Capitolo trentadue ~ Steve's pov

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Ho appena aperto la porta di casa, Tessa è entrata ed io sono rimasto fuori a fissare la porta dell'appartamento di Chanel. Ho un fuoco dentro il mio petto che vorrei esplodere, entro nel mio appartamento e lei si sta rivestendo, la guardo fissa con gli occhi strizzati, Tessa abbassa lo sguardo e con un filo di voce <<Steve scusami!>> Faccio un sospiro e scuoto la testa  <<Cazzo pure te potevi vestirti!>> Lei si avvicina a me <<Lo so hai ragione io e Paul ci siamo addormentati, quando è andato via non mi sono accorta di niente dormivo e poi ho trovato lei qui! Ti chiedo scusa!>> Mi alzo dal divano e vado verso il suo appartamento, devo spiegare che è solo un malinteso, voglio che lei lo capisca. Inizio ad urlare davanti alla sua porta <<Cha! Apri! Ti devo parlare!>> Sento la sua voce in lontanaza  <<Steve! Vattene via! Non mi costringere a tirar fuori il mostro dentro di me!>> Continuo a battere con la mano sopra la porta <<Non m'interessa! Puoi anche picchiarmi, ma ti prego senti le mie parole!>> Chanel continua ad urlare  <<Devo sentire le tue parole? I fatti hanno parlato già per te! Non c'è più niente da dire!>>  Rimango li accasciato sul muro vicino alla sua porta di casa con gli occhi chiusi.

Dopo due ore sento aprire la porta, mi alzo di scatto e la vedo, i suoi occhi sono rossi ha appena finito di piangere, la blocco per il braccio, ma lei mi da uno spinta così forte che casco per terra e scappa via. Mi alzo di botto e corro per le scale, non riesco a fermarla e lei corre entrando su un taxi, riesco a prendere la targa, salgo le scale di corsa, entro nel suo appartamento e compongo l'ultimo numero che ha fatto sul telefono, mi rispondono <<Aeroporto International desidera?>> Rispondo subito repentino  <<Si ho chiamato poco fa, ma non mi ricordo l'orario del volo!>> Sento la voce della donna squillante  <<Si ha chi è intestato il biglietto?>> Ci penso un attimo e poi rispondo  <<Chanel Johnson!>> Sento il ticchettio delle dita sopra i tasti del computer  <<Si il volo per Baltimora è alle 11!>> Scuoto la testa  <<Ok! Senta dovrei prenotare un altro biglietto sempre per Baltimora!>> La donna inizia a cercare e poi mi risponde  <<Mi dispiace per Baltimora oggi non c'è nessun biglietto disponibile, domani mattina!>> Non ci penso due volte e rispondo subito <<Ok lo prendo!>>

Sono appena arrivato qui a Baltimora, ed inizio a cercare Chanel.

Dopo due giorni di ricerca non sono riuscita ancora a trovarla, per fortuna ho trovato un bed&breakfast, dove ho dormito lì, le mie ricerche si stanno concludendo, sto per entrare nell'ultimo pub dove ho visto molti ragazzi con dei giubbotti simili ha uno che aveva chanel.

Entro in questo locale e noto molti ragazzi, scruto nella sala alla ricerca di lei, ma purtroppo non la vedo. Mi avvicino ad un ragazzo seduto ad un tavolo con altri ragazzi che hanno dei giubbotti militari <<Scusami sto cercando Chanel! Voi la conoscete?>> Il ragazzo rimane fisso a guardarmi, ma la mia attenzione si focalizza su un altro ragazzo che urla alla fine del tavolo << Perché cerchi il Capitano?>>  Sgrano gli occhi al suono di quelle parole <<La conoscete quindi?>> Mi risponde un altro ragazzo  <<Certo che conosciamo il capitano fabbrica vedove!>> Corrugo la fronte al suono di fabbrica vedevo e poi lo ripeto <<Fabbrica vedove?>> Un altro scoppia a ridere  <<Si il nostro capitano la chiamiamo così! Quando va in missione nessun uomo sotto il suo caccia esce vivo!>> Si alza il secondo ragazzo e mi viene vicino <<Tu che cosa vuoi da lei?>> Lo guardo fisso  <<Sono il suo fidanzato!>> Lui scoppia a ridere  <<Tu sei il famoso fidanzato? Wow amico sei un uomo fortunato! Nessuno della nostra base è riuscito a rubare il cuore di quella donna!>> Mi da una pacca sulla spalla e si siede, si alza il primo ragazzo che gli avevo chiesto informazioni e si avvicina a me <<Si, sei proprio fortunato il maggiore Baker ci ha messo cinque anni per conquistarla e ancora non ci è riuscito! Comunque è nell'altra sala! Mi raccomando è abbastanza incazzata! Stai attento!>> E con quel l'ultima frase scoppiano tutti a ridere.
Vado verso la sala che i ragazzi mi avevano indicato e la vedo, sta tirando delle freccette. Mi avvicino a piccoli passi verso di lei, Chanel si gira di scatto e sobbalza <<Steve! Che ci fai qui?>> Faccio un lungo respiro  <<Sono giorni che sono qui a Baltimora, ma non sono riuscito a trovarti!>>

Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora