Capitolo 54.

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Giorgia: -Quindi parti con me?- Stridula guardandomi, ma restano comunque appoggiata a me.
Io le sorrido e a mia volta la guardo: -Sii, vengo con te.-
Mi stringe la vita con il braccio che ci aveva appoggiato su e mi tira ancora di più a lei io mi appoggio completamente a lei.
Mamma: -Come siete carine.- Dice sorridendo e guardandoci, la mamma di Giorgia sorride e lei si copre con il viso nella curva del mio collo e della spalla, io invece mi porto le mani davanti il viso per coprirmi, ma il rossore inizia a farsi sentire e si intravede attraverso le dita delle mani.
Mamma: -Dai su, non vergognatevi..- Scoppia a ridere e Giorgia si gira verso di me e mi guarda e io faccio lo stesso ma coprendomi lo stesso con la mano, non appena i nostri occhi si incontrano sorridiamo ancora di più. Mi tiro le gambe e le appoggio sulle sue e lei chiudendo gli occhi si lascia andare appoggiandosi completamente a me e chiudendo gli occhi, riposandosi un po'. Il cellulare riprende a vibrare, lo prendo e vedo che è ancora Debora a scrivermi. Porto tutte e due le mani al cellulare e facendo stare comoda Giorgia su di me guardo il messaggio.
Debora: [Amore te lo giuro, non è successo nulla.] uhh ancora?! Mi sono stufata non lo ha capito?!
Io: [Buon per te.]
Debora: [Vieni con me domani, così chiariamo..]
Io: [Non abbiamo nulla da chiarire.]
Debora: [Posso venire da te ora, così parliamo e possiamo chiarire..]
Giorgia: -Falla venire così chiarite..- La sua voce mi spaventa, non mi aspettavo che leggesse i messaggi. Tiro un sospiro e gli rispondo: -No, ha sbagliato.- E marcando sulle parole gli rispondo: -Ha sbagliato per l'ennesima volta.- Continuo a guardare il cellulare, cercando di farmi venire in mente una risposta decente, ma nulla, non ho idee su cosa dirle, vorrei vederla per capire perché si comporta così, ma è tutto inutile, non cambia nulla, ha sempre gli stessi atteggiamenti.
Giorgia: -Falla venire così chiarire.-
Io: -No.- Rispondo decisa.
Io: [Non abbiamo nulla da chiarire.] Mi ripeto.
Debora: [Invece si, sto venendo aspettami.] Le sue risposte sono così immediate..
Io: [Pensala come vuoi..] La mia freddezza inizia a vacillare, quando è così decisa e intenta a far pace mi dimostra che ci tiene, ma sono stanca di questo tira e molla.
Debora: [Dammi dieci minuti e sono da te.]
Non le rispondo nemmeno, mi porto le mani alle tempie e inizio a massaggiarle, inizia a farmi male la testa con tutto questo che sta succedendo. Metto il cellulare in blocco e lo appoggio sulle mie gambe.
Giorgia: -Cosa ti preoccupa?- Mi chiede alzandosi da sopra a me, ma restando seduta vicino a me.
Io: -Nulla.- Dico restando impassibile. In realtà mi tutto mi preoccupa. Mi preoccupa il fatto che io possa perdonarla ancora, voglio andare via con Giorgia, voglio partire e staccare un po' da tutto.
Giorgia: -Non c'è bisogno di essere antipatici anche con me..- Dice piano. Si guarda le mani, le ha appoggiate sulle mie gambe e le sta torturando. Sorrido all idea di me e lei che Abbiamo lo stesso vizio nel torturarci le mani.
Io: -Scusami..- Dico con un filo, la guardo e lei non mi toglie gli occhi di dosso e continuo a parlare. -Ho bisogno di andare via di qui, e stare lontano da lei, da tutto..- Dico piano.
Giorgia: -Partiremo e andremo ovunque tu voglia.- Sorrido, almeno ho lei che in qualsiasi modo c'è sempre e non mi lascia mai andare.
Io: -Non viziarmi troppo.- Dico sorridendo e alzando le sopracciglia. -Che poi mi abituo a tutto questo e non ti liberi più di me.- Lei scoppia a ridere e anche io.
Giorgia: -Abituatici allora, perché ti vizierò in tutti i modi possibili.- Sorrido, mi piace essere "amata" specialmente da lei, è in questo modo.
Io: -Ma no dai..- Mi copro il viso con le mani.
Lei fa "shh" sottovoce e chiude gli occhi, come se non volesse sentire più nulla e nessuna scusa. Io sorrido ancora di più, si comporta peggio dei bambini, ma questa cosa mi piace.
Mamma: -Allora parti con lei?- Dice guardandomi mentre mette la tavola. Io guardo Giorgia, che aspetta una mia risposta.
Io: -Si mamma..- Dico Piano, non voglio lasciarla.
Federica: -Tranquilla, starò io qui a sorvegliare tua mamma.- Dice alzando gli occhi e sorridendo a mia mamma. Ora che la guardo più attentamente ha una certa somiglianza con Giorgia, ha alcuni lineamenti Del viso uguali a quelli ho Giorgia, ad esempio gli zigomi o la mascella che sono abbastanza pronunciati. Hanno anche il taglio degli occhi uguali. Non avevo mai notato questa somiglianza.
Mamma: -Sarò io a sorvegliare te.- Scoppio a ridere, sembriamo io e Giorgia quando parliamo e cerchiamo di fare le superiori.
Federica: -Statti con questo pensiero.- La guarda e continua a sorridere e mamma fa lo stesso a su volta.
Giorgia: -Vedi?!- mi prende la mano e me la stringe guardandomi. -Puoi venire tranquillamente con me, va tutto per il verso giusto.- Alza le sopracciglia cercando di fare lei la più grande.
Io: -Va bene, ma se succede qualcosa saliamo.- Dico seria. 
Giorgia: -Agli ordini signorina.- Sorride lasciandomi la mano, si avvicina e si appoggia con la testa su di me, dopo che mi sono quasi distesa sul divano, si appoggia sul mio petto e io le inizio ad accarezzare i capelli dietro avvolgendola con l'altro braccio intorno al collo, lei a sua volta mi mette le braccia in vita e mi stringe, chiude gli occhi e sento il suo respiro rilassarsi, diventa leggero e regolare, quasi come se si fosse addormentata, sorrido. Sembra ancora di più una bambina, mi appoggio anche io con la testa sul divano, chiudo gli occhi e cerco di riposarmi, quando Giorgia si alza di colpo da me e guardandomi urla: -Dobbiamo fare la valigia!!- Scoppio a ridere sembra impossessata, con gli occhi spalancati e le mani appoggiate ai lati di me chiuse a pugno urla.
Io: -Ma sei seria?- Rispondo ridendo. Lei è serissima.
Giorgia: -Si, domani abbiamo il matrimonio e dopo domani partiamo, dopo non hai tempo di fare la valigia.- La mamma e mia mamma la guardano perplessa, io invece sto morendo dal ridere, ho male allo stomaco tanto dalle risate.
Io: -Abbiamo dopodomani mattina.- Mi porto il braccio allo stomaco piegandomi dal ridere.
Giorgia: -Riesci a fare tutto in una mattina?- Lei è troppo seria.
Io: -Si, quando torniamo dopo domani mattina iniziamo a fare le valigie, e il pomeriggio partiamo.- Le informo. Mi sono calmata un attimo nel ridere, mi asciugo le poche lacrime che mi sono uscita tanto dal ridere.
Giorgia: -Posso aspettare, se non sei pronta il pomeriggio possiamo partire la sera, non è un problema.- Questo è piena dolcezza.
Io: -Dopo domani appena sei sveglia verremo a casa io e te.- La rassicuro guardandola.
Mamma: -Io e federica prendiamo la mia macchina. Tu e Giorgia prendete la macchina di Giorgia, così se volete tornare la mattina presto o tornare direttamente domani sera potete.- Dice guardandoci.
Io: -Vedi?!- Alzo le sopracciglia guardandola. -È tutto risolto.- Le sorrido rassicurandola.
Lei piega le braccia dopo avermi sorriso e torna ad appoggiarsi a me. Torniamo nella stessa posizione di prima. Io mi appoggio. Dopo qualche minuto il cellulare vibra diverse volte. Lo prendo togliendogli il braccio dal collo e lo accendo, sono tre messaggi di Debora. Giorgia si alza e si siede infondo al divano, mentre io mi siedo sul posto dove stavo prima.
Debora: [Potresti anche rispondere.
Sono giù.
Scendi.]
Faccio un sospiro e alzandomi dal divano mettendomi le pantofole ai piedi e prendo il primo gubbino che trovo sul divano e scendo chiudendomi la porta alle spalle.

SPAZIO AUTRICE
CIAOO 👋🏻👋🏻
SCUSATE L'ASSENZA HO AVUTO DIVERSI "CONTRATTEMPI", MA ORA CI SONO. IL CAPITOLO NON È IL MASSIMO QUINDI MI FARÒ PERDONARE PROMESSO. SCUSATEMI ANCORA E FSTEMI SAPERE COSA NE PENSATE. CIAUU 👋🏻👋🏻

Perché ogni cosa bella, ti fa sempre stare male. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora