Capitolo 18.

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Arriviamo su, così avvinghiate una all'altra, che non appena ci vedono le nostre mamme scoppiano a ridere.
Federica: -L'hai fatta patire per un bel po' è?!- Dice rivolgendosi a Giorgia e ridendo.
Giorgia: -Shhh mamma.-
Dice mettendomi giù e appoggiandomi un braccio sulle spalle, mi sta tirando i capelli quindi me li tiro fuori dal suo braccio.
Mamma: -Ma come siete carine!-
Mi imbarazza mia madre che dice cosi, mi nascondo il viso nella maglia di Giorgia. Io e lei siamo sempre stata così legate, fin da quando ci siamo conosciute, mi ricordo il primo giorno che ci siamo conosciute, la sera mi ha portato a mangiare fuori e lei faceva di tutto per farmi sorridere, era così bella, quasi quanto adesso. Mi aveva persino prestato una sua felpa perché io avevo freddo.
Ci sediamo sul divano vicino le nostre mamme.
Io: -Ma come mai siete qui? Non dovevate arrivare domani con il treno?-
Chiedo a Giorgia e Federica.
Federica: -Si dovevamo, poi io oggi non sono andata a lavorare e Giorgia ha avuto la brillante idea di venire qui oggi in macchina.-
Io: -Come mai?-
Dico rivolgendomi a Giorgia.
Giorgia: -Non mi andava di aspettare domani per venire qui..-
Io: -Perché? Tanto un giorno in più o uno in meno non ti cambiava nulla.-
Le dico alzando le sopracciglia provocandola, lei mi guarda e mi sorride. Ho sempre adorato provocarla.
Giorgia: -Non credo sarebbe cambiato qualcosa a me, ma a te si.-
Gli faccio un mezzo sorriso, mi mancava..
Federica: -Si, ma una cosa è sicura. Io un viaggio con te in macchina per venire qui non lo faccio più.-
Dice guardando Giorgia, con un mezzo sorriso.
Giorgia: -Perché?- Chiede incuriosita.
Federica: -Ci hai messo troppo poco tempo e correvi troppo.-
Scoppio a ridere. Provo a immaginarmi Giorgia in macchina che va a tutta velocità, mentre sua mamma seduta sul sedile vicino a lei che ha paura.
Giorgia: -Stai offendendo le mie capacità da guidatrice?-
Federica: -Sei un periodo ambulante.-
Giorgia la guarda male, e Federica scoppia a ridere. Lei mi mette una mano intorno alla vita e mi stringe a lei. Mi piace.
Mamma: -Allora?! Cosa mi dite?-
Dice alzandosi e dirigersi verso la cucina dove va a prepare il caffè, ma rivolgendosi a tutte.
Federica: -Ma nulla, di che e tu?-
Mamma: -Nulla che tu non sappia già..-
Gli occhi di mamma si rattristano in un secondo, si gira verso la cucina per non far vedere la tristezza dietro quegli occhioni grandi marroni. Per quanto lei possa cercare di sorridere e di nascondere il dolore, la mancanza di mio fratello si sente, infondo solo stamattina è andato via.
Un vuoto inizia a invadermi dentro, l'assenza di mio fratello, non sentirlo più girare per casa, sorridendo, o quando durante la notte aveva paura e le braccia di mia madre non gli bastavano e veniva da me, si intrufolava nel mio letto, si metteva le coperte fin sopra la testa e prendeva Teddy, lo abbracciava e tornava a dormire dicendo che con me si sentiva al sicuro.
Mi manca..
Sento le lacrime girarmi negli occhi, chino la testa e inizio a giocare con le mani, pochi secondi dopo sento Giorgia avvolgermi entrambe le mani con una sua, accarezzandomi le dita con le sue, io la guardo e lei mi sorride, capisce ancora prima di me come io stia e sa sempre cosa fare o dire.
In questo caso tante parole non servono.
Giorgia: -Dobbiamo sistemare le valigie mi dici dove devo disfare la mia?-
Dico guardandomi.
Non avevo pensato a questo particolare. Dove dormiranno?!
Guardo mamma, in cerca di aiuto.
Mamma: -Si, Federica dormirà con me, e Giorgia in camera con te.-
Cosa?! E dove?!
Apro gli occhi e la guardo fissa.
Mamma: -Si deve andare a prendere la brandina giù in cantina, credevo arrivaste domani pomeriggio non oggi quindi non è pronto nulla.- Informa loro. -Rita aiuta Giorgia a portare le valigie in camera tua e fagli un po di spazio nell armadio e liberagli qualche cassetto.-
Giorgia lascia la mia mano e si alza prima di me e prende le sue tre valigie.
Io la guardo stupita.
Io: -Ma ti ci vuoi trasferire qui?-
Giorgia: -Non sarebbe male come idea. Non credi?!-
Scoppio a ridere.
Io: -Dopo dovresti sopportarmi sempre?-
Federica: -Bhe meglio te, che la tua ex ragazza.-
Dice ridendo.
Mamma: -Perché? Cosa aveva quella ragazza che non andava?-
Federica: -Troppo gelosa, troppo prepotente, poi si intrometteva in cose che non la riguardavano. Non mi piaceva.-
Mamma: -Sei tu che sei troppo selettiva.-
Guardo Giorgia e vedo che lei non fa una piega, sta vicino le valigie aspettando che io l'accompagni in camera, ma voglio ascoltare ancora Federica e quello che dice sulla ragazza di Giorgia.
Federica: -No non sono selettiva, è solo che certi soggetti è meglio tenerli lontani.-
Giorgia: -Smettila.-
La difende.. Conoscendola quando fa così è perché o l'ha lasciata Lei, o perché è finita male o perché lei ci tiene ancora, non so quale sia ma devo scoprirlo. Andando per logica, Giorgia ha detto di averla lasciata lei, ma forse ci tiene ancora o non lo so..
Mi alzo dal divano e mi dirigo verso Giorgia.
Io: -Dai dammi lo zaino lo porto io.-
Giorgia: -Non serve.-
Io: -Si dai, guarda quante valigie hai, ti aiuto.-
Giorgia: -Ho detto Di no.-
Prende tutte le borse sue e lo zaino e mi guarda, aspettando che le dica dove sia camera mia. Ha cambiato umore.
Perché devono essere così lunatiche queste ragazze?!?!
Inizio a camminare e lei mi segue, arriviamo quasi subito in camera, non appena entro lei si ferma vicino la porta.
Io mi avvicino all'armadio per librarlo un po e lasciargli un po di spazio per le sue cose.
Io: -Perché non entri?-
Le chiedo guardandola.
Giorgia: -Questa stanza l'ho vista solo attraverso un telefono, e ora vederla così dal vivo è strano.-
Torno a liberare l'armadio, serrando le labbra.
Giorgia: -Lei è stata qui?-
So che si sta riferendo a Debora.
Io: -Si fino a qualche ora prima che arrivassi tu lei era qui.-
Giorgia: -Ha dormito con te?-
Io: -Si, in quel letto.-
Giorgia: -Avete..?-
Io: -No, non sono quel genere di persona lo sai, la conosco da quattro giorni nemmeno.-
Giorgia: -Si lo so, ma preferisco sentirtelo dire.-
Io: -Paranoie?-
Giorgia: -Si credo di sì.-
Io: -Credi?-
Giorgia: -Non ho mai avuto paranoie in vita mia.-
Io: -Cosa provi?-
Giorgia: -Riguardo a cosa? Te e lei?-
Io: -Si, cosa provi e cosa pensi?-
Giorgia: -Rabbi, tanta rabbia. Fastidio. Poi penso, che non si sarebbe mai dovuta comportare così, andarsene, poi tornare.-
Io: -Avresti preferito che restasse?-
Giorgia: -No!-
Io: -Perché?-
Giorgia: -Odio l'idea di te con un altra. Già guardare quel letto e immaginarmi voi due li, attaccate, mi irrita, figuriamoci se facevate altro.-
Io: -No non sono paranoie, è gelosia.-
Giorgia: -No non è solo quello..-
Io: -E cosa?-
Giorgia: -Questa ragazza potrebbe portarti via da me e io non voglio.-
Io: -Tu hai deciso di andartene. Tu hai deciso di metterti con una che stava vicino a te. Hai detto che ti piacevano le cose difficili, quando hai scelto l'alternativa facile.-
Giorgia: -Non c'è la facevo più, avevo bisogno di qualcuno vicino.-
Io: -E io avevo bisogno di te.-
Lei non mi risponde e io mi giro per vedere cosa stia facendo e noto che è seduta sulla sedia con le valigie e lo zaino in terra vicino a lei.
Io: -Ho finito comunque, puoi mettere le tue cose.-
Lei mi guarda e mi fa un mezzo sorriso forzato. Mi avvicino a lei è molto velocemente gli libero qualche cassetto del comò che si trova vicino la scrivania.  Gli ho fatto male dicendo quelle cose, ma lei se le è cercate.
Io: -Quando hai finito di mettere in ordine tutte le tue cose, vado a prendere la brandina giù. Mi aiuti?-
Giorgia: -Si certo.-
Si alza prende la sua valigia e va vicino l'armadio e inizia a svuotarle, io mi siedo sul letto, così che riesco a guardarla.
Giorgia: -Lo sai che non mi piace quando le persone mi guardano.-
Io: -Lo so, ma sono passati due anni.-
Giorgia: -E quindi..?-
Io: -Quindi niente, è strano vederti qui.-
Per qualche secondo non risponde.
Giorgia: -Quando quella sera me ne sono andata, non immagini cosa io abbia passato.-
Io: -Prova a spiegarmelo.-
Giorgia: -No..-
Io: -Muoviti.-
Giorgia: -Quando ti detto quelle cose io volevo solo una tua reazione e invece tu ti sei arrabbiata e io li mi sono alterata.-
Io: -Ma che reazione volevi?! Dovevo dirti che mi dava fastidio?! Dovevo dirti che volevo che stessi solo con me?! Dovevo dirti che dovevi stare con me e non con lei?!-
Giorgia: -Si!-
Io: -Perché?! Poi ci stavi solo con me?! Poi lasciavi andare lei e tutte le altre ragazze?!-
Giorgia: -No.-
Io: -Ecco.-
Giorgia: -Già.-
Io: -Dicevi che avevi bisogno solo di me, dicevi che amavi solo me. Dicevi che volevi stare solo con me, che ero io la ragazza della tua vita.-
Giorgia: -Queste cose sono vere.-
Io: -No.-
Giorgia: -Si.-
Io: -Smettila di mentire. Non ne posso più..-
Giorgia: -Non ti sto mentendo. Quando abbiamo smesso di parlare, è come se il mondo mi fosse crollato addosso. Lei c'era ma tu no. Hai lasciato un vuoto che nessuno riusciva a colmare.-
Io: -Tu hai deciso di andartene.-
Giorgia: -Ma tu non sei tornata.-
Io: -Che senso aveva rincorrerti per Poi riperderti?-
Giorgia: -Non mi avresti mai perso completamente.-
Io: -L'idea di te con un altra non mi piaceva, non riuscivo a stare con te mentre tu stavi con un altra.-
Giorgia: -Per quanto io potessi stare con qualcuno, tu eri tu. Tu sei tu. Mai nessuno può prendere il tuo posto o diventare più importante di te.-
Io: -Smettila.-
Giorgia: -Perché?-
Io: -Fa male..-
Giorgia: -Mi dispiace..-
Io: -È inutile, anche perché non tornerà tutto come prima.-
Giorgia: -Io vorrei che le cose tornassero meglio di prima.-
Io: -Cosa vorresti?-
Giorgia: -Non è né il momento, né il luogo adatto.-
Io: -Cosa?-
Giorgia: -Capirai.-
Io: -No voglio capire adesso.-
Giorgia: -No.-
Si alza e mette le valigie Una dentro guardandomi. Prende l'ultima valigia e si avvicina al comò, io la seguo con gli occhi.
Io: -Perché?-
Giorgia: -Perché ora l'unica cosa che mi viene in mente siete tu e lei li su quel letto.-
Io: -Sono passati due anni. In questi due anni ho continuato ad aspettarti.-
Giorgia: -Si vede.-
Io: -Lei è stata la prima ragazza con cui ho iniziato a parlare "seriamente" dopo di te.-
Giorgia: -C'è ne sono state altre?-
Io: -Ho provato a parlare e a conoscere qualcun altro, ma la cosa non durava più di qualche settimana.-
Giorgia: -Come mai?-
Io: -In testa avevo te. Cosa me ne faccio di qualcun altro se poi io voglio te?!-
Giorgia: -E con lei?-
Io: -Lei è entrata dal nulla, è entrata nella mia vita con prepotenza, è un modo così veloce che non mi ha dato modo di pensare a nulla oltre che lei.-
Giorgia: -E tu? Cosa provi per lei?-
Io: -Mi piace stare con lei..-
Giorgia: -E in confronto a me?-
Io: -Non puoi paragonarti a lei.-
Giorgia: -Perché?-
Io: -Sono passati due anni, abbiamo costruito qualcosa in più di me e lei e poi fra me e lei è tutto completamente diverso.-
Giorgia: -In che senso diverso?-
Io: -Non so come spiegarlo, ma le cose che provo con te non sono le stesse che provo con lei..-
Giorgia: -Per me sono più forti vero?-
Io: -Si credo di sì..-
Giorgia: -Mi ami ancora?-
Io: -Ti amo o no non importa adesso. Tu sei andata via.-
Giorgia: -Non conta questo.-
Io: -Si invece.-
Giorgia: -Perché?-
Io: -Perché avevo promesso di restare e non lo hai fatto. Io do peso alle parole e le tue erano tutte dette sul momento e non perché le provassi davvero.-
Giorgia: -Io ti amo. Ti ho sempre amato.-
Io: -Vedi?! Anche queste lo sono.-
Giorgia: -No bimba. Queste proprio no..-
Io: -Vedremo.-
Giorgia: -Cosa?-
Io: -Se mi ami oppure queste sono solo parole.-
Giorgia: -Come lo capirai?-
Io: -Quando ami una persona si capisce.-
Giorgia: -Da cosa?-
Io: -Non posso dirtelo, ma si capisce.-
Ha finito di mettere in ordine le sue cose, prende una bustina dall'ultima valigia e posa anche quella dentro le altre.
Giorgia: -Dovrei anche sistemare delle cose in bagno. C'è un po di spazio?-
Dice guardandomi con quella bustina in mano.
Io: -Si certo, nel mio mobiletto posso liberarti qualche mensola.-
Gli dico alzandomi e dirigendomi verso il bagno, lei mi segue, quando passò attraverso il corridoio sento mamma Federica parlare, gli sta ancora raccontando della ex ragazza di Giorgia, ma non riesco a capire bene cosa dicono, perché passo molto velocemente, non so nemmeno come si chiama pensandoci, dopo se mai si aprirà questo argomento con lei glielo chiederò. Arrivate in bagno, apro il mio mobiletto e svuoto qualche mensola, è una cosa abbastanza veloce.
Io: -Ti bastano tre mensole? se no te ne libero altre, non c'è problema.-
Dico guardandola, lei sorride.
Giorgia: -Sono anche troppe, tranquilla.-
Apre la busta che aveva in mano è noto che ci sono molti prodotti: a partire per la crema per il viso a finire con gli accessori per fare la manicure.
Io: -Ti fai la manicure non ci credo.-
Dico guardandola e cercando di non scoppiare a ridere.
Giorgia: -Sono un maschiaccio, ma almeno mi curo.-
Resto sconvolta da questa nuova mia scoperta.
Non mi smuovo di un millimetro, la guardo come mette in ordine.
Quando ha finito mi guarda.
Giorgia: -Dobbiamo andare a prendere la brandina. Dai andiamo.-
Io: -Si..-

{SPAZIO AUTRICE.}
Scusate per il ritardo della pubblicazione del capitolo, ma ultimamente ho avuto qualche contrattempo. da adesso cercherò di pubblicare i capitoli ogni domenica, così da non far aspettare troppo. Ditemi cosa ne pensate e se vi piace o no.
Ciao a tutti. 😊

Perché ogni cosa bella, ti fa sempre stare male. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora