Capitolo novantasei ~ Scegli tra uno di noi due!

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Dopo due settimane venni dimessa dall'ospedale, per modo di dire, ogni due giorni dovevo fare dei controlli e la fisioterapia per la gamba e la spalla, perché non camminavo molto bene e la spalla la muovevo a stento.
La mia fortuna in tutta questa storia? Il colonnello non raccontò mai hai suoi superiori la verità. Io per tutto il mondo non ero mai salita su quel maledetto aereo, ma al posto di me salì John. Il colonnello non fece rapporto ne ad Evan, Colin e John. Anzi decise di assumere Steve qui a Baltimora. Lo mise in palestra per addestrare i militari nella boxe. Un'altra novità era che Steve e Colin mi avevano lasciato casa tutta per me, si erano trasferiti, si così vogliamo dire, alla villetta affianco alla mia. Si vivevano insieme, che se avrei vissuto con uno dei due la gelosia tra di loro era troppo forte, quindi pur di vedermi ogni singolo istante, preferivano convivere insieme piuttosto di stare altrove. Più prova d'amore di questa, non potevo chiedere. Anzi con il tempo erano anche diventati quasi amici, complici, che bastava un loro sguardo per capirsi. Si facevano discorsi tra di loro con me al loro fianco, che io con tutto che li conoscevo come le mie tasche non riuscivo a capire. Forse ero diventata io la gelosa di loro due e no loro due per me.
Fino a questo giorno...
Mi alzo dal letto con la schiena, appena cerco la stampella con gli occhi sento qualcuno che con la mano cerca di aiutarmi. Mi giro, vedo Steve e sobbalzo <<Ma che ci fai qui a quest'ora?>> Steve soghigna, mentre sento una voce per le scale  <<Si è svegliata?>> Apre la porta e mi trovo la figura di Colin nella mia stanza, con in mano un vassoio e la colazione sopra. Guardo entrambi, le mie mani si mettono sopra gli occhi e scoppio a ridere  <<Ma almeno appena apro gli occhi posso stare sola?!>> Entrambi si guardano e scuotono la testa. Steve si siede sul letto e mi guarda fisso <<Oggi è il tuo ultimo controllo, ormai sono passati due mesi. Vogliamo starti accanto!>> Mi ero proprio dimenticata del controllo finale. Oggi saprò se la mia gamba tornerà come prima oppure dovrò rimanere per tutta la mia vita con questa stampella. Corrugo la fronte ed una ventata di ansia sfiora il mio corpo, Colin si avvicina passandomi il vassoio <<Dai fai colazione e non pensarci adesso!>> Esco dalla stanza ed inziano a battibeccare tra di loro, scuoto la testa "questi due non cambieranno mai."

Sono in bagno, con molta fatica, mi muovo nella stanza, mentre con la mano mi aiuto a spostarmi, la mia figura riflette nello specchio. Rimango lì immobile a guardarmi, pensando se mai un giorno tornerò la Chanel di un tempo. Non lo so che mi succede, ma penso a Steve e Colin non posso continuare così con loro. Entrambi sono così premurosi, affettuosi, presenti ogni singolo istante della mia vita che non posso dare ancora false speranze. Ma tutti questi mesi ero così occupata a pensare alla mia salute, cerca di tornare in forma che non ho pensato a niente. E adesso mi trovo due persone persone che mi amano più che mai, ed io non so più che cosa voglio dalla mia vita.
Torno con i piedi per terra grazie al richiamo di Steve  <<Piccola sei pronta? Dobbiamo andare!>> Mi guardo un ultima volta allo specchio ed esco dal bagno. Steve mi aiuta a scendere le scale, mentre sento Colin che suona con il clacson della macchina.

Siamo appena arrivati e stiamo aspettando nella sala d'attesa il mio turno. Sento una signora seduta vicino alla scrivania <<Signora Johnson!>> Sobbalzo, appena lei ha detto il mio cognome, la paura entra nel mio corpo. Colin si avvicina, mi accarezza il viso <<Ehi tutto bene?>> Annuisco con la testa, ma lui mi stringe verso il suo corpo <<Allora perché sei così pallida?>> Sto per rispondere alla sua domanda, quando veniamo richiamati da Steve  <<Forza! Il dottore ci sta aspettando!>>
Entriamo nella stanza, il dottore mi fa sdraiare sopra un lettino mentre Steve e Colin sono seduti vicino alla sua scrivania. Il dottore mi fa cenno di spogliarmi, ma poi si gira verso di loro, mi guarda <<Devo farli uscire?>> Scuoto la testa e scoppio a ridere  <<No, dottore! Questi due ragazzacci diciamo che per me sono come due fratelli!>> Steve spalanca gli occhi <<Mah... Come?!....>> Colin da una gomitata a Steve e soghignano.
Finita la visita, guardo il viso del dottore è così contratto, che lo interrompo <<Dottore, qualcosa non va?>> Mi aiuta a scendere dal lettino e mi fa accomodare in mezzo a Steve e Colin. Si gratta la fronte con la mano <<Johnson posso dire una cosa tu sei un caso così raro!>> Cerco di alzarmi, ma lui mi fa cenno con la mano di rimanere seduta, mi guarda e continua <<Quella notte quando sei arrivata posso assicurarti che stavi in pessime condizioni, avevi perso così tanto sangue che quando ti ho visto ho pensato che non c'è l'avresti fatta mentre ti operavo. Ma poi non lo ma mentre ho aperto il tuo corpo ed estratto i proiettili, tu... il tuo cuore batteva sempre più forte! Abbiamo deciso di lasciarti in coma solo per farti riprendere e tu dopo due mesi hai aperto gli occhi! Quando mi ha chiamato tuo fratello non potevo crederci! Sei un miracolo, stai benissimo, la tua guarigione è così veloce! A breve tornerai a camminare senza più questa stampella!>> Mentre sento quelle parole, il mio cuore scalpita nel mio petto, mi alzo dalla sedia ed abbraccio il dottore.

Siamo appena usciti dall'ospedale, sono troppo felice. Adesso i controlli dovrò farli ogni due settimana, ma mi sento serena, quelle parole sono state così belle portando armonia nel mio cuore.

Mentre siamo in macchina, mi avvicino al sedile vicino all'orecchio di Colin  <<Mi porti in spiaggia?>> Entrambi si guardano, poi guardano me e mi sorridono.

Sono seduta sopra la spiaggia, guardo la riva, il mare così cristallino, il sole così splendende nel cielo, i suoi raggi che illuminano il mio volto.
Sento la mano di Colin che mi accarezza la spalla <<Tutto bene?>> Annuisco sorridendo. Anche Steve si siede vicino a me, entrambi si guardano ed vedo una scossa tra di loro. Steve prende la mia mano, il suo respiro è spezzato  <<Piccola, io e Colin vorremmo dirti una cosa...>> Sento i battiti del mio cuore aumentare, Steve mi sfiora la mano con le dita <<Scegli tra uno di noi due! Ti prego fai una scelta, perché entrambi stiamo male!>> Continuo a sentire il mio cuore arrivato quasi nella gola, guardo Steve e poi Colin, i miei occhi sono pietrificati ed inzio a farfugliare  <<Io... Io... Lasciatemi sola!>> Colin si alza mettendosi tra le mie gambe con le ginocchia nella spiaggia <<Perché?... Perché fai così?! Lo capisci noi stiamo soffrendo non possiamo andare avanti così! Noi non ti chiediamo una risposta adesso, ma almeno pensaci...>> Alzo lo sguardo al cielo, le nuvole sono così bianche che i miei pensieri si immergono dentro.

Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora