"Soltanto chi trae uno dopo l'altro i giorni lontano dagli affetti può comprendere i rimpianti di un'anima che si ammala di nostalgia."
"25/07/1997"
L'equilibrio è un tema antichissimo, presente fin dall'inizio di ogni filosofia. Secondo il pensiero cinese ogni cosa è divisa tra yin e yang, nero e bianco, buio e luce. Un equilibrio, un dosaggio perfetto e fluido delle sue componenti. Un tema affascinante ma ingannevole, complicato e profondo.
Non è mai facile trovare l'equilibrio perfetto tra ciò che vorremmo e ciò che dobbiamo fare, Hermione era sempre stata impaurita sul fronte di argomenti di tale portata. Forse solo quando si inizia a tentennare allora questo diventa più semplice, quando ormai senti che forse tu non hai un tuo equilibrio allora pensi se esista sul serio, se vuoi combattere o se vuoi mollare.
Hermione era sempre stata insicura di se stessa ma non aveva mai mollato, aggrappandosi a qualche piccola e sfuggevole sfumatura di ragione era riuscita anche questa volta, nonostante il caos e la devastazione di quei mesi, a scegliere da che parte stare e come proseguire.
Al cuore non si comanda.
Quante volte aveva sentito quella frase, allora non conosceva l'amore, ma ora poteva affermare la veridicità di quelle parole in ogni minuto in cui il suo, battendo dolorosamente, l'aveva infastidita molestemente mentre organizzava i prossimi passi e si accordava per seguire il suo migliore amico.
Ricordava ancora come era tornata ad Hogwarts e quanto si era sentita distante e estranea nonostante lo scenario era poco meno simile.
Ricordava come era crollata dopo quella rivelazione improvvisa.
Ricordava la discussione con la sua professoressa prima di partire per tornare a casa.
Ricordava le lacrime, quel fiume in piena che l'aveva invasa per minuti, ore e forse giorno ininterrottamente.
Non c'era altro modo ormai pensava, mentre alle spalle dei suoi genitori impugnava la bacchetta, con le lacrime agli occhi. Doveva proteggerli loro non centravano nulla con tutti i casini che aveva provocato. Loro che avevano accettato di far parte di quel mondo estraneo e fantastico solo ed esclusivamente per la felicità della loro una bambina ignorando le difficoltà, erano innocenti e deboli, erano Babbani. Se li avesse lasciati lì li avrebbe serviti su un piatto d'argento ai Mangiamorte.
Nonostante il dolore di quell'attimo non poteva tirarsi indietro, doveva continuare a combattere per ciò in cui credeva, ed Hermione credeva in tante cose e aveva tanti progetti ma non avrebbe potuto portarli avanti senza essere sicura della salute dei suoi amati genitori.
"Obliviate." Sussurrò rocamente, mentre la nebbiolina argentea viaggiava verso i suoi genitori e rendeva il loro volto vuoto e fisso e dalle tante cornici una piccola bambina si apprestava a sparire come un fantasma, come se non fosse mai esistita, una presenza di cui solo lei in quella stanza aveva memoria.
Sapeva che sarebbe stata dura ma sapeva anche che se mai fosse sopravvissuta li avrebbe ritrovati vivi e al sicuro.
Così li spinse a partire di tutta fretta per quel continente tanto promesso e sognato colmi di un desiderio irrefrenabile di scoperta e tranquillità.Uscì velocemente prima di rimpiangere la situazione e porre un rimedio che l'avrebbe riportata a capo.
Aveva tanta strada di fronte a sé mentre a passo fermo e sguardo basso si avviò per la via della sua piccola cittadina.
Il punto di incontro era il quartier generale e nonostante potesse entrare in un vicolo e smaterializzarsi continuò a camminare quasi in una semi corsa veloce.
Aveva bisogno di restare sola e pensare, e finalmente prendersi il suo momento di estraneamento che gli era stato negato fino ad allora.
Si sedette in una panchina isolata prima di respirare profondamente e arricciare il naso per il freddo pungente di quella mattina.
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Deal With God. {Tom Riddle+Hermione Granger}
Fanfiction_Completata ma da revisionare spero non terrete conto di orrori grammaticali dovuti ad inesperienza_ Avete mai sentito parlare del concetto di "doppio"? Ognuno ha in sé due personalità. Una di loro è la persona di tutti i giorni, della vita pubblica...