gioca fra le mani.
Giorgia: -Felice?- Chiede, sapendo già la risposta.
Io: -Tantissimo.- Le rispondo guardandola e sorridendole ancora di più nel vederla felice.
Non dopo molto raggiungiamo la macchina, e guardandomi intorno noto che il parcheggio si è liberato e anche molto rispetto a quando siamo arrivati, forse il traffico si è dileguato almeno in parte.
Arrivate davanti la macchina, io mi metto vicino lo sportello del passeggero e dalla parte del guidatore e non appena apre la macchina saliamo, mi siedo e mi allaccio la cintura di sicurezza, metto la mia busta a terra, vicino al mio zaino così non da fastidio, poi la guardo e lei mi passa la busta che aveva prima in mano, la apro e me la porto davanti gli occhi per vedere cosa c'è dentro e con mia grande sorpresa vedo che ci sono una quantità di buste di patatine che è impressionante, ci sono tutti i tipi e di tutti i gusti, resto sbalordita. Lei lo sa bene che a me piacciono quelle alla paprika, ma allora perché prenderne così tante? La guardo cercando di trovare una risposta nei suoi atteggiamenti, ma è così tanto naturale che mi spaventa in parte, con tantissima naturalezza si mette la cintura e poi mette le chiavi nel quadro della macchina e la mette in moto e con la retromarcia usciamo dal parcheggio dell'Autogrill.
Io: -Perché hai comprato così tante tante buste di patatine se sai che le mie preferite sono alla Paprika?- Le chiedo guardandola incredula, poi chiudo la busta e la rimetto a terra vicino al mio zainetto e all'altra busta.
Giorgia ha lo sguardo fisso sulla strada e con molta naturalezza e con un sorriso che gli riempie il viso risponde: -Non sapevo se in questi mesi in cui non ci siamo sentite avessi cambiato gusti, quindi volevo andare sul sicuro.- Ma quanto può essere adorabile quando fa cosi?!
Io: -Sei un idiota.- Sorrido e porgendo la mia attenzione alla strada davanti a noi che passa sempre più veloce sotto la macchina, Le rispondo subito non aspettando nemmeno che vada avanti a parlare. Poi continuo: -Non ho cambiato gusti, non è cambia nulla, almeno per me.- Le dico. Lei sorride e non dicendo nulla si concentra sulla strada davanti a lei, io mi appoggio completamente alla sedia e mi lascio cullare dalla macchina in movimento.
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Perché ogni cosa bella, ti fa sempre stare male.
Romance"Perché tu con chiunque starai, ovunque andrai, sarai sempre innamorata di me. Potrai parlare con chiunque tu voglia, puoi anche credere di avermi dimenticata, ma nessuno prenderà il mio posto, nessuno riuscirà a darti ciò che ti do io, nessuno ries...