Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETA

Capitolo ottantadue ~ Preparativi per il matrimonio

Siamo appena tornati a Baltimora, ma non riesco a togliermi dalla testa le frasi di Daphne. "Al diavolo la mia migliore amica, invece di starmi vicino, è la prima che non vuole questo matrimonio? Non conosce Colin e mi dici che è sbgliato per me? Non la capisco, poi ora che ero riuscita a dimenticare Steve, dopo tutto il male che mi aveva fatto? Lei lo tira fuori così, dicendo che Steve è l'uomo giusto per me, ma cosa ha fatto per me? Visto che è scappato a gambe levate senza un minimo di cedimento?"

I giorni erano passati, per mia gioia era arrivata anche Jacklyn qui a Baltimora. Aveva deciso di trasferirsi qui fino al giorno delle nozze, perché diceva che poteva organizzare meglio il matrimonio. Aveva preso una casa in affitto con Dilan, lui si era preso un mese sabatico dal lavoro, oltre a loro due era anche venuta Beverly. Le mie amiche invece sarebbero venute una settimana prima delle nozze, alloggiando in un albero.

Sono in caserma, quando mi giro e trovo mia sorella davanti ai miei occhi, sbuffo appena la vedo. Sono settimane che tutti i giorni vieni qui in caserma per farmi vedere le tovaglie, le disposizione dei posti, il catering, "chissa oggi con quale scusa vorrà asfisiarmi?"
Vado verso di lei <<Jacklyn io qui ci lavoro!>>Lei scoppia a ridere <<Si, lo so! Ma ho preso l'appuntamento per andare a vedere la location!>> Spalanco gli occhi <<Davvero? Quella che volevo io, ma era già occupata?!>> Jacklyn con la faccia soddisfatta, il sorriso sulle labbra, annuisce con la testa ed io scoppio a ridere.

Siamo appena arrivati, mentre guardiamo la tenuta i miei occhi si imbambolano nel verde del prato e i colori vivaci dei fiori, sono così belli che ti rilassano, in quel momento mi sento beata, senza pensieri, quando la voce di mia sorella mi fa sobbalzare e tornare con i piedi per terra <<Cha! Allora che ne pensi ti piace?>> Annuisco con la testa, mi sono così incantata in quei colori che del resto non m'interessava. Sento la signora che mi guarda aspettando una mia risposta <<Qui c'è la chiesa dove celebriamo i matrimoni!>> Spalanco gli occhi è davvero bella, una chiesa piccola con una cupola sopra. Dentro piena di affreschi dell' ottocento, carina, calda, mi giro verso di lei <<Bellissima e accogliete!>>
Il giro per visitare la location continua, il ricevimento si svolgerà di fuori, intorno ai tavoli, ci sono dei legni lughi dove scendono delle tende trasparenti bianche, i tavoli sono coperti da delle tovaglie ricamate bianche, le sedie sono ricoperte da delle imbottiture. La location è davvero bella, elegante.

Sono appena tornata in caserma, scendo dalla macchina di mia sorella, lei mi prende per il braccio  <<Ok! Ora vado a vedere il catering, le bomboniere. Per l'assaggio della torta vieni con me?>> Scoppio a ridere  <<No, no! Pensaci tu! Mi sono subita tutto il tuo matrimonio che ho solo la nausea di fare io quelle cose!>>

Eccomi qui, sono appena arrivata nel negozio di abiti da sposa, mi sento così nervosa che sono rimasta qui a guardare le vetrine. Il mio corpo viene scosso dalla mano di Jacklyn, che con voce squillante  <<Cha! Che vuoi rimanere di fuori?>> Soghigno  <<No! Mah... Ho un blocco...>> Lei si avvicina, mi accarezza  <<Lo so! È normale! Ma appena il vestito giusto sarà sopra al tuo corpo, il tuo cuore sobbalzerà così forte che quel blocco si toglierà! Dai andiamo!>>

Sono già otto i vestiti provati e ancora non c'è stato quel stato d'animo che mi aveva detto Jacklyn, non sentivo quella scossa nel petto, che mi diceva si è quello giusto. Entro un altra volta nel camerino per provare il nono abito, lo guardo, ma niente, non mi fa sentire nulla, "sarò assente io!"
Lo indosso, esco dal camerino, vado davanti allo specchio, in quel momento sento una scossa nel cuore, le mie lacrime iniziano a scendere sopra il mio viso, mia sorella appena mi vede si comporta nel mio stesso modo, mi giro verso di lei <<È quello giusto!>> Lei si alza, mi fa fare una giravolta <<Sei stupenda!>> E mi abbraccia.