Capito quarantatre ~ Amicizia?!

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Le settimane passarono, io e il maggiore Moore ci stavamo conoscendo sempre di più, però il suo comportamento era sempre più strano, lui si poteva avvicinare a me, ma appena io lo toccavo sulla spalla, mi appoggiavo a lui, mi scostava o si spostava da me, mentre lui poteva toccare le mie spalle, i miei capelli, sfiorando le mie mani, era proprio un tipo strano, tenebroso, misterioso.

Stavo mettendo gli attrezzi apposto, mentre Colin si avvicina a me, per spostare la ciocca dei mie capelli, che si è appena messa davanti hai miei occhi. Non lo faccio neanche avvicinare che mi sposto, Colin mi fulmina con lo sguardo, ed io gli vado vicino, mettendomi viso a viso con lui, in modo di sfida, lui inizia ad innervosirsi <<Cosa pensi di risolvere?...... Io ti tocco quando voglio!..... Io ottengo sempre quello che voglio!>> Alzo il sopraciglio ed inzio a ridacchiare <<Pensa che noia! La pappa pronta a me invece non piace per niente!>> In quel momento mi prende per il polso e lo stringe <<Johnson non mi sfidare! Che poi ci rimetti!>> Non lo so che cosa succede, ma la mia mano si sta posizionando piena sopra la sua guancia, quando lui mi anticipa e blocca la mia mano, in modo sarcastico mi risponde <<Lo vedi Johnson! Non sono come tutti i tuoi cagnolini! Ti anticipo ogni mossa se vuoi! Quindi non mi sfidare!>> La rabbia si impadronisce di tutto il mio corpo, ma faccio un lungo respiro <<Moore con me non vincerai mai!>> Prendo e mi allontano.

Erano passate due ore, da quel diverbio molto acceso, io e Colin ci eravamo completamente evitati, come se entrambi non stavamo nella stessa stanza.

Vado in palestra ed inzio a tirare pugni al sacco, sono troppo nervosa, infatti sopra quel sacco vedo la sua faccia e più l'immagine si fa nitida più i miei ganci li sferro sempre più forti. Sobbalzo al suono della sua voce, perché ero persa nei miei pensieri <<Johnson dove hai tirato fuori tutta questa rabbia?!>> Faccio un grigno tra i denti, la mia voglia di girarmi per dargli un calcio in pieno viso, mi assale sempre di più, ma continuo a fargli vedere la mia grande indifferenza nei suoi confronti, non curandomi delle sue parole, continuo ancor di più a prendere a pugni il sacco. Colin è li immobile davanti al sacco, guardandomi fisso negli occhi, ma non so cge succede, mi viene vicino e blocca tutta la mia rabbia, mi prende da dietro alzandomi, circondandomi con le sue braccia ed inizia ad urlare  <<FERMATI JOHNSON!>> Io continua senza ascoltarlo, in tutti i modi mi di meno dalla sua forte presa e Colin continua ad urlare  <<CHANEL! FERMATI! SAI SANGUINANDO!>> Mi blocco e mi fermo li immobile, Colin allenta la presa, mi lascia e corre via. Dopo cinque minuti vedo la sua figura davanti ai miei occhi con una valigetta <<Dammi le mani!>> Alzo lo sguardo, gli metto le mani davanti al suo corpo, in quel momento i suoi occhi sono diversi, non sono più pieni di fuoco, cattivi, ma dolci, sembra un'altra persona, come se quello di prima non c'è più, infatti è apprensivo, premuroso. Con voce dolce <<Guarda che ti sei fatta!>> Con una delicatezza, mi sblocca il sangue che sgocciola sulle mie braccia, mi medi e pulisce le mie braccia <<Non posso vederti così! Se ti succederebbe qualcosa io divento pazzo!>> Corrugo la fronte <<Non ti capisco!>> Si avvicina a me, accarezza la guancia con il pollice <<Tu non devi capirmi!>>

Sono appena tornata a casa, Steve ancora deve tornare dal lavoro. Inzio a guardare nel frigo, per cucinare qualcosa di buono per il mio amore. Quando sento schivare la porta di casa, corro al corridoio, quando la porta si apre mi blocco, alla vista di Steve, Grace e Brooklyn. Faccio un risolino e torno in cucina, Steve mi prende da dietro e mi abbraccia, gli tolgo le mani, con forza, lui mi guarda fisso <<Amore che succede?>> Intanto Grace entra anche lei in cucina e mi saluta, non la considero neanche e mi avvicino a Brooklyn scompigliando i suoi capelli, la piccolina mi sorride, Steve continua a parlare, ma io non l'ascolto proprio, mi viene vicino e mi prende le mani  <<Amore! Che cosa hai fatto?>> Mi giro indifferente verso di lui <<Non sono problemi tuoi!>> E continuo a giocare con la piccola, Steve alza il suo tono di voce <<CHANEL! NON FARE LA BAMBINA! OK!>> Sgrano gli occhi e mi giro di scatto urlando <<STEVE NON ROMPERE! IO LA BAMBINA?>> Steve abbassa il tono di voce <<Dai amore! Andiamo a mangiare al ristorante?>> In quel momento mi brillano gli occhi  <<Si dove?>> Lui mi risponde repentino <<Grace, stava pensando di andare......>> Non gli faccio neanche finire la frase che scoppio a ridere <<Steve vacci da solo!>> Prendo e salgo le scale, lui cerca di bloccarmi, ma aumento la forza e vado in camera.

Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora