Capitolo cinquantotto ~ Per fortuna ci siete voi... Le mie amiche...

1.7K 67 7
                                    

I giorni passarono, venni a sapere che Grace aveva lasciato la città, dopo quel giorno che ero andata a casa sua, si forse mi ero comportata male nei suoi confronti, però era quello che si meritava, mai calpestare i piedi a Chanel Johnson. Ma ormai non mi importava più neanche di lei, tanto anche se l'avevo picchiata, la mia vita era rimasta uguale, piena di sofferenza, non si era risolto niente, quel gesto non mi aveva riportato tra le braccia Steve. Il giorno dopo venni chiamata dal banchista della mia banca, dicendo che Steve aveva girato i soldi che gli avevo accreditato nel suo conto nel mio conto con oggetto "LA CASA È TUA E VOGLIO CHE RIMANGA TUA! NON VOGLIO I TUOI SOLDI, PERCHÉ L'HO COMPRATA PER RENDERTI FELICE!"

Rimasi li immobile, senza dire una parola con il telefono all'orecchio, mentre il banchista mi leggeva quelle frasi, mi venne un colpo al cuore, perché non capivo più che cosa lui voleva da me, i miei dubbi erano sempre più grandi, ormai capirlo era diventato davvero un grande dilemma.

Sono in addestramento con i ragazzi, oggi ho iniziato un duro allenamento per non pensare più al passato,  quando mi giro e vedo le mie amiche tutte e quattro schierate con un sorriso a trentadue denti, mi blocco e vado verso di loro perplessa <<E voi che ci fate qui?>> Non mi rispondono e vengono verso di me, mi abbracciano circondandomi con le loro braccia ed in coro <<Siamo qui per te!>> E scoppiamo tutte in una gran risata.

Continuo ad allenarmi, per tutto il giorni, le mie amiche sono andate a casa.

Quando arrivo a casa dopo una dura giornata, apro la porta e vengono tutte e quattro verso di me, mi abbracciano, ci sediamo sul divano ed inziano a parlare, all'inizio ridiamo e scherziamo, ma poi Daphne prende la parola  <<Cha! Ma perché non ci hai chiamate?>> Mi giro verso di lei, non so proprio che rispondere, Lucy si alza dal divano e viene seduta vicino a me, mi mette una mano sopra la spalla guardando Daphne  <<Ora la devi rimproverare?>> Daphne continua <<Lucy! Non sto rimproverando Chanel, le ho soli chiesto il motivo del suo silenzio!>> Giselle prende anche lei la parola  <<Si dai Daphne non è il momento!>> Anche Jacklyn prende la parola <<Invece è il momento! Ci ha dovuto chiamare Evan! Lei quando mai ci avrebbe chiamato?>> Giselle prende la parola <<Forse ci avrebbe chiamato quando era pronta!>> Anche Beverly prende la parola <<Lo sappiamo tutte com'è Chanel! Lei non ci avrebbe mai chiamato!>> Lucy si alza dal divano <<Ora basta, siamo venute per stare con lei o per accusarla?>> Le guardo tutte una ad una <<È vero! Scusate! Si io non vi avrei mai chiamato! Ma non perché non avevo bisogno di voi, ma perché lo sapete io non voglio disturbarvi, ognuna di voi ha la propria vita già incasinata e non volevo affliggervi anche a voi tutto quello che mi stava succedendo! Per me siete le persone più importanti della mia vita, senza di voi sarei niente! Quindi grazie che adesso siete venute!>> Tutte si alzano e mi circondano in un abbraccio.

I giorni passarono, le mie amiche erano sempre più vicine a me, con il tempo mi aprii raccontando tutta la storia, infatti non mi lasciavano un secondo da sola, anche Eva veniva a casa, le risate erano la mia medicina per guarire il mio cuore.
Colin lo vedevo solo in caserma, mi stava lasciando il giusto spazio, aveva capito anche lui che avevo bisogno di tempo e le uniche persone che mi avrebbero fatto tornare la vera Chanel erano solo loro le mie amiche.

Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora