"25 Dicembre 1942."
Passeggiava tranquilla per le vie del paese. Era riuscita a trovare quasi tutto. Ad Eileen aveva comprato una Piuma Prendiappunti verde smeraldo, a Dorea aveva comprato un Mokessino, al Black aveva preso una bottiglia di Whisky Incendiario invecchiata, a Lucretia aveva fatto una scorta di dolci da Mielanda degna di Ronald e si era soffermata comprando delle Bacchette di Liquirizia per il suo "vecchio" preside ed infine aveva comprato una scacchiera magica di vetro per il Corvonero.
Mancava solo Druella. Mentre passava davanti ad una vetrina di gioielli notò un fermaglio davvero bello, era di oro bianco, con delle pietre verdi incastonate sul filamento che si muovevano giocando con diverse posizioni. Al suo fianco un altro oggetto però attirò la sua attenzione. Un bracciale d'argento con una piastra vicino ad una pergamena che ne spiegava l'utilizzo. Sorrise prima di entrare.
Soddisfatta si avviò verso il castello, dopo aver riposto al sicuro tutti i regali nella sua borsetta. Mentre avanzava attraverso il portone sentì lo stomaco brontolare, e solo in quel momento si rese conto dell'ora tarda. Aveva saltato il pranzo sicuramente e doveva essere pomeriggio inoltrato. Ma prima di aver superato l'ingresso un gufo con un'aria per niente amichevole le si avvicinò con diverse lettere. Le prese e dopo essersi scusata per non aver potuto ricompensare il volatile, che la guardò di traverso prima di schizzare via, si incamminò per i corridoi. Guardando le lettere scoprì che i mittenti erano proprio i suoi amici così iniziò a leggerle mentre continuava distrattamente a camminare. Ma quando voltò l'angolo si ritrovò a terra in pochi secondi.
"Granger, guarda dove cammini." La rimproverò il ragazzo che era anch'egli seduto a terra. Hermione lo guardò scoppiando a ridere per la sua espressione corrucciata.
"Cosa c'è di così divertente?" Gli chiese stizzito rialzandosi e pulendosi gli abiti, mentre la ragazza ancora a terra si sgangherava dalle risate.
"Se hai finito." Disse porgendole una mano. Hermione lo guardò con ancora un mezzo sorriso mentre accettava il suo aiuto.
"Non c'eri a pranzo." Disse disinvolto.
"Cosa c'è Riddle? Ti sono mancata?" Gli chiese sorridente lei replicando le sue parole. Lui la guardò serio prima di ghignare e spingerla contro il muro.
"Forse." Disse vago imprigionandola. Lei arrossì istintivamente mentre lui avvicinava il viso al suo. Le diede un leggero bacio a fior di labbra, prima di allontanarsi.
La ragazza che era già pronta ad un bacio famelico lo guardò stranita facendo nascere un ghigno sulle sue labbra.
"Stronzo." Sillabò voltando il capo di lato. In quel momento i suoi ricci si spostarono lasciando intravedere il ciondolo. Il ragazzo lo guardò prima di afferrare la pietra e rigirarsela tra le dita delicatamente.
"Me lo hanno regalato per Natale." Disse la mora scrutandolo.
Analizzandone i colori Tom ci mise poco ad intuire da chi provenisse quel regalo. La guardò aspettando che continuasse.
"Me l'ha regalato Mauriel." Disse lei tutto d'un fiato dando voce ai suoi sospetti. Lui lo guardò un'ultima volta con disgusto, prima di lasciarlo ricadere sul petto di lei. Facendole emettere un sospiro di sollievo abbandonando l'idea che lui glielo avrebbe strappato. Tom alzò lo sguardo verso di lei inarcando un sopracciglio.
"Cosa c'è? Mi piace è molto bello, ed è solo un regalo." Disse incrociando le braccia sotto il seno. Lui scosse le spalle con noncuranza. Prima di avviarsi verso il corridoio.
"Dove vai?" Gli chiese lei bloccandolo.
"Nei sotterranei. Muoviti." Disse perentorio prima di ricominciare a camminare. Lei sbuffò prima di seguirlo.
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Deal With God. {Tom Riddle+Hermione Granger}
Fanfiction_Completata ma da revisionare spero non terrete conto di orrori grammaticali dovuti ad inesperienza_ Avete mai sentito parlare del concetto di "doppio"? Ognuno ha in sé due personalità. Una di loro è la persona di tutti i giorni, della vita pubblica...