"Dove siamo?"
"Camminate e basta, dobbiamo trovare un posto dove potete cambiarvi." Rispose Hermione avviandosi circospetta e con passo veloce, con in sottofondo il ticchettio dei sui tacchi sulla fredda e bagnata strada.
I ragazzi obbedirono, guardandosi intorno, prima di svoltare velocemente sulla destra al seguito della riccia.
"Herm, ma non abbiamo un cambio-" Iniziò il rosso senza però concludere la frase alla vista del braccio di Hermione, che sfilava dalla sua borsetta dei capi.
"Ma come diavolo-"
"Basta domande!- disse innervosita Hermione. "Harry mettiti anche il mantello." Concluse porgendo glielo.
"Quando hai preparato tutto?" Le chiese Harry curioso.
"Alla tana, per ogni evenienza o fuga improvvisa." Rispose seccamente mentre un gran frastuono echeggiò dalla sua borsa, Hermione distorse il volto mentre i ragazzi saltarono sull'attenti.
"Devono essere i libri." Giustificò lei sotto lo sguardo poco convinto di Harry.
"Andiamo." Disse infine chiudendo la borsetta stringendosi nell'unico abito rimasto per lei, un cappotto caldo.
"Herm, non puoi andare in giro vestita così." Disse Ron osservando ancora quell'abito scarlatto.
"Bè, non ho altri vestiti. Va bene così." Mentì.
Certo che non c'erano altri vestiti. Quella borsa era stata sì preparata per un imminente fuga, ma non era preparata per tre persone. Era preparata solo per lei, e come sempre il bambino sopravvissuto la guardò stranito, riconoscendo la sua menzogna. Come se Harry avesse la capacità di lanciare un Legilimens con un solo sguardo, aveva capito tutto. Ma non chiese nulla, attese qualche parola da lei, che sembrò, non avere la minima intenzione di aggiungere altro. Ron dal canto suo non ci diede troppo peso, ancora affascinato dalla loro amica, non riusciva ad intercettare quei piccoli cambiamenti.
"Andiamo."
Camminarono per le strade buie della Londra babbana, sperando di scorgere un luogo riparato e sicuro, nel quale mettere a posto le idee e i prossimi passi. Provarono a trovare riparo in un caffè all'angolo, aperto 24h su 24h, era un posto abbastanza lurido, i tavoli incrostati, ma sembrava isolato e a quell'ora non avrebbero mai trovato di meglio. Ma le loro speranze si interruppero pochi secondi dopo essersi seduti, si scatenò il caos come sempre in loro presenza. Due mangiamorte erano riusciti a trovarli chissà come. Dopo qualche colpo riuscirono ad avere la meglio.
"Come ci hanno seguito fin qui?" Chiese Hermione guardando Harry.
"Credi di avere ancora la traccia addosso?"
"Non lo so, ma dobbiamo occuparci di loro e andarcene." Rispose il moro.
"Non possiamo ucciderli, capirebbero che siamo stati noi." Continuò Hermione.
"Possiamo modificare i loro ricordi, Herm tu sei la migliore in queste cose." Sostenne Ron.
Hermione non parlò, deglutì per poi fare come il rosso aveva suggerito.
"Rimettiamo in ordine qui e andiamocene." Disse frettolosamente dopo aver eseguito l'incantesimo.
"Ci serve un posto sicuro."
"Grimmauld Place?" Suggerì Harry.
"Idea stupida, Piton potrebbe entrare." Disse contrariata Hermione.
"Lo so, ma che altre scelte abbiamo? Se ho ancora la traccia addosso sai che ci seguiranno ovunque, lì almeno sapremmo che in caso dovremmo affrontare un Mangiamorte da solo."
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Deal With God. {Tom Riddle+Hermione Granger}
Fanfiction_Completata ma da revisionare spero non terrete conto di orrori grammaticali dovuti ad inesperienza_ Avete mai sentito parlare del concetto di "doppio"? Ognuno ha in sé due personalità. Una di loro è la persona di tutti i giorni, della vita pubblica...