XXXIV - Tu non appartieni a questo posto.

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"1 Aprile 1943."

"Cosa hai trovato? Hai fatto tutto con discrezione vero? Non hai messo a soqquadro tutto?" Chiese Malfoy preoccupato e ansioso mentre Olive entrava nella sua stanza.

"No è tutto in ordine come lo aveva lasciato. Guarda qui." Disse lei soddisfatta mostrandogli un piccolo quaderno.

"Molto bene." Disse sogghignando.

Lo aprì poco dopo scoprendo tutti gli appunti che Hermione aveva preso nel suo piccolo viaggio in giro per le biblioteche.

"Quindi è questo che ha fatto in queste settimane, questa lurida piccola bugiarda, se ne è andata in giro per l'Inghilterra cercando un modo di metterci i bastoni tra le ruote." Ringhiò il biondo.

"Dobbiamo dirlo a Tom, se ne occuperà lui di questa stronzetta." Commentò la bionda.

"No, non lo farebbe. Dobbiamo pensarci noi. E lui non dovrà sapere niente." Disse mangiandosela quasi.

"Cosa hai in mente quindi?" Chiese lei abbassando lo sguardo timorosa.

" Qui dice che per spezzare il sigillo c'è bisogno del suo sangue. E di questo mi occuperò io. Tu dovrai fare solo una cosa ancora più semplice e poi dovrai seguirla ed essere la sua ombra per il tempo necessario." Sogghignò prima di nascondere gli appunti nel suo baule.

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Hermione camminava distrattamente verso la Sala Grande, per quanto non volesse vedere nessuno il suo corpo necessitava di cibo. Da quando era tornata a frequentare le cose erano peggiorate. Non aveva potuto più evitare le sue amiche ed aveva dovuto mentire e mentire ancora. E lo odiava tanto quanto ormai odiava se stessa per questo era pronta.

Pronta per tornare a casa dichiarando bandierina bianca. Aveva preparato la sua borsa e dopo cena avrebbe comunicato la sua decisione a Silente. Così cercò di allungare il più possibile il percorso e prendersi un po' più di tempo. Ma nonostante tutto in un batter d'occhio varcò la porta.

Come al solito si sedette vicino alle sue compagne che la salutarono calorosamente.

"Herm, finalmente possiamo parlare un po'." Disse felice la Black.

"Certo." Deglutì Hermione a disagio.

"Allora ti sei divertita in America? C'erano ragazzi carini?" Chiese Dorea eccitata.

"Dorea vorrei ricordarti che sei fidanzata. Ed inoltre credo che siano esclusivamente affari suoi, non credi? " La canzonò Eileen.

"Sono dettagli, e poi io pensavo per Hermione, sai sei single. Ci sarà stato qualche bel giovanotto Americano." Disse senza pensare ricevendo una gomitata da Lucretia.

"Io, no. Niente di interessante solo questioni di famiglia." Tagliò corto Hermione cercando di non spostare lo sguardo pochi posti più avanti.

"Ciao ragazze." Disse Druella sedendosi.

Hermione la guardò indecisa e leggermente non a suo agio, le era mancata tanto la bionda in quelle settimane. La riccia si era affezionata molto a lei in quei mesi, era diventata una colonna portante in quel viaggio e da quando aveva perso la sua amicizia aveva iniziato a sbilanciarsi tanto da cadere. Le era grata per aver mantenuto il segreto e voleva solo farle capire che la loro amicizia era reale.

Ma la Black era glaciale, si era chiusa in se stessa e fingeva di non vederla. Come compatirla si chiedeva Hermione.

"Io lascio la scuola." Disse di getto mentre giocava col cibo nel suo piatto.

Deal With God. {Tom Riddle+Hermione Granger} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora