Capitolo 5.

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Il rumore della grandine contro la finestra mi sveglia, apro gli occhi e vedo che Debora è ancora lì vicino a me, mi tiene stretta a lei, mi stringe ancora a se, quando ci siamo addormentate lei teneva il braccio sotto il mio collo, invece adesso mi stringe con entrambe le braccia, ho il viso appoggiato praticamente sul suo petto, ha un buon profumo. Lei sta ancora dormendo, ha il respiro leggero, e la testa appoggiata sui miei capelli. Sembra una bambina che abbraccia il suo peluche quando fuori piove e ha paura, è adorabile. Io amo stare così, mi sento protetta in un certo senso. Restò lì in silenzio, fra le sue braccia, nessuno mai mi ha tenuta così.
Sento delle voci provenire dal piano di sotto, riconosco subito che è la voce di Marica, la sento salire le scale, si avvicina alla porta, faccio finta di dormire, la apre, e subito dopo la chiude. Avrà voluto vedere se ci fosse qualcuno in casa, infondo ha ragione, da quando io e Debora siamo venute in camera in casa c'è un gran silenzio.
Resto lì tra le sue braccia ad ascoltare la grandine contro il vetro della camera, avrà iniziato dopo che ci siamo addormentate perché prima pioveva. Sento Debora che si inizia a muove, io faccio finta di dormire, voglio vedere come si comporta o se dice qualcosa, chiudo gli occhi e mi perdo nella felpa sotto le coperte. Lei si sveglia, sento che muove la testa credo che stia guardando fuori la finestra, ma comunque non mi toglie le braccia da dosso, continua ad abbracciarmi, mi dà un piccolo bacio sui capelli, e si riappoggia, forse lei era sveglia e mi ha sentito quando mi sono mossa o quando ho aperto gli occhi, questo non lo so, ma adoro essere coccolata.
Dopo un po che resta lì a coccolarmi, si distende di schiena e con una mano prende il cellulare dal comodino, con chi avrà da parlare?! Sento il cellulare vibrare più volte, questo vuol dire che qualcuno gli ha scritto, con la mano che sotto il collo continua a toccarmi i capelli, ci gioca in quel modo che a me piace tanto. Resto lì ancora per un po, non so precisamente quando, ma restò li, con la testa appoggiata sulla sua spalla a un braccio sulla sulla pancia e con lei che continua a giocare con i mei capelli. Inizio a muovermi, alzò un po la testa per guardarla negli occhi e lei mi sorride, continua a toccarmi lo stesso i capelli, le sorrido, mi metto a pancia in giù e sprofondo con la testa nel cuscino, la sento ridere.
Debora: -Ancora sonno?-
Io: -No, ma sto iniziando ad adorare a stare nel letto.- La sento ridere.
Debora: -Restaci.-
La guardo e le sorrido senza dire nulla.
Debora: -Si sì sei proprio una bambina in piena regola.-
Io: -Daiii smettila.-
Inizio a ridere e mi giro dall'altra parte. La sento ridere.
Debora: -Ti piacciono le coccole?- Mi chiede sorridendo.
Io: -Forse.- Mi giro di lato per guardarla meglio, lei tiene gli occhi fissi su di me e sorride.
Debora: -La parte della misteriosa è mia.-
Io scoppio a ridere, mi mancava ridere così. Io mi giro e mi appoggio con la testa sulla sua spalla.
Debora: -Lo prendo come un si.- Mi sorride e nel frattempo mi abbraccia, mi stringe più forte di prima, restiamo così per un po di tempo.
Debora: -Guarda che prima o poi dovremmo alzarci, per quanto mi piaccia non possiamo stare così in eterno. Poi devo riportarti anche a casa che devo uscire.-
Mi tolgo dalla sua spalla, mi siedo e mi tolgo le coperte di dosso.
Debora: -Dove vai? Perche ti sei alzata?-
Io: -Devi uscire, non voglio toglierti altro tempo, quindi adesso ti aiuto a mettere in ordine qui e andiamo-
Lei mi guarda ma non dice nulla, mi ha infastidita il modo in cui mi ha risposto, sembra che sia stata lì con me perché era costretta e non perché volesse lei. Finisco di scendere dal letto, lei scendo subito dopo di me.
Debora: -C'è tempo se vuoi restare un altro po'- indicando il letto.
Io: -No-
Lei inizia ad agitarsi, era stupita da questo mio comportamento, ma forse prima di cercare di capire il mio di comportamento dovrebbe cercare pdi regolare il suo.  Inizia a fare il letto e io L'aiuto a mettere in ordine, e posare le coperte che aveva messo perché c'era freddo, è molto distaccata. Si nota che il mio comportamento la "turbata" infatti, non dice una parola e quando mi guarda non fa trasparire nulla. Nel frattempo fuori ha iniziato a piovere ancora più forte rispetto a prima, non grandina più, ma comunque piove molto più bruscamente,  la cosa è abbastanza inquietante, sembra una scena di un film horror. Scendiamo giù dove c'è Marica che sta cucinando per la cena, lei cammina avanti e io dietro di lei, arrivati giù, cerco il mio gubbino appeso alla sedia, vado vicino e prendo il cellulare, sono le 8.30, ho dormito per tutto il pomeriggio, ed è tardi. Noto che mamma mi ha mandato un messaggio.
Mamma:
[Io sono a casa, quindi se vuoi puoi tornare, vedi tu.]
Me lo ha mandato più di quattro ore fa, io stavo domendo. Gli rispondo subito.
Io:
[Mamma, scusa mi sono addormentata, si fra un po' torno non preoccuparti.]
Già che ci sto accendo la connessione per vedere se jasmine o Scarlet mi hanno risposto, subito mi arrivano una marea di messaggi, entro su whatsapp, e vedo che ci sono diversi messaggi.
Scarlet:
[Hey, cucciola, ti hanno rapito??, perché non ci sei più, è da stamattina che non entri. Appena torni giuro che te la faccio pagare😡😡]
Gli rispondo subito.
Io:
[Hey, scusami ma sono successe moltissime cose, dopo appena arrivò a casa ti racconto tutto.]
La sua risposta è stata immediata, manco se mi aspettasse.
Scarlet:
[Dove sei adesso? È tardi, perché non sei a casa?]
Io:
[Sono a casa della ragazza.]
Nel frattempo guardò gli altri messaggi. Ce n'è sono due di jasmine.
Jasmine:
[Si tu?. Hey ci sei..]
Stavamo parlando del dormire gli avevo chiesto se avesse dormito bene, infatti i due messaggi risalgono uno a stamattina è uno a oggi.
Io:
[Hey scusa, ho  avuto degli imprevisti, adesso non sono a casa, appena torno giuro che possiamo parlare per tutto il tempo che vuoi tu.]
Nel frattempo Scarlet mi ha risposto.
Scarlet:
[Va bene piccola, a dopo allora..]
C'è qualcosa che non va, lo scoprirò dopo, adesso voglio solo andare a casa. Spengo la connessione ad internet e noto che Debora è seduta su un sgabello della cucina che mi fissa, è molto seria, non so cosa gli passi per la testa a quella ragazza, è molto strana, lunatica e non poco.
Faccio finta di nulla.
Marica: -Vuoi mangiare qui Rita?-
Io: -No grazie, Debora adesso mi accompagna a casa.-
Marica: -Dai mi sarebbe piaciuto se saresti rimasta qui a mangiare.-
Io gli faccio un mezzo sorrisetto, poi vado vicino al divano dove ci sono le mie scarpe, quando sono scesa dal letto dalla fretta non mi sono nemmeno messa le pantofole, mi metto le pantofole, mi giro e vedo che Debora si sta mettendo il gubbino. Mi alzo e vado vicino la sedia e mi incappuccio per bene, mi copro perché fuori piove tantissimo, mi metto il cappuccio con il pelo in testa.
Debora: -Devi andare al polo nord?- dice ridendo.
Io: -No, mi accompagni?-
In un attimo diventa serissima, il sorriso che aveva prima non ce l'ha più.
Debora: -Quanta fretta che hai, ho capito che non vuoi stare più con me, ma tranquilla che a casa ti ci porto.- Dice sottovoce avvicinandomi a me.
Io preferisco non rispondere. Usciamo fuori, e saliamo in macchina in un istante, menomale è molto vicino alla casa, io mi metto avanti vicino a lei, quando Debora sale mette in moto la macchina senza fare o dire nulla. Mette in moto la macchina e appartiamo, casa mia e casa sua sono abbastanza vicine, a piedi ci metti dieci minuti nemmeno, in macchina molto meno. Usciamo dal vialetto di casa sua, e ci mettiamo in strada, non si vede nulla sulla strada, ho un po' di paura.
Io: -Non è vero che non voglio più stare con te, oggi sono stata benissimo, mi sono divertita, se fosse stato per me sarei rimasta ancora, solo che quando hai detto quella cosa prima quando stavamo sul letto, sembrava che eri stata obbligata a stare con me, una cosa che non sopporto sono queste cose.-
Lei non risponde e non fa una piega. Era meglio se mi stavo zitta..
Arriviamo sotto casa mia, mi ferma proprio davanti al cancello, senza smuoversi o dire nulla si ferma, aspetto che mi dica qualcosa, ma non lo fa.
Io: -Vabbe dai scusami, ti lascio stare, spero che stasera tu possa divertirti, ciao.- Dico scendendo dalla macchina.
Debora: -Ciao-
Chiudo lo sportello della macchina, se ne va subito. Io nel frattempo suono al citofono, mamma mi apre subito, intuisce che sono io, contro dentro al condominio per il freddo e salgo su, le scale questa volta sembrano così poche. Arrivo su ed entro in casa, mio fratello mi corre incontro e mi abbraccia, mi abbasso e lo prendo in braccio, lui continua ad abbracciarmi e a riempirmi di baci. Adoro questo bambino, dopo un po lo faccio scendere, perché diventa pesate e torna a giocare in camera sua con le macchinine o con qualsiasi altro gioco. Mamma è sul divano, che gioca con il cellulare, allena mi vede mi sorride.
Mamma: -Allora come è andata? Ti davo per dispersa.- e ride
Io Le faccio un mezzo sorriso: -Sono stata benissimo- vado in camera mia per togliermi il gubbino e la sciarpa, per fortuna sono completamente asciutta. Quando torno in cucina mia mamma mi squadra da capo a piede, inizia a darmi noia questa Cosa che mi squadrano tutti sempre.
Mamma: -È la felpa?- cazzo la felpa è vero..
Io: -È di Debora, avevo freddo e mi ha dato la sua felpa.-
Lei sorride senza aggiungere nulla, in questo ho preso da le, sono di poche parole, e quando provo qualcosa faccio fatica ad esprimerlo.
Mi siedo sul divano vicino a mamma e  prendo il cellulare, scrivo a Scarlet, jasmine non mi ha ancora risposto.
Io:
[Eccomi scusa.]
Scarlet:
[Hey, eccoti, finalmente. racconta dai.]
Li gli racconto tutto della mia giornata trascorsa insieme a Debora, della felpa, di Cristina, e di quando mi ha dato fastidio ciò che ha detto.
Scarlet:
[Ah..]
Io:
[Che hai?]
Scarlet:
[Nulla.]
Io:
[Ti conosco, non è nulla.]
Scarlet:
[Tu non te ne andrai mai vero?]
Io:
[Mai e poi mai. Ma perché dici così cosa è successo?]
Scarlet:
[Ho paura che se mi fidanzato le cose cambiano.]
Da una parte ha ragione a pensarla così, siamo molto legate, io sono gelosa di lei, lei lo è di me. Un Po di tempo fa, ne avevamo parlato, e avevamo concluso che il nostro rapporto non è di amicizia ma nemmeno di fidanzati.
Io:
[Non cambieranno, promesso.]
Lei:
[Promesso?]
Io:
[Si.]
Lei:
[Menomale, ho paura che cambino.]
Io:
[Non cambierà nulla.]
Da lì si tranquillizza un po e iniziamo a parlare di tutt'altro, parliamo della mia giornata trascorsa insieme a Debora e della sua passata all'università, mi dice che ha conosciuto una ragazza carina, io gli ho fatto capire che se si avvicinava finiva male.
Mentre parlavamo mi accorgo dell'ora che segna mezzanotte passata, non me ne sono resa conto che il tempo è volato così velocemente, mamma è andata a dormire già da un bel po'. Io allora decido di andare in camera mia e guardarmi un bel film. Spengo la piccola luce che mamma ha rimasto accesa sopra la cucina e vado in camera, preparo il letto, mi metto il pigiama, ovvero canotta e pantaloncini, non dormo mai con pigiami pesanti anche se fa freddo, comunque indosso la felpa di Debora. Mi piace, mi fa sentire piccolina, quasi una bambina come dice lei..
Mi metto nel letto e collego la TV al Wi-Fi, ultimamente mi sono fissata con i film di x-men, li ho visti quasi tutti, iniziò a vedere quello che mi manca nel frattempo, mentre il film carica, noto che di smettere di piovere non se ne parla proprio. Mi metto sotto le coperte.
Scarlet:
[Non vai a dormire?]
Io:
[Lo sai che non riesco.]
Scarlet:
[Ma devi dormire.]
Io:
[Ho dormito già abbastanza oggi.]
Scarlet:
[Io vado dai, voglio cercare di dormire un po', provaci anche tu.]
Io:
[Si, buonanotte puffetta.]
Scarlet:
[Buonanotte piccola]
Appena vedo che esce da whastapp, esco anche io, mi concentro sul film.
Dopo due ore il film finisce e io sono ancora più a veglia di quando è iniziato, non riesco proprio a dormire, spengo la TV e inizio a giocare un po' con il cellulare, sono le 3 di notte.
Mentre gioco mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto.
Sconosciuto:
[Non riesci a dormire?]
Io:
[Chi sei??]
Sconosciuto:
[Quanta prepotenza, hahahah]
Io:
[Hai ragione scusami, no non riesco a dormire, chi sei?]
Sconosciuto:
[Hahahahah fai ridere.]
Io:
[Hai intenzione di dirmi chi sei o no?🙄]
Sconosciuto:
[La mia felpa c'è l'hai ancora addosso?]
Resto immobile, cosa?! Debora?! Non può essere lei..
Io:
[Debora..]
Sconosciuto:
[Si piccola.]

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