Capitolo 12.

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Quando mi sveglio, siamo ancora più abbracciate di prima. Non se ne è andata.. Sta ancora dormendo, non voglio disturbarla, quindi resto in silenzio, li fra le sue braccia abbracciata a Teddy e lei che mi avvolge completamente. Mi piace stare fra le sue braccia, ma non posso fare a meno di pensare a Giorgia. Che senso ha tornare dopo tutto questo tempo?! E poi a Natale?! E se a Natale andiamo in montagna con Debora verranno anche loro? No, no. Tutte e due insieme no.
Anche perché la mamma di Giorgia con Marica si conoscono, l'ultima volta che è salita, mia madre le ha fatte conoscere e andavano anche molto d'accordo.
Debora: -Cosa ti preoccupa?-
Io: -Mi hai spaventato, pensavo dormissi.-
Debora: -Ho il sonno abbastanza leggero.-
Io: -Vedo.-
Le dico guardandola, prende una ciocca dei miei capelli e la porta dietro l'orecchio, mi accarezza il viso, ha le mani così morbide.
Debora: -Dai piccola, dimmi cosa hai.-
Io: -Nulla, ieri ha chiamato Giorgia.-
Debora: -Chi è?-
Io: -La ragazza di cui ti ho parlato in montagna, capodanno, fidanzata, io ubriaca, ricordi?-
Debora: -Ah e cosa voleva?-
Io: -Nulla, mi ha detto che a Natale salgono.-
Debora: -A Natale venite tutti sulla casa in montagna.-
La guardo.
Io: -Ma ci sono anche loro?-
Debora: -Verranno anche loro.-
Io: -No.-
Debora: -Perché?-
Io: -Perché dovrebbero?-
Debora: -Non mi interessa se vogliono o no, voi venite in montagna e basta.-
Mi allontano un po da lei, tanto da riuscire a guardarla bene negli occhi.
Io: -Per poi cosa?! Andartene da Martina dopo che siamo tornate.-
Debora: -Ti ho già detto che mi dispiace.-
Io: -Non basta.-
Debora: -Cosa dovrei fare?-
Io: -Non lo so, ma scusarti non basta.-
Debora: -Ieri sera c'era anche lei, l'ho lasciata lì da sola per venire qua.-
Io: -Pensi che basti? Da me te ne sei andata mentre dormivo, senza dire o fare nulla, e se non ti chiamavo io tu nemmeno lo facevi.-
Debora: -Piccola, mi farò perdonare promesso, ma adesso torna qui.-
Dice aprendo le braccia.
Io: -Perché dovrei?-
Debora: -Perché mi fa stare bene, tu mi fai stare bene. Averti fra le mie braccia, e come se tu mi dessi la possibilità di proteggerti da tutto il resto, ed è una cosa che adoro.-
Io: -E chi mi protegge da te?-
A quel punto mi guarda e prima di rispondere aspetta qualche secondo.
Debora: -Io non posso proteggerti da me, rovino sempre tutto, faccio stare sempre tutti. Dammi la possibilità di imparare a far andare tutto per il verso giusto.-
Io: -Mi aspettavo di trovarti qui una volta svegliata.-
Debora: -L'ho lasciata. Okay?!-
Io: -In che senso?-
Debora: -Ieri quando mi hai chiamato, ho capito l'assurdità di quello che avevo fatto, e me ne sono andata, dicendole che era meglio chiudere definitivamente tutto. Ieri sera quando sono andata a quella festa o cena, qualsiasi cosa era, c'era anche lei, è l'amica di mia sorella, spesse volte me la ritrovo anche a girare per casa. Lei stava lì seduta vicino a me, cercava di parlare o chiarire e appena ho visto tua mamma gli ho chiesto di te e lei mi ha detto che stavi ancora male. E sono corsa qui.-
Troppe parole, mi hanno fatto venire il mal di testa.
Io: -Perché lo hai fatto?-
Debora: -Cosa precisamente?-
Io: -Lasciata, tu sei andata via?-
Debora: -Si. Perché pensavo che lei mi facesse stare meglio, ma poi ci sei tu, con quel peluche, e tenervi fra le mie braccia è tutto ciò che potessi desiderare. Come adesso, ti bacerei, ma non posso.-
Io: -perché no?-
Debora: -Mi manderesti via.-
Idiota.
Io: -Me sei così sicura?-
Mi guarda con gli occhi spalancati, piano piano si avvicina, tanto quanto basta da farmi sentire il tuo respiro a un passo dal mio, la guardo ed è come se avesse paura, ma allo stesso tempo è come se si stesse togliendo un peso, ha gli occhi fissi nei miei, il respiro calmo.
Baciami..
Debora: -Si ne sono sicura.-
E si allontana.
Cosa? Perché? No!!!
Io: -Sei un idiota lo sai?-
Scoppia a ridere.
Debora: -Davvero ti aspettavi un bacio?-
Non gli rispondo, non la guardo, e torno ad abbracciare il mio peluche.
Io: -No ovviamente.-
Torna ad abbracciarmi, lei mi accarezza i capelli, non parliamo, lei dopo un po di addormenta. Restiamo così fin quando non arriva mamma che Sbuca da dietro la porta, non l'ho nemmeno sentita arrivare.
Io: -Hey, mamma..-
Mi sorride. Si avvina un po.
Mamma: -Dopo devo parlarti.-
Io: -Di cosa?-
Mamma: -Dopo, sta qui da ieri?-
Dice indicando Debora che dorme.
Io: -Si.- le dico sorridendo.
Mamma: -Menomale, mi piace il fatto che siete diventate così amiche, ieri appena mi ha visto mi ha chiesto di te e si è precipitata qui.-
Io: -Lo so me lo ha detto.-
Mamma: -Vi ho portato le brioche, quando si sveglia le metti in microonde, che si scaldano, se non riesco mandi lei.-
Io: -Si va bene, tu adesso dove vai?-
Mamma: -Ho delle cose da fare, tra cui la spesa, ti serve qualcosa?-
Io: -Mi compri qualcosa al cioccolato da mangiare.-
Mamma: -Twix?-
Io: -Mi capisci sempre.-
Mi sorride e si avvicina, arriva a me senza infastidire Debora, mi accarezza la fronte con i capelli, e mi dà un bacio sulla fronte.
Mamma: -Ti voglio bene amore lo sai vero?-
Io: -Anche io mamma.-
C'è qualcosa che non va.. Lo vedo dai suoi occhi, spero solo che non sia nulla di serio.
Mamma: -Io vado.-
Io: -Va bene mamma, a dopo.-
Le sorrido e lei ricambia poi se ne va. La sento andare in cucina, mette un po in ordine, pulisce e poi se ne va. Io nel frattempo resto lì fra le braccia di Debora, mi piace averla vicina, l'idea che possa proteggermi da tutto è qualcosa di bello.
Sono appoggiata sul suo braccio, mentre ha la mano nei miei capelli, sono molto vicino a lei, tanto da sentire il suo respiro respiro suoi miei capelli, ha il respiro leggero, e ha un profumo buonissimo. L'altro suo braccio mi stringe in vita, tanto da non lasciarmi andare, è come se avesse paura che io possa andare via. La guardo ed è così bella, è appoggiata al cuscino, ma si vede che non è comoda, eppure sta lì, quando si sveglierà avrà male al collo, eppure resta lì sul cuscino ad abbracciarmi. L'ho conosciuta quattro giorni fa, e mi ha scombussolato tutto, vivevo nella mia monotonia, poi arriva lei, mi porta a fare la spesa, cucina per me, mi fa dormire con lei, nel suo letto e mi dà i suoi vestiti, mi porta in montagna a vedere l'alba su una terrazza. Mi sono affezionata molto a lei, è entrata nella mia vita come se niente fosse ed è come se avesse rimesso tutto in ordine.
Mi piace, mi piace stare con lei, mi piace quello che mi fa provare. Mi avvicino ancora di più a lei, gli do un piccolo bacio sul collo mi appoggio a lei, mi addormento un altro Po.

{Spazio autrice.}
Come state? Spero bene. Se volete parlare o sfogarvi su qualcosa potete scrivermi, così anche solo da scambiare due parole.
Scusate per il capitolo non è un gran che, mi farò perdonare con quelli dopo.
Ciauuu.

Perché ogni cosa bella, ti fa sempre stare male. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora