Capitolo trentotto ~ La nostra nuova casa

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Erano ormai passati due mesi, da quando Steve aveva iniziato a lavorare li al Sound system. Era sempre più felice e soddisfatto, poi l'amicizia con Grace cresceva sempre di più. Io e Steve avevamo conosciuto anche la sua bambina Brooklyn di cinque anni, una piccolina dai capelli rossi come lei. Quasi tutti i fine settimana li passavamo sempre insieme, io Steve e Grace, perché la bambina andava dal padre e Steve le dispiaceva che Grace rimaneva sola a casa, quindi veniva con noi al pub Cat's Eye Pub, dove andavamo io e Steve quasi tutte le sere con Eva. Ormai Eva e John avevano iniziato a fare coppia fissa, Steve sperava in una nuova relazione anche per Grace, visto che il pub era molto rinomato e c'era sempre una gran folla.

Un giorno come tutti i giorni stavo andando a prendere Steve a lavoro. Quando tutto felice, esce dal negozio, mi guarda <<Scendi oggi guido io! Ti faccio sentire un po' di adrenalina!>> Scoppio a ridere, scendo dalla moto, sale lui e poi salgo io dietro. Mi appoggio con la testa sopra la sua possente schiena, le mani ben salde sopra i suoi pettorali. Accende la moto, facendola un po' rombare e poi parte a tutta velocità. Chiudo gli occhi e mi immergo nella sua schiena, i pensieri si staccano da me e mi ritrovo in un mondo totalmente parallelo.

Arriviamo a casa, alzo la testa, ma non stiamo nel nostro quartiere, ci  troviamo in un quartire pieno di villette a schiera con i giardini pieni di fiori. È un bel quartire molto tranquillo. Lui si ferma in un vialetto dove c'è un cartello con scritto VENDUTO fisso sopra il terreno. Scendo dalla moto e inclino la testa <<Che ci facciamo qui? Non conosco questa zona!>> Steve mi guarda e scoppia a ridere <<Non ti piace questo quartiere?>> Gli rispondo perplessa <<Si è un quartiere tranquillo! Chi ci abita?>> Steve mi prende per mano ed attraversiamo il vialetto, per poi arrivare davanti alla porta principale. Dalla sua tasca esce un mazzo di chiavi, le gira, trovando la chiave giusta ed apre la porta, lo guardo curiosa, senza spiccicare una parola. Mi prende per mano ed entriamo in casa, rimango li con gli occhi sgranati a guardare ogni centrimetro della casa. È bellissima, i muri della casa sono tutti pitturati di una tinta particolare con colori delicati di color arancio, i mobili sono moderni, il divano è a cerchio, la cucina è stile americano, la camera è di color argento che brilla, con un armadio di quattro ante, il letto è con il cassettone che si alza, sono tutti bianchi i mobili, con i comodini affianco al letto e un grande comò vicino ad una parete con lo specchio sopra al comò con la cornice argento disegnata, il bagno ha la vasca idromassaggio. Steve continua a tenermi per mano e mi fa vedere tutta la casa senza dire una parola, fino a quando non ci ritroviamo al punto di prima l'entrata. Mi gira verso di lui tenedomi tutte e due le mani, siamo uno davanti l'altro <<Allora?>> I miei occhi si illuminano <<È bellissima!>> Il sorriso di Steve si spalanca  <<Dici sul serio?>> Annuisco con la testa e lui continua  <<È nostra!>> Sentendo quella frase gli salto addosso <<Davvero! Quindi rimaniamo per sempre qui?>> Steve scoppia a ridere  <<Si!>> Prendo e lo bacio.

Per sistemarci ci abbiamo messo ben due settimane, portando anche le cose che avevamo negli appartamenti di Manhattan.

È quasi pomeriggio, io e Steve stiamo preparando una cena, per festeggiare la nuova casa, abbiamo invitato Evan, Grace, Brooklyn, Eva con John e alcuni ufficiali che ci passiamo le serate al pub.
Mi sento felice, avere una cosa insieme a Steve significa qualcosa di importante ed io mi sento la donna più soddisfatta del pianeta.

Arrivano tutti, i ragazzi sono di fuori al barbecue che stanno cuocendo la carne e noi ragazze stiamo finendo di apparecchiare e finire di cucinare. Mentre Grace va di fuori da Steve, Eva si avvicina subito a me <<Quella tipa non sta troppo tempo vicino al tuo fidanzato?>> Mi giro verso Eva e scoppio a ridere  <<Nahhhh! Dai smettila Eva! Non essere così tragica!>> Si sposta e continua a guardare fuori nella loro direzione  <<Guarda Steve ha preso Brooklyn in braccio!>> Mi avvicino ad Eva  <<E allora? È una bambina! E poi Steve ama i bambini!>> Eva continua a guardare verso Grace e la fulmina con gli occhi  <<Si certo, ma con la scusa della bambina, intanto lei si fa i suoi comodi!>> Continuo a ridere a squarciagola  <<Steve ama solo me! Quindi lei può fare quello che vuole!>> Prendo la ciotola con dentro l'insalata e vado a chiamare tutti.

La cena procede tra risate e delle grandi chiacchierate, quando Steve si alza in piedi e prende il bicchiere  <<Sono molto contento che sei venuti tutti qui a cena a casa mia e di Chanel! Per noi è un grande inizio, in questa casa io e la mia fidanzata formeremo la nostra famiglia, quindi sono felice di festeggiare con voi il nostro grande inizio!>>

Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora