VII - Sanguesporco.

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"19 Settembre 1942;
Spell Classroom."

"Reinnerva."

Hermione riaprì gli occhi di scatto, cercando di respirare regolarmente.

"Signorina Granger, stà bene? Vuole andare in infermeria?"

"No, sto bene." Disse accarezzandosi il petto.

"Bene, il signor Riddle vince il duello." Continuò la professoressa.

Hermione si avvicinò a lui e gli strinse la mano.

"Complimenti."

"Grazie." Rispose glaciale lui, scendendo dalla pedana. Dopo pochi secondi lo imitò e tornò dalla sua amica.

"Herm, sei stata grandiosa." La adulò Dorea mentre la professoressa, chiamava altri due ragazzi sulla pedana.

"Grazie, ma ho perso." Rise lei.

"Vabbè, quelli sono dettagli. Nessuno era mai riuscito a tenergli testa, ma perché hai interrotto l'incantesimo ?" Le chiese infine, dopo quelle rivelazioni.

"Io non lo so, ho perso la concentrazione." Rispose insicura.

Cosa le era preso? Insomma non era da lei perdere la concentrazione, ma dopo aver sentito quel brusio nella sua mente c'era stato solo buio. Non le era mai successo in tutti quegli anni soprattutto durante un duello.
Passò il resto dell'ora in quel modo, pensando e ripensando a quel momento, analizzandone ogni istante e possibile causa. Dopo pochi minuti lo risentì, un scricchiolio distinto, come la creazione di piccole crepe in un vetro. Cercò di cacciare subito via qualsiasi cosa stesse succedendo, ritrovandosi solo con un forte mal di testa.
La lezione si concluse dopo altri quattro duelli.

"Herm,andiamo a pranzo?" Le chiese Dorea.

"Sì certo, tu vai avanti, ora arrivo." La incitò la riccia accarezzandosi le tempie con le dita.

"Ok, ti aspetto lì."

Non appena fù sicura che nessuno fosse presente, si toccò il petto respirando pesantemente; cercando di reprimere quelle fitte che avrebbero portato anche alla creazione di un bell ematoma.

"Guardate, ecco la sanguemarcio! Stà attenta a dove metti i piedi." Sentì dire alle sue spalle, subito si voltò pronta a difendersi per abitudine, ma quell'insulto non era diretto a lei; si diede dell'idiota prima di concentrarsi sulla scena che le si parava di fronte.

Una ragazza dai capelli neri e lunghi, con la divisa di Corvonero, era a terra che cercava di raggruppare i suoi libri. La riccia senza pensarci due volte le andò in contro e si appollaiò vicino a lei. La ragazza da prima, la guardò spaventata, ma quando vide Hermione porgerle i suoi libri con un sguardo dolce e comprensivo, si rilassò sorridendo.

"Granger, non dovresti mischiarti con certa gente. Rischi di prendere qualche malattia." Sentì dire alle sue spalle da una voce stridula.
Si voltò nella sua direzione osservandola, era una ragazza della sua stessa casata, bionda e con gli occhi chiari. La guardò con sufficienza, prima di alzarsi, e porsi proprio di fronte a lei.

"Tu, dovresti imparare l'educazione, prima di rivolgerti a qualcuno. Cos'è la tua famiglia "Purosangue" si è dimenticata di farlo?" Disse enfatizzando la sua posizione sociale, lasciandola a bocca aperta, mentre un gruppo di ragazzi presenti ridacchiava.

"E inoltre, concludendo. L'unica malattia che rischio di contrarre in questo momento è la stupidità, ma non di certo da lei." Disse indicando la ragazza piangente ancora a terra, per poi, porgerle una mano e aiutarla ad alzarsi.

Deal With God. {Tom Riddle+Hermione Granger} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora