Capitolo quindici ~ Che stiamo facendo!?

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Rimango incollata al portone del condominio, con le mani tra i capelli. Sento una voce, da sopra le scale <<Cha sei tu?>> È Steve che mi parla. In quel momento i pensieri si cancellano dalla mia mente, mi sfilo le scarpe ed inzio a salire le scale di corsa <<Si!>>
Arrivo di corsa davanti a lui e lo abbraccio  <<È gay! Mi ha inviato a cena con lui come copertura per i suoi genitori!>> Steve mi stringe a lui, poggia la mia faccia sopra il suo petto e mi abbraccia forte. Poi mi alza il viso e per un momento i nostri occhi si mescolano tra di loro.
Steve mi sorride e accarezzandomi il viso mi dice<<Birra?>> Lo guardo e scoppio a ridere, per fortuna ad ogni mio fallimento c'è sempre lui che cerca di migliorare il umore. Con voce spezzata  <<Sono proprio un fallimento con gli uomini! Basta al matrimonio di mia sorella ci vado da sola! È stata solo una cosa assurda provare ad uscire con gli ex. Poi se si chiamano ex un motivo ci sarà no?>> Steve scoppia a ridere, mi passa la birra e con voce di conforto  <<Dai ora non ci pensare!>>
Ci mettiamo sul divano a ridere e scherzare, in tutti i modi cerca di non farmi pensare al mio appuntamento, di poco fa, così il tempo trascorre e le birre aumentano. Lo guardo e gli dico  <<Ho voglia di uscire!>> Lui mi prende per le mani e mi alza dal divano <<Ok andiamo ti porto in un posto!>>

Arriviamo ad un campetto di calcio, a due isolati dal nostro appartamento ed iniziamo a fare dei tiri. Lui mi guarda con la faccia da furbetto e la voce di sfida <<Ora giochiamo a calcio, ma no al semplice calcio ok?! Facciamo calcio  strep! Ad ogni mio gol ti spoglierai ed anch'io farò lo stesso! Visto che non riesco a spogliarti sotto le coperte...>> 
Lo guardo e scoppio a ridere.
Non sa che al college giocavo a calcio, quindi buon per me, mi sa tanto che lui si dovrà spogliare e non io.

Inizio io e faccio il primo gol, lui non riesce a parere, quindi si toglie le scarpe. I miei gol aumentano e lui è rimasto solo con i boxer ed io ancora tutta vestita, è proprio una schiappa a pallone, i suoi tiri li ho tutti parati.

Scoppiamo a ridere, prende la palla e tutto concentrato fa il suo primo gol. Scoppio a ridere e mi tolgo il vestito, lui esulta e saltella per il campo, poi mi guarda <<Ora vediamo come mi marchi?>> Gli vado sotto i nostri corpi si toccano, si strusciabo tra di loro. Lui comincia  ad utilizzare delle tatticche da provolone, ci casco e mi fa un gol, poi ne faccio uno io ed è un continuo toccarci e ridere.
Inizia a piovere ci guardiamo e ridiamo lui mi passa la sua felpa ed io mi copro, lascio il vestito li per terra. Corriamo mano nella mano e ridiamo come due bambini, siamo zuppi e il temporale l'abbiamo preso tutto.

Arriviamo al portone del nostro condominio e saliamo le scale, è notte fonda e facciamo piano per non far rumore. Steve si inciampa e io scoppio a ridere, la mia risata rimbomba per le scale, lui si gira e mi fulmina con lo sguardo  <<Shhhhhh!>> Continuo a ridere abbassando il tono di voce.
Entriamo nel mio appartamento, gli passo una tuta che aveva lasciato a casa mia. Steve si dirige verso la camera e si spoglia. Io vado al bagno ad asciugarmi i capelli, mi slaccio la felpa che è piena zuppa di acqua, e la sfilo, rimango solo con gli slip. In quel momento sento le sue dita sfiorarmi la schiena, il mio corpo vibra al suo tocco, rimango davanti ai suoi occhi indifferente, ma dentro vibro dalla voglia matta per lui, mi gira verso di lui, mi guarda fissa senza dire una parola, le mie mani si muovono sopra il suo petto e si infilano tra la chioma dei suoi capelli castano chiaro, i suoi occhi verde topazio mi stanno pietrificando, il suo corpo possente e pieno di muscoli mi sta mandando in tilt. Lo prendo con la foca, dalla nuca e lo bacio con passione, lui intreccia subito la sua lingua con la mia, le sue mani si muovono sopra il mio fondo schiena, mi prende da li e mi porta in camera, adagiandomi sul letto. Inzio a mandare giù il pantalone della tuta, ma poi mi blocco e con voce tremante <<Steve... Cosa stiamo facendo?! Non posso!>> Steve ferma le sue mani che si muovevano dolci sopra il mio seno <<Non lo so cosa stiamo facendo, ma sinceramente non vorrei proprio fermarmi!>> Si ammutolisce, mi sfiora i capelli ancora umidi con le dita e poi continua <<Ok!Mi fermo...>>
Lo guardo fisso e con il dito gli sfioro il naso <<Grazie!>> Lui mi sorride <<Ma non mi chiedere di fermarmi... Perché voglio continuare a baciarti!>> Scoppio a ridere e lo prendo per il viso e lo bacio, sento la sua lingua dolce che si intreccia alla mia, le sue labbra hanno un sapore buono, non riuscivo più ad essere lucida, avevo il cervello andato, ma mi ripresi quasi subito, anche se il mio corpo non voleva.
Lui si mette vicino a me, con le sue braccia possenti mi circonda tutta la vita del mio corpo e mi mette attaccato al suo corpo.

Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora