II - Solo per te.

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"2 Settembre 1996;
Gryffindor Tower."

La ragazza non chiuse occhio per tutta la notte, a parte per qualche ora tra sogni-veglia, continuando incessantemente ad accarezzare i capelli del suo amico che si era assopito tranquillo su di lei.
Lesse e rilesse il libro di Storia di Hogwarts per non permettersi errori sull'arco temporale. Solo quando vide, che il sole era sorto, delicatamente scostò il moro e lo coprì con un cuscino trasfigurato in coperta. Andò nel suo dormitorio e tolse la divisa, riempì la sua borsetta con qualsiasi cosa potesse risultare necessaria cercando di essere il più silenziosa possibile per non svegliare le altre. Non sapeva a che ora Silente l'avrebbe fatta partire, ma sapeva, che essendo una questione così delicata, avrebbe preferito farlo in un ora in cui gli studenti erano ancora nei loro dormitori. Guardò la sua stanza e le sue amiche prima di uscire facendosi coraggio come solo una vera Grifondoro sapeva fare.

Una volta tornata in Sala Comune si fermò qualche istante vicino al suo Harry, accarezzandolo ancora e ancora mentre già albeggiava in lei un senso di malinconia.

"Ti prometto che quando tornerò saremo tutti felici, tu sarai felice. Non dovrai precluderti più nulla. Ti prometto che non permetterò che ti faccia del male e che avrai i tuoi genitori affianco quando ti sveglierai - esitò poco prima di pronunciare la fine del suo giuramento cercando di marchiarlo nella sua mente. -Lo fermerò a costo di rimetterci la vita." Gli sussurrò prima di baciarlo leggermente sulla fronte e uscire dal ritratto che, infastidito dal brusco risveglio, le lanciò un occhiataccia.

Velocemente si diresse nello studio del preside. Che la aspettava già in piedi mentre accarezzava la sua dolce Fanny.

"Buongiorno preside."

"Buongiorno Hermione, sei pronta ?" Chiese guardandola speranzoso.

"Sì- disse sicura alzando il suo sguardo vivo e fermo. -Lo sono."

"Bene. Allora questo sarà il tuo baule. C'è tutto quello che ti sarà necessario. È di fondamentale importanza che tu mi cerchi non appena arriverai e mi consegni questa busta. Dovresti cambiarti sai questo tipo di abbigliamento era ancora molto visionario ai nostri tempi." Concluse ridacchiando per poi indicare una porta alla ragazza che afferrò le prime cose che le capitarono in mano.

Non fece molto caso al suo abbigliamento sperando però di non apparire troppo sciatta e non curata, appena pronta tornò dal mago.

"Ora andiamo non potrai di certo arrivare nell'ufficio del preside." Disse sorridendo con leggera ironia.

La ragazza acconsentì con il viso e lo segui facendo levitare il suo baule al loro seguito.

"Sei davvero coraggiosa Hermione, ti invidio tanto. Ora è tempo che tu vada. La Giratempo è già programmata, non appena sarai arrivata premi quel bottoncino e si bloccherà. Ricorda è un oggetto molto delicato dovrai fare molta attenzione e custodirlo con cura senza mostrarlo mai a nessuno fino a quando non deciderai di tornare." Disse porgendogli l'oggetto mentre si avviavano verso il cortile.

La ragazza la prese e la mise al collo osservando il suo luccichio brillante.

"Ricorda che la persona che avrai davanti non sarà Lord Voldemort ma un normale ragazzo di sedici anni, nonostante potrebbe dimostrare il contrario non avrà fatto ancora niente. Quindi ripeto mi fido del tuo giudizio sei una persona molto matura e intelligente e grazie a questo sei già un passo avanti sono qualità che lui ha sempre apprezzato. Buon viaggio splendida ragazza e buona fortuna." Disse per poi rientrare nel castello e lasciarla sola a metabolizzare il tutto.

Non si poteva più tirare indietro. Lo avrebbe fatto e avrebbe vinto. Lo avrebbe fatto per tutti.
Respirò a fondo per poi afferrare il baule con una mano e azionare la Giratempo dorata con l'altra. Tutto iniziò a girare intorno a lei e fu costretta a sigillare gli occhi in una linea dura. Non era come con la sua, aveva più la sensazione di una smaterializzazione e per un secondo, ebbe paura di sbalzare via e di perdersi in quei fasci luminosi.
Cercò di stare attenta a non lasciare il baule. Quando tutto smise di vorticare si ritrovò a terra, a cercare di reprimere un conato di vomito.

Deal With God. {Tom Riddle+Hermione Granger} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora