Capitolo cinquatasei ~ Aspettando il tuo ritorno

1.8K 74 23
                                    

Dopo quel giorno Colin non aveva più aperto il discorso Steve anzi evitava tutto ciò che riguardava lui, quando stavo con lui era come se Steve non fosse mai esistito ai miei occhi, ma appena il lavoro finiva e tornavo a casa, i ricordi di Steve tornava prepotenti, la sua presenza in questa casa era più forte che mai.

È sabato, non avevo voglia di lavorare, mi presi un giorno di malattia chiudendomi a casa, non ero ancora riuscita a dimenticare Steve e forse non l'avrei mai dimenticato, la speranza era più forte di qualsiasi altra cosa, il mio cuore credeva ancora che lui sarebbe tornato in questa casa, la nostra casa, ogni minimo rumore in casa mi dava la speranza che potesse essere Steve, li davanti alla porta pronto per entrare.

Sono sdraiata sul letto anche se la mattina è già iniziata da un po', quando sento un rumore al piano di sotto, mi alzo di scatto pensando fosse un malvivente, ma poi sento ciondolare il rumore delle chiavi, i miei occhi si spalancano l'unica persona che può entrare in casa con le chiavi è Steve. Scendo di corsa le scale, con il cuore in fibrillazione, non vedo l'ora di vederlo, poter sprofondare sopra il suo corpo.
Arrivo davanti la porta della cucina, i miei occhi si sgranano sempre di più vedendo quella sagoma lì davanti, si accorge di me <<Ciao! Pensavo che stavi lavorando, non mi aspettavo di trovarti a casa!>> Rimango li immobile, pietrificata, i miei piedi sono ben saldi al pavimento, padroni del mio corpo, non lasciandomi fare nessun movimento. Continuo a guardare in quella direzione, la mia lingua è più forte ed inzia a parlare in modo nervosa <<Sheila che ci fai qui?>> Lei mi guarda con lo sguardo basso  <<Chanel! Non so proprio come dirtelo........ Ma sono venuta a prendere le cose di Steve!>> Le mie braccia cadono morte vicino hai fianchi, il mio cuore smette di battere, si blocca con le ultime sue parole. Lei si avvicina a me, abbracciandomi in modo fraterno, la sposto perché un raptus mi viene dentro la mente <<Perché non mi hai chiamato prima di entrare in casa mia?>> Sheila rimane li zitta ed io continuo <<Allora? Ti ho fatto una domanda!>> Sheila si avvicina <<Non lo so Steve mi ha detto di non chiamarti! Purtroppo è mio fratello e non posso fare il contrario di quello che mi dice di fare!>> Scoppio a ridere <<Sheila! Ma che dici! Si chiama rispetto, no fare il contrario visto che questa è anche casa mia!>> Mi sposto da lei e prendo il telefono ho un fuoco dentro, il telefono squilla <<Pronto?>> Gli rispondo fredda <<Scusami, ma una chiamata? Questa è casa mia! Potevi anche avvisarmi, che veniva tua sorella a prendere tutte le tue cose!>> Anche lui mi risponde freddo <<Perché avrei dovuto avvisarti? Mi hai cacciato di casa! Quella era anche casa mia, invece hai deciso tutto te!>> Il mio nervoso prende il sopravvento  <<Ho deciso io?! Cazzate! Hai deciso te! Hai rovinato tutto!>> Sento un forte rumore <<Io?! Io non ho rovinato un cazzo! Sei te che sei troppo impulsiva! Prima bisogna ragionare! Devi essere più razionale, potevamo sederci al tavolino e chiarire, ma tu hai preferito finire tutto, perché per te non era poi così importante la nostra storia!>> Inzio ad urlare <<Ma che dici! Non ti permettere di dire queste cose! Tu per eri tutto! Non ho mai amato un uomo come ho amato te!>> In quel momento sento un suo tentennamento  <<Ah si?! Infatti io ho lasciato tutto per te, la mia band, la mia famiglia, la mia vita! Sono rimasto qui per te! E che cosa ho avuto in cambio dimmi? DUE CALCI!!!>> Sgrano gli occhi <<Ah si ora rinfacci anche! Bravo complimenti Steve non pensavo fossi così! Ti mando Lucy voglio le chiavi del mio appartamento! E adesso ti faccio arrivare il bonifico di casa! Addio!>> Ed aggancio il telefono, guardo Sheila <<Fai come vuoi! Io ti aspetto fuori!>> Lei annuisce con la testa senza dire niente, il suo viso è pieno di dolore.
Vado fuori al giardino, vado avanti e indietro, guardo il furgone nel vialetto, non posso ancora credere a tutto quello che mi sta succedendo, a quello che sta succedendo tra me e Steve, perché proprio a noi? Quindi? È proprio finita del tutto! Io così stupida che aspettavo il suo ritorno!

Prendo il telefono e compongo il numero <<Buongiorno Banca Dusch!>> Rispondo repentina <<Si, buongiorno! Sono Johnson!>> Il banchista mi risponde subito <<Signorina Johnson, mi dica cosa posso fare lei?>> Faccio un sospiro <<Si dovrei fare un bonifico al signor Steve Fontain!>> Sento il ticchettio dei tasti della tastiera <<Si, mi dica quanto signorina Johnson?>> Schiarisco la voce <<75.000 dollari!>> Il banchista si strozza <<Mi scuci ho capito bene?>> Faccio un risolino <<Si, si ha capito benissimo!>> Il banchista continua  <<Johnson dieci minuti e il signor Fontain li ha sul suo conto!>> Rispondo <<Grazie! Buona giornata!>> Ed aggancio il telefono.

Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora