Capitolo tre ~ Ritorno nella mia dimora

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Anche se avevo passato la notte dai miei genitori, io avevo una casa tutta mia, ogni tanto avevo bisogno del mio spazio. Abituata a Baltimora che avevo preso in affitto una casa vicino alla base per avere più confort, ormai volevo la mia indipendenza.

Due anni fa quando ero tornata in licenza qui a Manathan avevo deciso di comprato una casa in centro.
È un piccolo palazzo con solo sei appartamenti due per ogni piano, mi è piaciuta subito, poco persone e poi l'avrei vissuta il minimo indispensabile.

Salgo le scale e appena arrivo nel mio pianerottolo sento la porta del mio vicino di casa aprirsi. Mi giro e scoppio a ridere. Il mio vicino aveva l'abitudine di andare nudo per casa e non solo quella.

Ancora mi ricordo quando due anni fa lo conobbi per la prima volta.
Stavo salendo le scale e ancora non ero passata dai miei,ero da poco arrivata qui a Manathan e per la mia euforia decisi di venire a vedere la MIA CASA. Senza cambiarmi e levare l'uniforme mi diressi subito qui.
Arrivai davanti la porta di casa e appena misi la chiave nella porta, il mio vicino aprì anche lui la porta e mi disse <<Wow! Come vicino ho un militare! Sai amico quanto c'è la possiamo spassare! Poi la divisa eccita molto le donne. Mi raccomando ogni tua conquista poi falla passare a casa mia!>> Rimasi immobile davanti alla porta e non mi girai fin quando lui non aveva finito di parlare. Mentre guardavo la mia porta feci una smorfia per tutte le sue parole. Quando si azzittì mi tolsi il berretto, i miei capelli nero corvino si sciolsero sulle mie spalle. Mi girai verso il mio vicino togliendomi gli occhiali da sole e quando lui poteva guardarmi che ero una donna, inclinai la testa. Notai subito la sua faccia, aveva gli occhi spalancati e la bocca aperta, volevo ridere come una matta, ma rimasi impassibile e con il naso arricciato mi rivolsi a lui <<Mi dispiace per te 6A, ma con le donne ancora non ci sono mai stata!>> Lui venne verso di me tutto imbarazzato <<Scusami non volevo essere così scortese! Wow sei una donna?! Dio come la vorrei io una donna in uniforme!>> Il mio naso si arricciò ancor di più sentendo quelle parole e scossi la testa <<Umh... Di uomini come te invece è pieno l'universo!>> Lui fece una smorfia con la bocca e mi rispose di rimando <<Sei acida! E questa cosa mi eccita da morire!>> Lo fulminai con lo sguardo e repentina gli risposi <<Porco!>> E lui ribatté subito <<Acida!>> Entrambi ci girammo e chiudemmo la porta sbattendo.
Da quel giorno iniziò la nostra guerra ogni mattina che mi trovavo a casa aprivo la porta per prendere il mio giornale e me lo ritrovavo quasi nudo che teneva in mano il giornale e mi diceva <<Buongiorno acida!>> Io subito pronta rispondevo <<Buongiorno porco!>>
Avevo etichettato il mio vicino come porco perché da casa sua usciva ogni maledetta mattina usciva una donna diversa.
Era l'uomo più insensibile del pianeta!

Appena sento la sua porta aprire mi giro verso di lui <<Oh buongiorno porco!>> e lui scoppia subito a ridere e mi risponde <<Buongiorno acida! Mi è mancato molto non guardare il tuo splendido culetto>> Gli faccio una smorfia di schifo con le labbra e gli rispondo  <<Umh... Quanto mi dispiace, ma vedo che non ti sei avvilito, sta uscendo questa biondina da casa tua!>> Lui si avvicina tutto nudo, tranne la sua parte intima che è coperta da uno striminzito canovaccio, da un morso alla mela che ha in mano e poi me la mette davanti agli occhi <<La vedi questa mela! Ci sono tante mele quasi un milione, ma solo una ha un sapore prelibato! Quindi si, non mi sono avvilito, ma sei te che desidero!>> Fa una breve pausa e poi continua alzando le spalle <<Fino a quando non ti assaggio per levarmi la tua voglia ne devo mangiare altre! No?>> Si sposta da davanti a me e va verso la porta di casa sua. Io sgrano gli occhi e gli urlo <<Porco>> e sbatto la porta.
Quanto odio questo insignificante uomo!

Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora