Capitolo venti ~ Steve's pov

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Capitolo dedicato a Steve

Sono passate due settimane da quando io e Chanel abbiamo chiuso. Cioè per lei non avevamo iniziato niente, invece per me era iniziato tutto, per la prima volta in trentadue anni, ho capito veramente le parole di mia sorella Sheila

 Cioè per lei non avevamo iniziato niente, invece per me era iniziato tutto, per la prima volta in trentadue anni, ho capito veramente le parole di mia sorella Sheila

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, che mi ha ripetuto per tutto questo tempo.
<<Steve, è inutile che adesso con Eddie, fai tanto il gradasso, quando ci vieni a raccontare tutte le tue folli nottate, con donne sexy e soprattutto diverse ogni giorno. Tu ora ti senti tanto potente, perché cambi le donne come se ti stessi cambiando le mutande tutti i giorni. Ma poi quando arriverà LEI e sai bene che arriverà, sarà LEI che ti cambierà, come le mutande e poi non riderai più come adesso, perché capirai cosa vuoldire amare qualcuno e aver paura di perderlo!>>

Aveva proprio ragione, io che facevo tanto il gradasso, il latin lover della situazione, ora stavo soffrendo, mi sentivo avvillito e soprattutto umiliato dalla donna che amavo.
Si, mi resi conto che ero innamorato follemente di lei, amavo tutto di lei. Quando la mattina aveva i capelli tutti arruffati, per me era bella da morire, quando mi guardava e arricciava il naso, imbronciava la sua bocca, quella bocca così carnosa e dannatamente sexy, non mi sentivo mai appagato quando sfiorava le mie labbra. Volevo baciarla di continuo, sempre le sue labbra sopra le mie, il suo corpo così formoso mi esaltava. La volevo, ma non per il gusto di sottometterla, ma solo per il mio desiderio di amore. In quei due mesi che la frequentavo, mi innamorai di ogni sua singola sfaccettatura.
I suoi appuntamenti furono dei fallimento colossali, solo per il semplice fatto, perché studiai bene i miei antagonisti, presi i peggio che stavano sulla lista, per non far arrivare al suo scopo. Li seguivo e vedevo le loro abitudini, siccome sentivo i discorsi di Chanel, i suoi ragionamenti, il compito fu più facile del previsto. Ero geloso che un altro uomo potesse toccare il corpo, che tanto amavo, ero geloso che lei potesse ridere con qualcun'altro, che non fossi io. Ero geloso di lei, dalla testa ai piedi e la mia paura più grande era quella, che un altro uomo potesse rubare il cuore della donna che amavo.

Ultimamente mi sento un ladro in casa mia, ogni volta che sentivo la porta di Chanel aprirsi, andavo allo spioncino della porta e controllavo, scruto chi entrava e chi esce dal suo appartamento. Per fortuna erano sempre le sue amiche o sua sorella. Quando la vedevo, in quel piccolo buco, rimanevo imbambolato a guardarla, come se il respiro diventava irregolare e il mio cuore si bloccava senza battere più.

Non c'è la faccio più e per dimenticarla ho deciso di tornare alla mia vita da latin lover. Mi porto a casa ogni sera una donna diversa, ma appena la spoglio, la tocca e cerco di entrare in contatto con lei niente il mio corpo si blocca e davanti ai miei occhi c'è l'immagine di Chanel, non riesco più a desiderare un'altra donna che non è lei, il dolore mi sta distruggendo e più voglio un corpo diverso dal suo più mi infliggo da solo la pena.

Decido di passare, da mia sorella al suo bar, per un saluto. Entro e la vedo indaffarata con alcuni clienti, vado verso dei tavoli e recupero le tazze sporche, portandole al banco. In quel momento Sheila, si accorge di me <<Steve! Caffè?>> Annuisco con la testa, lei rimane fissa a guardarmi <<Cosa c'è che non va?>> Scuoto la testa <<Niente!>> Lei si avvicina ancora di più a me e mi da un buffetto sul viso <<Bugiardo!>> Soghigno, purtroppo con lei non ho scuse. Ha quarantadue anni e diciamo che mi ha cresciuto, quando mamma non c'era e doveva lavorare. <<Problemi?>> Lei mi dice e corruga la fronte <<Problemi? E di che genere?>> Le rispondo e faccio un sospiro, mentre sorseggio il caffè e continuo <<Amore!>>
Lei mi guarda con gli occhi esitantice mi dice <<Amore? Tu?! Non ci voglio credere!>> Avvilito le rispondo <<Si hai visto, tutta l'enorme palla che mi hai raccontato per quasi una vita? Beh ecco la famosa LEI è arrivata e mi ha liquidato con molta indifferenza!>> Lei mi guarda e trattiene una risata, io con gli occhi bassi continuo <<Si, si ridi pure, infondo me lo merito!>> Sheila mi mette una mano sulla spalla <<Fratello è vero amore quello che provi?>> Annuisco con la testa e lei continua <<Beh allora vai e riprenditela! Ricordati che il vero amore non muore mai! E se non si lotta per amore vuoldire che non si ama abbastanza!>>

Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora