Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETA

Capitolo settantanove ~ Voglio conoscere il tuo passato!

Appena entriamo a casa, Colin mi prende in braccio, varchiamo la porta di casa, lui scoppia a ridere <<Ancora non sei mia moglie, ma per me è lo stesso, tu già lo sei!>> Io inzio a soghignare <<Scemo!>> E saliamo le scale, più lo guardo fisso nei suoi occhi blu, più il mio cuore si innamora di lui.
Ci distendiamo sul letto, le sue mani iniziano a sbottonare il mio vestito, con eleganza. Sbottona un bottone alla volta, i suoi occhi sono amaliati a guarda il mio corpo, la mia schiena, il mio fondo schiena. Si avvicina ad esso e lo morde, un brivido percorre tutta la mia schiena. Mi gira e con passione inizia a baciare le mie labbra, le sue mani vogliose toccano il mio corpo, quando i suoi occhi si incrociano con i miei <<Chanel ti amo! Voglio dirti una cosa!>> Mi blocco con le mani sopra la sua schiena, lo guardo incuriosita e impaurita allo stesso tempo su quello che mi deve dire, lui mi stampa un bacio sulla bocca <<Voglio un bambino! Qualcosa di nostro! Lo desidero così tanto da te in questo momento...>> Sbarro gli occhi mentre sento quelle frasi, il mio cuore si blocca per un secondo, non batte e il mio corpo è immobile, inzio a farfigliare <<Col... Io... Io... Non sono pronta! Non mi sento pronta per avere un bambino, fare la mamma! Non ci ho mai pensato, il mio lavoro è sempre stato al centro della mia attenzione! Per me è già un passo così importante sposarti, che un bambino forse adesso è troppo!>> Mi alzo con il fondo schiena dal letto, ma Colin blocca il mio movimento <<Ok! Ok! Ferma non scappare! Non ti voglio forzare, quando sarai pronta sarò lì ad aspettarti!>> Mi prende per la vita tirandomi fra le sue braccia <<Adesso dobbiamo dirlo al colonnello, io tra due mesi voglio sposarti!>> Alzo la testa verso i suoi occhi e scoppio a ridere <<Certo! Ok!>> Mi ammutolisco e poi continuo <<Perché sei diventato un militare? Era una domanda che volevo farti da parecchio tempo!>> Il braccio di Colin si mette dietro la sua testa, incrocia una gamba sull'altra <<Umh... È una lunga storia!>> Scoppio a ridere <<Abbiamo tutta una notte!>> Si schiarisce la voce <<Quando siamo arrivati in Francia io e Tom, avevo solo quattro anni. Ho inziato ad andare a scuola, lì mi sono reso conto che cosa volevo dalla vita, non potevo fare la fine di mio padre, io non volevo vivere così. Il suo lavoro era quello di trovare le donne per metterle sopra la strada, lui sapeva fare solo quello da quando aveva diciassette anni, quindi io decisi di studiare notte e giorno pur di non diventare come lui. Fin quando un giorno alzai gli occhi al cielo, quel rumore aveva così attirato la mia attenzione, che rimasi amaliato a guardarlo sfrecciare nel cielo. In quel momento capii che volevo fare il pilota e grazie hai sacrifici di Tom eccomi qui!>>
Ogni volta che mi raccontava la sua storia, rimanevo lì immobile con gli occhi incollati sulle sue labbra per non perdermi neanche una parola. Esclamo <<Ma il tuo cognome Moore?>> Lui inzia a soghignare <<Tom quando sono nato mi ha riconosciuto come suo figlio.>> La mia mente pensò a questo ragazzo, così giovane occuparsi di un bambino, che non era neanche suo figlio. Sgrano gli occhi per paura di una sua risposta <<Ma adesso Tom dove sta?>> Colin alza gli occhi verso il soffitto <<Mio padre?! Umh... In galera. Gli uomini come lui, non hanno molte vie di uscita o muoiono o stanno dentro!>> La sua domanda mi aveva pietrificato <<Perché che cosa ha fatto?>> Colin mi sorride <<Amore quando parliamo di lui è come se per te è un mondo parallelo! Lo volevano fuori dal giro. Avevo appena compiuto diciotto anni, stavamo in un night club ha festeggiare il mio compleanno, quando si avvicinarono due uomini, io ero spaesato non ho capito subito cosa stava succedendo, ma lui mi guardava fisso e con molta calma mi disse "Colin sali in macchina! Accendila e aspettami lì dentro!" Io non ho subito capito le sue parole, uno dei due tipi dalla giacca fa uscire una pistola, Tom di scatto si avvicina a me e mi china, ho solo sentito dei forti rumori. Volevano uccidermi, per fargli pagare il prezzo di essersi preso una strada che era di un altro. Ma lui aveva capito tutto, cercò di proteggermi fino alla fine, fino ad uccidere quei due. È arrivata la polizia e mi fece scappare via, ancora mi ricordo le sue parole "Non lo so, per quanto tempo starò via, ma già sapevo che sarebbe accaduto tutto questo! Ci sono dei soldi in una camera, dentro ad un muro, prendili e scappa via! Con quelli potrai vivere il tuo sogno!" Quel giorno corsi così forte che il cuore lo sentivo nella gola, arrivai a casa, presi un martello e trovai quel borsone. Era pieno di soldi, con un biglietto per Chicago. E da quel giorno inziò la mia vita, ma non mi scordai mai di lui, infatti tutte le settimane prendevo un aereo e lo andavo a trovare in Francia.>> Spalancai gli occhi per la curiosità <<Ma adesso sono due mesi che non ti prendi un giorno di permesso, stai sempre con me! Quando lo vedi?>> Colin scoppia a ridere <<Ci vado tutti i giorni!>> Corrugo la fronte <<E quando?>> Colin scoppia a ridere <<Per starmi vicino l'unica base che ha un carcere è qui a Baltimora, si è fatto trasferire qui, ed anch'io ho chiesto il trasferimento! E ti ho incontrato, come posso odiarlo, posso solo ringraziarlo, per tutto quello che mi ha fatto da quando sono nato ed adesso perché mi ha fatto incontrare te!>> Lo abbraccio forte, appoggiando la mia testa sopra la sua pancia <<Lo voglio conoscere!>> Colin mi guarda stralunato <<Stai dicendo sul serio?>> Annuisco con la testa sorridendo <<Si! Voglio conoscerlo, si forse all'inizio lo odiavo, ma l'uomo che sei non è tutto merito mio, anche se avevi atteggiamenti crudi, sei sempre stato protettivo, galante, educato nei miei confronti e questo non te l'ho insegnato io, ma lui! E pensare che ti ha cresciuto senza che fossi il suo vero figlio è già da ammirare! Ti ha insegnato tutto senza avere affianco una donna lo reputa un vero uomo! Quindi vorrei conoscerlo!>> Colin sentendo le mie parole, i suoi occhi iniziano a brillare <<Ok! Domani ti porterò da Tom!>>