Capitolo sessantuno ~ I miei occhi si mescolano nel blu profondo...

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Mi sveglio, ho un gran mal di testa, il sapore di techila è ancora nella mia bocca, mi guardo intorno spaesata. Gli occhi si spalancano quando mi rendo conto, che sono sdraiata sopra il mio letto, mi trovo nella mia stanza, mi guardo vedendo che ho una maglietta e uno slip. Non mi ricordo niente e chi mi ha portato a casa, con le luci che hanno dai spiragli della finestra intravedo una figura seduta di schiena alla fine del letto. Sobbalzo, non mi ero resa conto di niente <<Jacklyn?>> Quella persona si gira verso di me, mi accarezza le punte dei piedi <<Buongiorno!>> Appena sento quella voce, il mio cuore sobbalza ed inzio a farfugliare <<Col?!>> Sento il suo soghigno <<Si, sono io! Come ti senti?>> Mi tocco la testa <<Ho un forte mal di testa!>> Appoggia le ginocchia sul letto e viene verso di me gattonando, apre la mano e mi porge una pastiglia, poi mi indica con la mano il comodino, mi giro e vedo una bottiglietta di acqua <<Prendi! Ti passerà la testa!>> Obbedisco e faccio come mi dice, rimaniamo li in silenzio, l'imbarazzo scende nella stanza, lo guardo perplessa  <<Mi hai spogliato te?>> Colin soghigna <<Si! Ma tranquilla non ho sbirciato!>> Faccio anch'io un risolino <<Deduco dalla tua risposta quindi che non abbiamo fatto niente?>> Anche con quella frase Colin scoppia a ridere  <<Umh... Anche se volevo non ti tenevi in piedi! Sei crollata tra le mie braccia al Cat's Eye Pub e ti sei svegliata adesso! Cosa volevi il contrario Johnson?!>> Scuoto la testa per dire di no, poi mi ammutolisco, rimango lì zitta  e lui continua  <<Si, sembra strano anche a me! Ma abbiamo solo dormito!>> Mi giro verso il letto dall'altra parte  <<E dove hai dormito? >> Lui mi indica con il dito, il posto del letto vuoto.
Mi alzo dal letto, vado verso il bagno ed apro l'acqua invece Colin scende le scale e va verso la cucina.
Mi infilo sotto la doccia, in quel momento ho tutti flash, della sera pretende, il momento in cui Colin mi spoglia e poi tutte parole incomprensibili, più mi sforzo per ricordare e più quei ricordi svaniscono. Vado in camera, mi siedo sopra il letto con indosso l'accappatoio, guardo fisso il muro cercando di ricordare, ma niente.

Scendo le scale e sento un buon profumo di bacon e toast caldi, mi affaccio con la testa alla porta della cucina, lo guardo, mentre si sposta da una parte all'altra della cucina, i suoi movimenti sono fluidi, non ha un minimo di cedimento, lo guardo ha indosso un paio di jeans e il petto nudo, si gira accorgendosi di me, i nostri occhi si incrociano e i miei occhi si mescolano nel blu profondo, sento una vibrazione nel cuore, qualcosa di strano, possibile che abbia preso una cotta per Colin? Non me ne ero mai resa conto fino ad oggi, impossibile, eppure non è la prima volta che lo vedo a petto nudo, ma niente il mio cuore inizia ad andare in fibrillazione. Ho le vampate e il mio viso diventa paonazzo, mi avvicino alla finestra e la apro, Colin mi guarda con la testa inclinata <<Cha? Cosa hai?>> Faccio un risolino per sdrammatizzare il mio imbarazzo, spero proprio che non se ne accorga  <<Niente sento caldo, forse troppo alcool ieri, non lo so, mi sento strana!>> Si avvicina a me, ed il mio viso si colora ancor di più, mi fa sedere e il suo petto struscia il mio viso accaldato <<Hai la febbre?>> Scoppio a ridere  <<Ma no sarà la sbronza di ieri sera!>> Prende un panno nel cassetto, lo mette sotto il getto dell'acqua e poi lo appoggia sopra la mia fronte, in quel momento mi sento meglio, il fuoco dentro di divampa ed il mio viso torna   nel colore normale.

Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora