Non si desidera mai solo ciò che è esteticamente bello, a volte i desideri più forti e intensi li provi per chimica: due pelli che si chiamano creano incendi d’anima devastanti.
Mr. Joker
Continuo a camminare a passo svelto nel corridoio, vorrei vaporizzarmi nell'aria, pur di scappare subito da lui. Sono quasi arrivata nel giardino, è come se mi sentissi salva, come se sono riuscita nel mio intento, quando sono costretta a fermare la mia corsa, perché sento il mio cognome, mi blocco, è Colin che urla <<Johnson! Johnson! Girati! Ti prego!>> Il mio viso diventa paonazzo, mi guardo intorno, vedendo ufficiali, allievi, qualche capitano, due maggiori che mi guardano fissi, nell'attesa di vedere il mio comportamento. Mi giro e vado verso di lui, tutta irritata colpendolo sul petto <<Che diavolo ti urli!>> Colin indietreggia alle mie pacche sul petto <<Urlo quanto mi pare!>> Faccio una risata isterica, questa situazione mi sta mettendo a disagio <<No, che non urli! Ma che cazzo ti dice il cervello? Non posso essere lo zimbello della caserma ok!>> Colin mi blocca le mani, le appoggia sul suo petto <<Mi devi rispondere!>> Corrugo la fronte confusa <<Ma a cosa ti devo rispondere! Mi dici che diavolo vuoi da me!?>> Le sue mani inziano a sfiorare le mie, le mie mani sentono il suo torace alzarsi ed abbassarsi in modo affannato <<Hai un altro? Con lui passi le tue notti insieme? Ecco perché arrivi tutti i giorni tardi?>> Sbarro gli occhi, mentre sento quelle parole, "come poteva sapere che tutti i giorni arrivavo in ritardo?" Non gli rispondo, ma repentina gli faccio un'altra domanda <<Tu come fai a saperlo?>> Il suo sguardo diventa preoccupato, quasi impaurito, leggo nei suoi occhi il terrore <<Che cosa significa come faccio a saperlo? Ho ragione vero?! Hai un altro? Cazzo rispondimi! Ti stai vedendo con un altro? Chi cazzo è? Dimmelo! Voglio saperlo che gli spacco la faccia! Dimmi ti bacia? Ci sei già andata a letto?>> In quel momento ho un sussulto, mi dici così tante cose, che vado in confusione, mi stacco dalla sua presa, allontanadomi. Colin mi viene incontro <<Cazzo parlami! Ok ti giuro che non lo tocco, però ti prego dimmi chi è!>> Continuo a camminare, non lo capisco, sono in piena confusione, non riesco più a capirlo, "ma perché mi sta dicendo queste cose? Se fino ad un mese fà mi implorava di dimenticarlo? Allora prova qualcosa per me?"
Colin si mette davanti a me, bloccandomi tra le sue braccia <<È uno della caserma? Ecco perché stai zitta? Chi è? Dimmelo! Uno della nostra squadra? Chanel sto diventando matto, cazzo mi dici qualcosa!?>> Abbasso lo sguardo, Colin infila le sue mani tra i miei capelli, alzandomi il viso e legando i nostri occhi, in quel preciso istante, mi sciolgo, tutta la mia forza va in fumo insieme al mio orgoglio ed inzio ad urlare <<Tu non hai ragione su niente! Sei solo uno stupido! Ancora non ti rendi conto? Io le notti le passo attaccate al tuo cuscino per sentire il tuo profumo! Piango come una bambina, perché non ci riesco! Non riesco a dimenticarti! Ho provato, ma non ci riesco! Ho cercato in tutti modi di odiarti, di pensare solo a quella notte, almeno sarebbe più stato facile cancellarti dalla mia vita, ma invece quando penso a te, mi torna in mente solo i nostri momenti più belli! Io non ho un altro, perché l'unico che voglio sei TE!>> Colin mi tira verso di lui, mi abbraccia in un modo, che non mi aveva mai stretto, così forte, come se volesse unire i nostri corpi in uno solo, si avvicina alla mia chioma e la respira a pieni polmoni, con voce vibrante si avvicina al mio orecchio <<Mi manchi Johnson! Mi sei mancata così tanto! Al solo pensiero che un altro avrebbe preso il mio posto, che avrebbe toccato il tuo corpo, baciato le tue candide labbra, stavo diventando matto!>> Spalanco gli occhi, non potevo credere ancora a quelle parole che mi aveva appena detto Colin. Si era aperto con me, aveva oltrepassato i suoi punti buii, sfondato i suoi muri.
Rimango immobile, con gli occhi fissi dentro ai suoi, sarei rimasta così per tutta la vita, lì incollata nei suoi occhi.
Le sue mani, si infilano nei miei capelli, le sue labbra si avvicinano alle mie ed inziano a sfiorarle, con dolcezza, piano, assaporando ogni singolo movimento. La sua lingua entra calda nella mia bocca, il suo tocco è sensuale, delicato, per poi intrecciando la sua lingua alla mia con passione. Ci baciamo fino a far gonfiare le nostre labbra, ci stacchiamo il tempo necessario solo per respirare qualche secondo e poi ricominciare come se fossimo due drogati in astinenza della loro dose più pregiata, senza curandoci di tutto quello che ci circonda.
Appena mi rendo conto, che non siamo soli mi stacco dalle sue labbra <<E adesso? Ci ha visto tutta la caserma!>> Lui fa un risolino <<Meglio! Adesso sanno tutti che sei mia!>>
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Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETA
Chick-LitUna promessa tra due sorelle può valere anche dopo dieci anni? Per Jacklyn si, ma per Chanel sarà un vero tormento... Chanel nella vita privata è una schiappa con gli uomini... Sempre alla eterna ricerca dell'uomo perfetto, presente e che non ti fa...