Capitolo 58.

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Giorgia: -Principessa.- Una voce mi distoglie dal mondo dei sogni. La sua voce.
Giorgia: -Principessa, dai svegliati.- mi volto dall'altra parte. Ho ancora sonno e voglio dormire. La cintura mi stringe troppo sul collo fino a quasi strozzarmi, la tiro un po' così da prendere aria e torno a rilassarmi. Sento un mezzo sorriso, al quanto divertito.
Giorgia: -Principessa, dai su è ora di fare colazione.- Non appena sento la parola "Colazione" cerco di aprire gli occhi, in effetti il mio stomaco richiede cibo ieri ho mangiato poco e niente e stamattina prima di partire non ho mangiato proprio nulla. Mi giro verso il posto del guidatore e Non appena apro gli occhi la luce che entra dal finestrino mi trafigge gli occhi, tanto da chiuderli immediatamente. Brucia!! Mi copro il viso con le mani e gli occhi involontariamente tanto dal bruciore iniziano a lacrimare.
Giorgia: -Piccola, non lo sai che c'è il sole?- Dice alternando il suo sguardo da me alla strada, dal suo viso traspare preoccupazione per quel poco che riesco a vedere, li ho chiusi a fessura. A poco a poco riesco ad aprirli del tutto, a togliere le mani da davanti gli occhi e a guardarmi intorno. Con lo sguardo un po' assonnato guardo davanti a me e attraverso il vetro della macchina noto con mio grande stupore che siamo sull'autostrada. Ma quanto ho dormito?! Mi guardo intorno per cercare di capire dove siamo, ma non c'è nessun cartello. Io abito a Bolzano e lei a Norcia la distanza è più o meno di sei o sette ore dipende tutto dal andamento e dal traffico. Continuo a guardarmi intorno ma non vedo nulla, l'unica cosa che vedo sono macchine e camion in una quantità assurda. Non posso crederci che durante un periodo lavorativo come questo ci siano così tante persone che viaggiano. Mi strofino gli occhi con le mani. La sento sorridere ancora e con il viso ancora assonato la guardo con uno sguardo sconvolto cercando di capire cosa le passa per la testa.
Lei ha gli occhi fissi sull'autostrada, mentre io guardo lei.
Giorgia: -Dormito bene principessa?- Da quando ha preso a chiamarmi così?! Non lo so, ma mi piace!
Faccio cenno di si con la testa, strofinandomi gli occhi con i palmi delle mani, non sono di molte parole specialmente appena sveglia, ma in effetti ho dormito bene, non ho avuto freddo come mio solito e guardandomi intorno noto che l'aria calda è accesa per questo non mi sono congelata, l'ha avrà accesa mentre dormivo, ed ero comoda, nonostante la cintura mi stringesse sul collo ci ho messo il gubbino così che non mi facesse male e ha funzionato.
Giorgia: -C'è un po' di traffico e quindi abbiamo dovuto rallentare, se prima dovevamo arrivare alle nove ora arriveremo come minimo alle dieci o undici.- Io continuo a guardarla, ha gli occhi fissi sulla strada, guarda gli specchietti e poi davanti e ha le mani dritte sul volante e come al solito la sua postura composta.
Io: -Fa lo stesso, tanto non abbiamo nessuno che ci corre dietro.- Lei scoppia a ridere e fa cenno di si con la testa.
Giorgia: -Ti va se ci fermiamo al primo autogrill e facciamo colazione?- Mi guarda sorridendo, dopo aver fermato la macchina nel traffico. Sorrido involontariamente. Mi sento troppo coccolata!!
Io: -Si certo che mi va.- Mi alzo un po' dalla sedia, e prendo lo zaino che avevo appoggiato vicino ai miei piedi quando siamo partite, lo metto sulle mie gambe e lo apro, frugo un po' all'interno e non appena prendo il cellulare lo richiudo e lo rimetto giù ai miei piedi. Mentre dormivo mi sono svegliata diverse volte, una volta per la cintura, poi avevo paura che il cellulare mi cadesse dalla tasca, ma una volta messo tutto in ordine ho dormito benissimo.
Lo accendo e noto che c'è un messaggio da mia mamma: [Amore mio non appena puoi chiamami.] Perché?? È successo qualcosa??
Immediatamente digito il tasto chiamata e porto il cellulare all'orecchio. Giorgia continua a camminare con la macchina, aspetta di trovare un autogrill dove poterci fermare, nel frattempo continua a camminare.
Dopo diversi squilli risponde.
Mamma: *Amore mio.* La mia mamma! Già mi manca tantissimo!
Io: *Mamma!!*
Mamma: *Come va?? Tutto bene?? Dove siete?* Era solo preoccupata!!
Io: *Si mamma tutto bene, mi sono addormentata non appena siamo partite e mi sono svegliata ora.* Dico passandomi la mano sul viso cercando di riprendermi del tutto. *Dove siamo non lo so, non ci sono cartelli per potertelo dire.*
Giorgia: -Siamo circa a metà strada.- Mi informa.
Sottovoce le dico: -Grazie.-
Io: *Mamma hai sentito?* Le chiedo sorridendo.
Mamma: *Si amore.* Il suo tono di voce è cambiato.
Io: *Mamma che hai?* Chiedo preoccupata.
Mamma: *Nulla amore, perché?* Cerca di sorridere per farmi stare più tranquilla, ma è tutto inutile.
Io: *Mamma dimmi che hai* Dico imponendomi.
Mamma: *Debora mi ha chiesto di te.* Si prende un attimo di pausa e poi ricomincia. *Gli ho detto che eri partita con Giorgia e si è arrabbiata. Poi se ne è andata al quanto nervosa lasciando martina qui. È da un po' che non fa sapere nulla.* Oddio!! Chissà ora dove è o cosa starà facendo.. Ma glielo avevo detto che era tardi per rimediare e ora si deve prendere le sue responsabilità e le conseguenze delle sue azioni.
Io: *Hai fatto bene a dirglielo mamma non preoccuparti.* Continuo a guardare la strada passare davanti a me e in lontananza vedo un autogrill. È meglio se inizio a salutarla.
Mamma: *Non credo io.* Poi dopo essersi presa un attimo di pausa riprende a parlare: *era al quanto arrabbiata.* Dice con un filo di voce.
Io: *Mamma ieri quando è venuta a casa, che sono andata giù glielo avevo detto che era tardi. Ora deve solo prendersi le conseguenze di ciò che ha fatto.* Mamma si prende qualche istante prima di risponde, sta assimilando tutto ciò che le ho detto e conoscendola starà pensando alla cosa giusta da dire.
Mamma: *Piccola mia, non pensarci, pensa a divertirti che ne hai bisogno.* Sorrido. Amo la mia mamma.
Io: *Si mamma non preoccuparti.* Mi prendo un attimo per continuare. *Ora vado che Giorgia mi porta a fare colazione.* Sorrido guardandola e lei non può fare a meno di sorridere a sua volta. L'Autogrill è vicino e lei prende la strada per entrare nel parcheggio.
Mamma sorride e poi risponde: *Va bene piccola. A proposito c'è traffico?*
Giorgia passando i vari parcheggi trova un posto libero e parcheggia la macchina vicino l'entrata e io mi sbottono la cintura.
Io: *Si mamma, ma principalmente sono camion.* Dico con una voce quasi disperata. Scendiamo entrambe dalla macchina, non appena chiudo lo sportello Giorgia con un pulsante vicino le chiavi chiude la macchina. Non appena mi metto in piedi le gambe mi sembrano così pensanti, come se non mi reggessero. Tiro un mezzo acuto quando mi metto nel tutto dritta, mi sento così pensate, più del solito. Giorgia scoppia a ridere dall'altra parte della macchina, ma non ne capisco il motivo, di conseguenza la guardo malissimo.
Mamma: *Cosa hai amore?* Mi chiede subito. Si è preoccupata per il gridolino.
Io: *Nulla mamma sono appena scesa dalla macchina e le gambe sono così pesanti..* Anche lei scoppia a ridere. Io continuo a guardare Giorgia che ora si sta stirando le braccia e tirando le gambe.
Mamma: *È normale amore mio, dai ti lascio stare, quando arrivate però chiama e nel frattempo appena puoi mandalo un messaggio ogni tanto solo per far vedere che stai bene e che va tutto bene.* Sorrido.
Io: *Si mamma tranquilla, ci sentiamo appena arriviamo.*
Giorgia: -Salutamela.- Dice sottovoce. Io faccio cenno di si con la testa. Poi distolgo lo sguardo da lei e inizio a guardarmi intorno.
Mamma: *Va bene amore.*
Io: *Mamma vedi che ti saluta Giorgia.*
Mamma: *Amore che è anche lei, salutamela.* Scoppio a ridere, per mia mamma sono tutti degli amori.
Io: *Sarà fatto, ciao mamma.*
Mamma: *Ciao amore.*
Noto con mio grande stupore che l'Autogrill è quasi pieno di macchine e anche di alcuni camion, ce un via vai dall'Autogrill che è impressionante, si vede che molti hanno avuto la nostra stessa idea. Quella di fermarsi mentre il traffico passa un pochino. Faccio qualche passo avanti, tanto per uscire dalle due macchine vicino a me e Giorgia non ci impiega molto a raggiungermi e mettersi vicino a me.

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