Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETA

Capitolo trentasei ~ Inizia la nostra convivenza

Non potevo ancora crederci, Steve aveva preferito me, invece del suo sogno nel cassetto. Non potevo credere, che lui mi amava così tanto a tal punto di andarsene temporaneamente dalla sua band, proprio ora, che erano riusciti ad agganciare un manager, che gli stava organizzando dei veri concerti. Mi resi conto, che per Steve ero la cosa più importante di qualsiasi altra cosa, al solo pensiero mi sentivo una sciocca, per tutto quello che gli avevo fatto passare.

Steve è stato tutto il giorno con me alla base.
E adesso siamo appena tornati a casa, apriamo la porta ed Eva mi corre incontro  <<Pensavo che eri partita senza salutarmi!>> La stringo forte tra le mie braccia  <<Non lo farei mai! Sei come una sorella per me!>> Eva scoppia a singhiozzare, io le accarezzo il viso  <<Dai stasera si esce?>> Eva inclin la testa  <<Si esce?>> Scoppia a ridere  <<Eva non parto più! Io e Steve rimaniamo qui! Ho strappato il trasferimento!>> Eva rimane li ferma a sentire le mie parole, appena finisco di parlare salta tra le mie braccia ed inizia a ridere <<Che Cha! Non mi sembra vero! Allora stasera si festeggia!>> Faccio un risolino e mi giro verso Steve che guarda Eva scoppiando a ridere. Eva ci guarda <<Bene, io vado alla base, ci vediamo stasera!>> Eva mi sciocca un bacio sulla guancia ed esce di casa.
Prendo la mano di Steve e lo porto su per le scale, lui mi segue senza dire una parola. Entriamo in camera e il suo sguardo è perplesso, non riesce a capire le mie intenzioni. Chiudo la porta della camera, lo spingo sopra il letto, mettendomi a calvacioni sulle sue ginocchia, gli alzo le braccia, sfilando la sua maglietta delicatamente. Lui inizia a guardarmi in modo malizioso, mi prende per il fondo schiena, alzandomi dal letto e buttandomi su di esso. Inizia a sfiorare tutto il mio corpo con la punta del naso, i brividi percorrono tutto il mio corpo, fino a quando si blocca sopra il mio ventre. In quel momento non riesco più a capire niente, i miei gemiti rimbombano nella stanza, mi alzo di botto ed inzio a slacciare i suoi jeans, facendoli scivolare di fretta sul pavimento, lo prendo per la vita e in preda alla voglia <<Steve ti voglio adesso!>> Continua a guardarmi malizioso e con voce roca mi dice <<Shhhh!>> Mi spinge con l'indice per farmi sdraiare, mi spoglia piano, delicato, per poi baciare ogni singolo parte del mio corpo che ha appena denudato. I miei gemiti escono fuori dalla mia bocca senza che io sia padrona di loro. Lo prendo per le spalle tirandolo sul mio corpo, lui si tira giù i boxer ed entra con foga nel mio corpo, in quel momento mi sento completa. Ci baciamo fino a gonfiarci le labbra mentre il suo corpo, fa su e giù sopra il mio.

Mi sveglio sopra il suo petto muscoloso, piena di soddisfazione, mi giro di scatto verso il suo mento, lui si abbassa verso la mia bocca e mi bacia,  mentre si stacca, dolcemente  <<Piccola oggi inzia la nostra convivenza! Sei pronta?>> Lo guardo fisso negli occhi e non esito un secondo di più a rispondere  <<Si sono pronta!>> Steve continua a guardarmi <<Sarà sempre meglio di oggi! Voglio appagarti in tutto e non farti mancare niente!>>

Siamo tutti pronti, io e Steve mentre stavamo aspettando Eva, ci siamo preparati. Anche Eva è pronta e stiamo uscendo.

Arriviamo al pub, che si trova a tre isolati dalla base, mentre entriamo ci sono i miei ufficiali, che stanno seduti ad un tavolo. Ci vedono e ci fanno cenno di sederci con loro, io mi giro verso Steve e lui risponde repentino <<Amore che aspettiamo?>> Lo prendo per mano e andiamo verso i ragazzi, avevo bisogno del suo consenso e lui mi ha capito subito al volo.

La serata procede ed Eva è su di giri, l'alcool si è impossessata del suo corpo, che ha iniziato a fare le fusa a John. Il ragazzo mi guarda per aver un consenso da me ed io scoppio a ridere, mi avvicino al suo orecchio  <<Jo! Ti è sempre piaciuta Eva! Ora che ti sta dando una possibilità, cerchi un mio consenso? Buttati!>> John scoppia a ridere mentre sente le mie parole. John prende Eva ed iniziano a ballare. Steve mi prende per il braccio attirando la mia attenzione <<Amore vado a prendere altri drink!>> Eva viene verso di me, mi prende per il polso e mi porta in mezzo alla pista. Inizio a ballare nell'attesa che arriva Steve, sento una mano, che sfiora le mie dita, mi giro aspettando di vedere il viso del mio innamorato invece mi giro ed è Russell,

corrugo la fronte e ritiro la mano, lui continua a voler toccare la mia mano, ma io lo sposto. Russell mi viene dietro, strattonandomi per il polso e con voce sicura di se <<Dov'è il tuo ragazzo, zuccherino?>> Lo filmino con lo sguardo <<Russell non mi rompere ok!>> Lui continua ad avvicinarsi a me ed io lo spintono, ma lui imperterrito continua a voler appoggiare la sua bocca sopra la mia. In quel momento gli urlo contro <<Vattene!>> Russell mi risponde con voce da spaccone  <<Il tuo ragazzo non viene a salvare la sua donzella?!>> Da dietro la mia schiena sento una forte aria e un rumore fortissimo. Guardo in quella direzione e vedevo Russell per terra con sopra di lui Steve che continua a dargli i pugni in faccia e dicendo  <<Eccomi sono arrivato!>> Russell è inerme per terra e Steve continua a picchiarlo, con una furia che non avevo mai visto in Steve. Mi avvicino a loro, cerco di spostare Steve da sopra di Russell, ma niente la sua forza è più forte di me, non avevo mai visto nei suoi occhi così tanta rabbia. Faccio un cenno ai ragazzi, che corrono verso di noi, sollevando di peso Steve. Vado verso Russell e cerco di alzarlo, ma lui non c'è la fa, è come se fosse svenuto, corro verso il bancone e mi faccio dare una brocca piena di acqua gelida. Mi chino e la tiro in faccia a Russell, che in quel momento si riprende e si appoggia al mio braccio per alzarsi. Steve cerca di dileguarsi, per picchiare di nuovo Russell, ma John, Evan e gli altri lo tengono saldamente per le spalle. Appena vedo che Russell sta bene, vado verso Steve, che mi prende stringendomi forte nelle sue braccia, i suoi occhi sono tornati dolci, appena sono entrati in contatto con i miei. Steve continua a stringermi sempre più forte tra le sue braccia, con voce ansimante <<Tu sei mia!>>