Capitolo 21.

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Io: -Mi dici cosa mi nascondi?-
Debora: -Nulla.-
Io: -Parla..-
Debora: -Hai la tua amichetta. Parla con lei.-
Io: -Idiota.-
Debora: -Ma stai zitta.-
Io: -Perché hai detto a Martina di scendere e andarsene? Perché non l'hai lasciata parlare?!-
Debora: -Perché no.-
Io: -Perché?-
Debora: -Perché vuoi saperlo? Tanto lei è quella importante.-
Io: -No.-
Debora: -Perché?-
Io: -Secondo te se ci tenevo tanto a te, mi comportavo così?! Quando me la sono ritrovata a casa mia, o quando hai detto che veniva anche lei al matrimonio. Mi ha dato fastidio.-
Debora: -Bhe a te verrà l'amore della tua vita no?!-
Io: -cosa?-
Debora: -È lei la ragazza di cui mi parlavi in montagna no? La ragazza che amavi?-quella appena scesa.-
Io: -Bhe si..-
Ma come fa a saperlo..?! Io non gli ho mai detto come si chiama o come fosse fisicamente, non gli ho mai fatto vedere una sua foto o altro, quindi come fa a sapere che è lei?!
Debora: -Ecco tu hai lei, io ho Martina.-
Io: -Io non ho proprio nessuno.-
Debora: -Vi siete baciate?-
Io: -che te ne frega?-
Debora: -È un si?-
Io: -No è un che te ne frega?!-
Debora: -Rispondimi.-
Io: -No.-
Debora: -Rispondi ho detto.-
Io: -Perché? Cosa ti cambia?-
Debora: -Sai quando me ne sono andata da te per andare da lei, non mi sono sentita in colpa di averti lasciato, non mi mancavi mentre stavo con lei, forse con te ho corso un po troppo, ma faceva parte del gioco. Forse ha ragione Martina quando prima ha detto che non dovevi entrare nella mia vita.-
Io: -Gioco?! Quale gioco?!-
Debora: -Davvero pensavi che tu fossi così tanto importante per me?!-
Io: -Bhe si.. Ma perché dici così adesso?-Debora: -Perché è così.-
Io: -Perché?-
Mi sento morire. Non può essere.
Debora: -Perché tu sei stata solo un gioco.-
Io: -Cosa?-
Debora: -Ti ricordi quando ti avevo detto che ci eravamo viste a capodanno?-
Io: -Si.. E quindi..?-
Debora: -A capodanno eri strafatta, avevi bevuto e non poco. Poi quando mi sono avvicinata a te, che dovevo andare fuori, tu mi hai scambiato per una certa Giorgia e Cristina è scoppiata a ridere. Mi sei saltata addosso, dicendo che ti mancavo e che fossi felice che ero lì con te. C'era lei con me, e quando è scoppiata a ridere tu gli hai vomitato addosso.-
Cazzo era lei, a saperlo avrei bevuto così, così da ridurla peggio.
Io: -Quindi..?-
No ti prego.. Fa che non sia come penso..
Debora: -Quindi io e Cristina abbiamo fatto una scommessa.-
Io: -Del tipo?-
Debora: -Io dovevo conquistarti, e dovevo fare in modo che io e te stessimo insieme, dovevo fare in modo che tu mi adorassi, dovevo diventare una tua dipendenza quasi, dovevo fare in modo che tu ti innamorassi di me. Poi tutto questo doveva durare almeno una settimana.-
Io: -Cosa?! Perché?!-
Quindi è stato tutto falso?! I sorrisi?! La montagna?! Le coccole?! Lei che tornava?! È stata tutta una bugia, un passatempo, come se io non avessi importanza! Cose se io fossi solo un gioco.
Debora: -Si, con l'unico imprevisto che quella sera dovevo chiederti il numero.-
Io: -Ma non te l'ho dato..-
Mi sento morire..
Debora: -No perché dopo che hai vomitato addosso a Cristina è dovuta correre in bagno a pulirsi, l'hai ridotta molto male.-
Io: -E poi?-
Debora: -Poi sei sparita.-
Io: -Ah..-
Debora: -Già, poi la sorte ha voluto che tu quella mattina perdessi il pullman, e che tornassi a casa in quelle condizioni.- Vede che non gli rispondo e aggiunge: -Allora li ho pensato che fosse destino, che la scommessa doveva essere fatta, anche a differenza di molti mesi. E poi, a dire la verità, mi annoiavo, ed è un periodo in cui non c'è mai nulla da fare e mi annoio a morte.-
Si annoiava. Io ero solo un passatempo. Che idiota.
Io: -Quindi era tutto finto?-
Debora: -Si, quella sera quando siamo tornate da quella discoteca mi sono un pochino informata su di te, tramite Facebook, poi mia sorella è entrata in camera e ha visto la tua pagina aperta sul computer e ti ha riconosciuto, mi ha detto che facevate la stessa scuola e che tu fossi più grande.-
Mi prendo qualche secondo prima di rispondere.
Io: -Capisco.-
Debora: -Nei giorni seguenti ho cercato di interagire con te, ma tu in un modo o in un altro sparivi. Andavo a prendere Sara a scuola e tu uscivi prima, uscivo spesso, ma tu nulla, mai vista.-
Bhe questo è vero, era un periodo in cui stavo male e uscivo prima da scuola e per quanto riguarda il fatto di uscire, per me è già tanto uscire dal mio letto.
Io: -Sapevi che le nostre mamme erano amiche?-
Debora: -No, quella mattina mia mamma mi ha costretto ad uscire di casa e accompagnarla dalla sua amica, poi mi ritrovo te davanti.-
Io: -Oh..-
Debora: -Quindi mentre tu eri in camera a cambiarti io ho avvertito Cristina, e lei ha detto che io dovevo fare la scommessa.-
Io: -È stato tutto finto..-
Sento gli occhi andarmi a fuoco.
Debora: -Si.-
Io: -Non dovevi.-
Debora: -Oh invece si..-
Io: -Perché si.?-
Debora: -Perché si. Sei stata fortunata che Martina è ritornata nella mia vita, se no avrei vinto, e fidati che per te non sarebbe finta bene.-
Io: -In che senso?-
Debora: -Prova a immaginare come sarebbe stato se tu ti fossi innamorata di me?!-
Io: -Non sarebbe successo.-
Debora: -Come fai a dirlo?-
Io: -Non mi sarei mai innamorata di te. Una persona non si innamora di un altra da un giorno all altro. Non funziona così. Si vede che tu non ti sei mai innamorata.-
Debora: -È propio qui che sbagli. Io mi sono innamorata, della ragazza che è appena scesa a da questa macchina.-
Io: -Sono un idiota.-
Debora: -Si concordo.-
Io: -Quindi non hai provato nulla?! Quando mi coccolavi o in montagna?! Non provavi nulla?!-
Debora: -No, nulla. L'indifferenza più totale.-
Mi appoggio del tutto al sedile, un brivido freddo mi percorre lungo tutta la schiena.
Debora: -InFondo sei una brava ragazza, quella non dovrebbe prendersi gioco di te.-
Io: -Tanto credo che sia una cosa di tutti prendersi gioco di me.-
Debora: -Non fare la melodrammatica.-
Io: -Hai recitato bene per una che se ne frega pienamente di me, complimenti. Hai recitato proprio bene. Ora puoi anche smettere.-
Debora: -Lo so, per questo quella che doveva prendersi gioco di te dovevo essere io e non Cristina.-
Mi prendo qualche secondo. Troppe cose da assimilare.
Perché io?! Perché devo stare male?! Perché non posso essere felice come le altre?! Perché?! dannazione perché?!
Preferisco non rispondere, tanto aggiungere o no qualcosa non cambierà nulla, non cambierà il fatto che mi ha presa in giro, o che è stato tutto falso.
Debora: -Mi dispiace..-
Io: -Stai zitta.-
Debora: -No..-
Io: -Si, sono stata un gioco?! Un passatempo?! Basta.-
Debora: -Dovevi avere persone vere vicino, specialmente stamattina con tuo fratello o..-
Io: -Zitta, ti prego stai zitta.-
Le lacrime iniziano a invadere gli occhi e scorrermi lungo le guance, non riesco nemmeno più a parlare o a guardarla in viso.
L'ho fatta entrare nella mia vita!! Nella mia camera!! Nel mio letto!! Quei maledetti muri alti che mi sono costruita fra me e il resto del mondo devono restare tali. Non devono essere abbattuti. Non più.
Debora: -Vi siete baciate?-
Io: -Si. Si. Ci siamo baciate.-
Debora: -Infondo non è male, sembra una brava ragazza. Ma non dovrebbe prendersi gioco di te.-
Io: -Non lo è.-
Debora: -Una discussione succede con tutti.-
Io: -Non è una discussione.-
Debora: -Perché?-
Io: -E salita solo perché voleva portarmi al letto, sono stata uno sfizio, un passatempo anche per lei.-
Debora: -In che senso?-
Si gira per guardarmi in viso, si direbbe che fosse preoccupata se qualcuno non la conoscesse.
Io: -Nulla, ormai non ha più nulla importanza.-
Debora: -Parla.-
Io: -No.-
Debora: -Ti ho detto parla.-
Io: -Vai dall'amore tuo, seguilo, rincorrilo.-
Debora: -Che ti ha fatto? Parla.-
Io: -Sono stata solo un gioco?! Un passatempo?! Sono stata solo per noia?! Cosa te ne frega allora? Cosa ti importa? E poi perché?-
Debora: -Era per curiosità.-
Guardo fuori dal finestrino.
Io: -Per curiosità eh?! È salita perché vuole farlo con me, perché ha lo sfizio. Diceva così anche quando parlavamo.-
Debora: -Brutta giornata eh?-
Non gli rispondo nemmeno, sa troppo di presa ingiro. Mi rannicchio di lato, voglio sparire.
Non so se si sia affezionata a me o se davvero io conti qualcosa, ma dopo questo basta. Basta con tutto. Basta con Giorgia o con Debora. È successo tutto troppo, ma troppo velocemente, ho bisogno di una pausa.

Perché ogni cosa bella, ti fa sempre stare male. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora