Dopo quel giorno, i nostri occhi non si sono più incrociati tra di loro, le nostre paure sono diventate orgoglio e noi sempre più lontani. Entrambi ci evitavamo, cercavamo in tutti i modi di non lavorare insieme, anche se era molto difficile, ma ci eravamo riusciti bene, avevamo diviso la mia squadra in due gruppi, i ragazzi che dovevano salire di grado li allenava lui ed io invece allenavo gli allievi, almeno anch'io potevo continuare a studiare per il mio esame. Avevamo inventato questa scusa con il colonnello almeno anche lui non si sarebbe accorto di niente.
Sono in mensa e sto mangiando al tavolo da sola, Colin è seduto in un altro tavolo, quando si avvicina Eva con il suo vassoio <<Cha?! Com'è mangi da sola?>> Alzo le spalle <<Almeno per mangiare posso avere un pò di tranquillità!>> Eva spalanca gli occhi <<Si, si scusa, mi sposto!>> Non gira la testa, ma sposto il mio braccio sopra il suo polso <<Siediti! Scusami!>> Eva si siede tutta mortificafa <<No non preoccuparti!>> La guardo con gli occhi dolci <<Non c'è l'ho con te! Sono un po' agitata per l'esame!>> Lei scrolla le spalle <<Ma dai stai tranquilla! C'è la farai!>> Le sorrido <<Ma si!>> Ma dentro mi sentivo così incompleta, non era vero quello che gli stavo dicendo, anche con lei ero stata una bugiarda. Il mio nervoso dipendava da Colin, non rouscivo a capacitarmi della sua risposta, come era possibile, che mi aveva detto quelle maledette parole, pensavo che mi avrebbe detto di tutto, ma tranne quella risposta. Non riuscivo a crederci, alla fine anche se era freddo e distaccato, mi aveva fatto capire in tutti i modi che un piccolo interesse c'era, l'ho visto in varie situazione, mi aveva anche detto determinate parole, ma niente mandò in fumo tutte le mie supposizioni.
Vado verso il giardino, lo trovi li fuori con alcuni ragazzi, rimango li immobile a guardare ogni suo movimento, mentre si piega per fare le flessioni, amaliata da lui. Sobbalzo quando dietro <<Capitano! Tutto bene?>> Mi giro ed è John, gli rispondo repentina <<Si, si!>> Lui si mette affianco a me, mi guarda scuotando dai miei occhi <<Come mai siete così distanti?>> Sgrano gli occhi <<John! Io ho cacciato Steve! È normale che siamo distanti!>> Lui scuote la testa <<Capitano! Infatti non sto parlando di Steve, ma del maggiore Moore!>> Un brivido mi scorre per tutta la schiena al suono di quel nome <<Ah... Emh... Non siamo distanti anzi!>> Lui fa un risolino <<Capitano! Può cantarla a tutti tranne che a me! Lo vedo, non siete più gli stessi!>> Alzo il sopracciglio <<Da cosa lo vedi?>> John scoppia a ridere <<Vedo che vi evitate, non parlarte e poi soprattutto non ci sono i vostri sguardi!>> Corrugo la fronte <<I nostri sguardi? Perché che sguardo abbiamo?>> John mi risponde di rimando <<Quello sguardo Capitano! Che lui ti guarda come se fossi l'unica donna su questo pienata, invece tu lo guardi pendendo dalle sue labbra! Quella magia ora non c'è più! O non la fate vedere ad entrambi... Io vi ho visto separati e siete sempre gli stessi, ma non hai vostri occhi!>> John prende, andando verso di loro, invece io rimango lì, ripensando alle parole che mi ha appena detto John.
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Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETA
Chick-LitUna promessa tra due sorelle può valere anche dopo dieci anni? Per Jacklyn si, ma per Chanel sarà un vero tormento... Chanel nella vita privata è una schiappa con gli uomini... Sempre alla eterna ricerca dell'uomo perfetto, presente e che non ti fa...