Capitolo quarantuno ~ Un nuovo arrivato

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Arrivo in caserma, vedo una grande affluenza, mi avvicino alla folla, ma sempre in lontanaza vedo, un gruppetto di oche che squittiscono,  sono tra sottoufficili e allieve tutte donne in cerchio. Li vicino c'è anche John, che se la ride con un altro ufficiale. Mi avvicino a loro, incuriosita <<Ma che succede? Perché stanno tutte in fibrillazione?>> John si gira verso di me e scoppia a ridere <<È arrivato un nuovo maggiore!>> Alzo lo sguardo al cielo  <<Quindi? Tutta questo chiasso devono fare?>> John mi guarda <<Capitano Lei è la migliore!>> Gli sorrido e mi giro in un'altra direzione, da lontano vedo Eva che corre verso di me, mi strattona per il braccio  <<Ma l'hai visto anche tu? Io l'ho appena visitato e gli ho fatto la scheda, non puoi capire Cha!>> Guardo Eva perplessa, nello stesso tempo John si gira verso di lei, le lancia uno sguardo fulminandola, Eva scoppia a ridere ed abbraccia John <<Amore! Non essere geloso! Lo sai che io amo solo te!>> Non riesco a capire i loro discorsi, quindi mi allontano, ma nel preciso istante che mi sto girando, sento una mano appoggiarsi sopra la mia spalla, mi giro e rimango pietrificata. Un ragazzo alto, dai capelli color nocciola, tutti arruffati ricci, dal viso rotondo con due fossette nelle guancie e il corpo possente, inizia a farfugliare qualcosa, non riesco a capirlo, perché nel frangente che lui mi parla, si abbassa i ray ban neri e il suo sguardo mi paralizza, i suoi occhi color blu sono così magnetici che ho una vibrazione tra noi mentre i nostri occhi si incrociano. Lui mi guarda <<Capitano Johnson! Mi sta ascoltando?>> Ho un sussulto quando sento il mio cognome <<Si! Mi scusi! Stava dicendo?>> E lui continua a parlare <<Piacere! Sono il maggiore Moore!>> Mi avvicino a lui e gli stringo la mano, sobbalzo alla voce del colonnello che si avvicina a noi due <<Johnson! Bene sono molto felice che hai appena conosciuto il maggiore Moore! Si è appena trasferito qui da Chigaco! Bene volevo avvisarti che lavorerete a stretto contatto da oggi, visto che siete due elementi molto qualificati!>> Sgrano gli occhi, ma rimango formale <<Si signore!>> Il maggiore Moore prende la parola <<Capitano andiamo?>> Mi giro verso di lui <<Si, le faccio vedere la caserma!>>

Percorriamo tutta la caserma vicini, camminiamo, per tutta la base tutte le donne lo guardano con la bava alla bocca, ridacchiano tra di loro farfugliando qualcosa. Lui mi guarda non curandosi di loro e mi sorride. Arriviamo ai dormitori, che sono divisi tra allievi, sottoufficiali, ufficiali ecc. Gli faccio vedere la sua stanza, il maggiore appoggia il borsone e gli dico <<Maggiore, la mattina con la mia squadra facciamo allenamento, quindi se vuole cambiarsi e mettere la tuta, intanto l'aspetto di fuori!>>
Il maggiore Moore esce dalla stanza, ci dirigiamo alla mensa ed infine ci troviamo fuori alla caserma. La mia squadra di quaranta ragazzi e ragazze si schiera per il saluto, prendo la parola <<Buongiorno! Da oggi lavoreremo a stretto contatto con il maggiore Moore, quindi facciamo vedere al maggiore quanto siamo qualificati!>>
L'allenamento inizia, cerco in tutti i modi di vedere quanta resistenza ha il maggiore, sforzandomi sia io che i ragazzi ad un duro allenamento, con flessioni, addominali, corsa ed arrampicate, tunnel sotto terra.

L'allenamento conclude il maggiore si avvicina a me <<Johnson! Voleva sbarazzarsi di me già il primo giorno?>> Lo guardo e scoppio a ridere  <<Maggiore! Non mi permetterei mai! Se il colonnello l'ha scelta significa, che è una persona importante! Volevo solo la conferma! E infatti il mio colonnello non mi delude mai!>> Il maggiore scoppia a ridere  <<Anch'io ho sentito tanto parlare di lei e non solo qui anche nella mia base a Chicago! Anch'io ero molto curioso di conoscerti! Di vedere quanto eri tosta! E non solo...>> Lo guardo corrugando la fronte <<Cioè?>> Il maggiore scoppia a ridere  <<Beh che dire, capitano, non si parla solo delle sue qualità, ma anche della sua bellezza!>> In quel momento il mio viso diventa paonazzo, abbasso lo sguardo.  Il maggiore continua <<Fabbrica vedove! Mi vado a fare una doccia! Forse servirebbe anche a lei!>> Rimango li pietrificata, come un ebete.

Sono appena arrivata negli spogliatoi, mi spoglio, infilandomi sotto la doccia, l'acqua mi scorre sul corpo e non riesco a togliere dalla mia testa quei grandi occhioni blu che mi fulminano, la forte vibrazione che ho avuto nel preciso istante che i nostri occhi si sono incrociati.

Che Stupida Promessa! #SAGA《PRIMO VOLUME》 STORIA COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora