Capitolo 66.

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Giorgia: -Siamo arrivate!- Urla esultando dal posto di guida, la sua voce mi distoglie dai pensieri di mia mamma e mi riporta alla realtà. Spalanco gli occhi e attraverso lo specchio della macchina mi compare una casa ricoperta di neve e tantissimi alberi intorno anche loro ricoperti di neve, è uno di quei tipici paesaggi da cartolina, sorriso. Mi è sempre piaciuto abitare in un posto del genere. Mi ricordano sempre le scene dei film, quelle dolci e romantiche dove lui la coccola e la abbraccia da dietro mentre lei beve una tazza di cioccolata calda mentre guarda fuori come nevica e come sfondo il camino acceso. Mi guardo intorno e noto che è tutto aperto e illuminato, ma che io so qui vivevano solo lei e la mamma, il papà se ne è andato di casa quando lei era ancora piccola e la mamma dopo quell'avvenimento ha deciso di starsene da sola e pensare a lei e alla sua bimba, ovvero Giorgia.
Io: -Ma chi c'è in casa?- Chiedo guardando le luci accese del piano di sopra provenienti da una camera. E' passato mezzogiorno, ma è come se fosse buio, il tempo non è dei migliori, il cielo è grigio la neve intorno a noi si nota che è fresca, quindi si deduce che da poco ha smesso di nevicare e che fra poco ricomincerà.
Giorgia: -La domestica.- Dice scoppiando a ridere e parcheggiando la macchina davanti casa, spegne il motore e si rilassa buttandosi completamente sul seggiolino della macchina, la macchina si spegne completamente e rimaniamo quasi al buio se non per quella poca luce che proviene dal vetro di casa sua davanti a noi, da li si vede all'interno ed è proprio come me la ricordavo. Dal suo viso traspare stanchezza, ha gli occhi che sono piccolissimi e sono rossi per la mancanza di sonno, si stiracchia restando sempre seduta. E' sfinita, il viaggio l'ha distrutta, almeno ora è a casa e si può riposare. Vedendo in una mia non risposta continua: -Ieri mia mamma appena ha saputo che scendevamo ha avvertito. Ha le chiavi, così stamattina è venuta ed ha acceso i riscaldamenti e pulito e conoscendola credo abbia anche preparato qualcosa da mangiare.- Dice quest'ultima frase in un sorriso quasi dolce. Io sorrido a mia volta guardandola. Non credevo che potesse rendermi così felice stare qui con lei. Debora si mi manca, ma stare qui con lei mi piace e mi rende felice, credo che qui potrei anche dimenticarla.
Io: -Dai, ora ti aiuto a portare le valigie in casa, mangiamo qualcosa e mentre io metto in ordine tu ti fai una doccia cosi poi vai a dormire.- Dico sorridendole.
Giorgia: -Io ho in mente altri programmi.- Dice con un mezzo sorriso malizioso, la cosa mi incuriosisce quindi sorrido anche io.
Io: -E che cosa avresti in mente?- Chiedo, lei continua a guardare davanti a se, guarda dentro casa sua, come se si stesse ricordando di qualcosa, è stata così per tutto il tempo. Io la seguo con gli occhi ma nel punto in cui finisce il suo sguardo c'è solo il salotto di casa sua, due divani messi ad angolo da tre piazze ciascuno con in mezzo un tavolino basso fatto in legno e alcune candele accese su e poi c'è un piccolo mobiletto un po' più avanti con una tv immensa su. Non capisco perché sia così, ha lo sguardo perso e io non riesco a capirla.
Giorgia: -Nulla, scusa.- Dice riprendendosi il controllo su di lei, si slaccia la cintura abbastanza velocemente e scende dalla macchina, io faccio la stessa cosa, mi slaccio anche io la cintura e scendo dalla macchina dopo aver preso le due buste con dentro le buste di patatine e il cioccolato e il mio zainetto, me lo carico sulle spalle e quando la raggiungo dietro il bagagliaio della macchina, fa finta di nulla, fa come se non fosse successo nulla in macchina prima, come se quello che abbia detto prima non abbia più importanza per lei. Lei prende tutte le valigie e le posa in terra, mentre io la guardo, per poi chiudere di nuovo il bagagliaio. Io il più velocemente possibile prendo tutte e tre le mie valigie, non aspettandola e mi dirigo verso la porta. Mi sono caricata lo zaino sulle spalle con sotto lo zainetto che già avevo, poi sul trolley metto la borsa così non mi risulta difficile portare il tutto e nell'altra mano porto le altre due buste. Il vialetto da casa sua alla macchina è pulito quindi le borse sotto non si sporcano fortunatamente. Una volta raggiunta la porta di casa sua la aspetto per entrare, non appena lei mi raggiunge, prende le chiavi dalla tasca del gubbino guardandomi male e poi apre la porta, non appena mi guarda io le sorrido e poi entro, lei mi segue e non appena varco la soglia di casa sua il calore mi avvolge, mi guardo intorno e noto che il camino è acceso e anche i faretti sul soffitto, il tutto rendono la casa ancora più accogliente, più di quanto lo sia già. Non appena lei posa le chiavi sul mobiletto vicino la porta e la sua valigia sul lato opposto, io faccio lo stesso con le mie valigie e gli zaini con le buste. E' bellissimo qui, non posso credere che lei abiti nella mia casa dei sogni, è tutto come l'ho sempre sognato. Sorrido, nel guardare il muro dietro la cucina fatto tutto in mattoncini e la cucina immensa ad angolo che richiama lo stesso colore, è tutto bellissimo, dai vetri delle pareti intorno si può vedere fuori e noto che ha un giardino che è semplicemente bellissimo, faccio qualche passo in avanti per guardarlo meglio e non appena mi avvicino ad una di quelle pareti e guardo fuori vedo che il giardino è perfettamente curato nonostante la neve ed il freddo.
Giorgia: -Piace, piccola?- Sento la sua voce provenirmi da dietro, infatti voltandomi noto che è li, dietro di me a guardare ciò che sto guardando io.
Io: -E' bellissimo.- Dico fra un sorriso e l'altro continuando a guardare ancora fuori.
Giorgia: -Ne sono felice, anche perché sarà casa nostra da oggi in poi.- Al suono di quelle parole il mio viso si illumina, sentire le parole " casa nostra" è qualcosa di unico. Casa mia e sua, casa nostra. Ormai da come parla lei si direbbe che un io e lei non esiste più, ma esiste solo un noi.
Io: -Casa nostra.- Sorrido guardandola, girandomi verso di lei, mi butta le braccia intorno al collo e mi stringe forte e io faccio lo stesso stringendola in vita, mi ero dimenticata quanto lei potesse farmi bene.
Giorgia: -Dai su, togliti il gubbino e vai a farti una doccia calda, io nel frattempo porto le valigie in camera e vedo se la domestica ha preparato qualcosa.- Sorriso allontanandomi da lei, vuole viziarmi.
io: -Ehm, va bene, ma se facciamo il contrario cosi che poi tu finito di mangiare ti riposi dato che hai guidato tutto oggi, io invece ho dormito in macchina.-
Lei alza la testa e mi zittisce con lo sguardo, poi semplicemente dice: -No, tu ora apri la valigia, prendi quello che devi prendere e ti vai a lavare al resto ci penso io.- Un tempo amavo la sua testardaggine. Sorrido slacciandomi il gubbino e sfilandomelo dalle braccia, non appena lo tolgo completamente lei me lo prende dalle mani e mi indica con la testa di andare. A passi svelti mi avvicino alla valigia e la appoggio tutta in terra, poi apro la cerniera e prendo un apio di leggins, una canottiera e la felpa con l'intimo. Cavolo non ricordo dove è il bagno. La guardo ricordandomi che non so dove sia il bagno, lei mi guarda sorridendo e indica una porta sotto le scale alla mia sinistra, io senza dire nulla mi dirigo verso la porta e una volta entrata mi chiudo la porta alle spalle. Devo chiamare mia mamma. Devo avvertirla che va tutto bene e che siamo arrivate.
Prendo il cellulare dalla tasca dei jeans e digito velocemente il numero dopo pochi squilli mamma risponde, io mi siedo sul bordo della vasca e apro l'acqua calda così il bagno si riscalda un po di più. Nel frattempo mi guardo intorno, il bagno è arredato tutto con mobili opachi bianchi e un enorme specchiera sul lavandino e un infinità di faretti sopra e vicino a li ci sono due mobiletti.
Mamma. *Amore.* La sua voce mi tranquillizza, e mi fa sorridere non appena la sento.
Io. *Mamma.* Esulto chiamandola. E' in un posto abbastanza affollato, ma si allontana anche perché la musica inizia a diminuire di volume.
Mamma. *Come va? Siete arrivate?* Chiede in tono preoccupato.
Io. *Si mamma ora.*
Mamma. * Menomale dai. Come è andato il viaggio? Il tempo li come è?* Sorrido, amo la mia mamma.
Io. *Mamma va tutto bene, il viaggio è andato che una meraviglia e qui ha nevicato da poco infatti è tutto ricoperto di bianco.* Dico esultando. Poi con voce un po' più preoccupata continuo. *E li..?* L'idea di Debora che non so dove sia un po' mi preoccupa.
Mamm: *Non si sa ancora nulla di lei amore, ma non preoccuparti sta bene.* Lei capisce ancora prima di me quello che vorrei sapere e cerca sempre di tranquillizzarmi nel miglior modo possibile.
Io: *Ah va bene..* Non si sa ancora nulla, spero solo non abbia fatto qualche cavolata.
Mamma: *Non preoccuparti, se è qualcosa ti chiamo.* Poi con tono più allegro continua: *Tu invece, cosa fai ora?* Sorrido guardandomi intorno e le rispondo: *Dovrei lavarmi, Giorgia sta riscaldando il pranzo o sta cucinando lei non lo so ancora.* Sorriso, pensandola ai fornelli. *Io nel frattempo mi faccio una doccia calda.* Lei sorride e poi in modo molto dolce risponde: *E va bene amore dai, ci sentiamo dopo, ora fatti una bella doccia calda e mangia qualcosa poi riposa okay piccola?*
Io: *Okay mamma a dopo.* Sorrido anche se non può vedermi.
Mamma: *A dopo piccola. Sei tuto ricordati.*
Io: *Tu il mio ricordatelo anche tu.*
Senza ulteriori giri di parole chiudo la chiamata e vedendo lo schermo del cellulare oltre alla sua chiamata nelle chiamate c'è anche quella di Debora quando mi ha chiamata l'ultima volta. Dovrei chiamarla?! Forse si, anche solo per chiederle come sta o cosa stia facendo.. Ma no non posso, non devo. Se le è successo qualcosa però non potrei mai perdonarmelo. E' GRANDE E SI DEVE PRENDERE LE SUE RESPONSABILITA'. RITA SMETTILA DI TORMENTARTI, LEI HA SBAGLIATO E QUINDI LEI TI CERCA SE TI VUOLE. ORA POSA QUEL CELLULARE, LAVATI E MANGIA QUALCOSA CHE SE POI TI VA BENE POTRAI RICEVERE ANCHE DELLE COCCOLE DA GIORGIA. Sorrido a quest'idea, me e lei abbracciate sotto una calda coperta a guardare un bel film il tv. Ascolto i miei pensieri per una volta e mettendo il cellulare in blocco lo poso sul mobile per poi prepararmi a fare una bella doccia.



[SPAZIO AUTRICE]
CIAO MONDO.. ALLORA COME STATE ?? SPERO BENE. 😃😃😃
IO STO CONTINUANDO CON L ASTORIA, MA VOI FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE E COSA PENSIATE ACCADA FRA RITA E GIORGIA E FRA RITA E DEBORA E COSA PENSIATE DEBBA ACCADERE. SE AVETE QUALCOSA DA CHIEDERE O DA DIRE SCRIVETEMI ANCHE TRANQUILLAMENTE RISPONDO SENZA PROBLEMI E CERCHERO' DI FARLO NEL MODO PIU' CHIARO POSSIBILE, FATEMI SAPERE, ASPETTO UN VOSTRO PARERE.
CIAOOO..😀😀😀

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