XXX - Tempo(?)

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"18 Marzo 1943.
British Library, London."


Hermione era seduta in un angolino della biblioteca considerata come una delle più antiche e variegate del Mondo, non solo Magico, sommersa da una marea di libri sulla creazione di sigilli di ogni tipo.

Si era messa in moto il giorno stesso del suo confronto con Silente, e naturalmente, non poteva evitare di iniziare da quel luogo. Nonostante il suo umore nero la mattina si era alzata presto e, utilizzando la Passaporta creata da Silente, era arrivata lì per l'orario di apertura.

La custode l'aveva guardata indagatoria dopo aver ricevuto il permesso scritto e ufficializzato che permetteva alla riccia di accedere a qualsiasi ala e reparto, anche quelli in cui venivano contenuti i volumi di magia più avanzata. Lei aveva risposto allo sguardo con stizza e si era avviata decisa e sicura a svolgere il lavoro per cui era lì. E così aveva fatto rimanendo fino all'orario di chiusura. Le ce vollero due giorni per consultare e leggere tutti i libri di suo potenziale interesse, che però non erano stati di grande aiuto. Aveva comunque annotato qualsiasi cosa sarebbe potuta ritornare utile. Così solo per curiosità o per concludere qualcosa cercò i libri di suo interesse.

Non aveva alcuna voglia di rientrare al Castello per cena, così appena fuori si strinse nel suo cappotto a causa dell'aria gelida della sera e decise di fare una lunga passeggiata nella Londra Babbana; lasciando scorrere il tempo tra una vetrina e l'altra.

Tornò ad Hogwarts che era ormai notte inoltrata e filò velocemente nel suo dormitorio. Il sonno era deciso a non arrivare a quanto pare, così continuò a leggere gli appunti ed esercitarsi finché la testa non cominciò a girare. Quando si stese nel letto tutto le precipitò addosso ancora, nonostante si fosse detta che non avrebbe pianto, che sarebbe andata avanti e che lo avrebbe dimenticato per continuare quello per cui era stata mandata nel passato. Ma dopotutto si consolò per il fatto che forse ci voleva solo del tempo, e di tempo per rafforzarsi lo aveva. Ora capiva, ora vedeva, quello che credeva fosse solo una conseguenza di eventi. Lui aveva sempre voluto quello, lui voleva il potere. Non gli sarebbe mai bastata lei.

Aveva tempo, continuava a ripetersi. Aveva tempo per fermarlo. Aveva tempo per guarire il suo cuore spezzato.

Aveva tempo.

    "20 Marzo 1943,
Bristol Central Library, Bristol."


I due giorni successivi li passò a Bristol, in una delle librerie considerate più bella per via della sua architettura in stile Tudor e modernista. Una vera e propria meraviglia Neoclassica che spiccava per via della sua entrata, con archi ricoperti da mosaici di vetro turchese che lasciano un gioco di luce mozzafiato. Ma se di consueto la avrebbe osservata e apprezzata in ogni suo angolo, non ci riuscì, non quella volta. Non riusciva a vedere quella bellezza che raccontava, anche mentre guardava la custode che le faceva fare un giro di ambientamento. Vedeva l'emozione che metteva nel raccontarle ogni più piccolo particolare architettonico e artistico. La sua apatia cresceva ogni secondo, ogni ora e ogni giorno. Doveva pensare solo alla sua missione, solo quello, nient'altro; Mai più.

Ma per lo meno riuscì a trovare qualcosa, un'incantesimo che l'avrebbe aiutata a moderare e testare la potenza del sigillo presente sulla Camera. Sapere con cosa aveva a che fare sarebbe stato un grande passo avanti per trovare una soluzione. In quanto anche se avrebbe trovato un sigillo da sovrapporre a quello già presente non poteva sapere come avrebbe reagito e se lo avrebbe accettato o rigettato.

Leggeva e rileggeva quei tomi antichi e potenti, esaminando e ponderando ogni singola parola. Doveva procedere per tentativi, questo voleva dire che sarebbe stata una lunga strada tortuosa e buia senza alcuna sicurezza, un pò come una foresta inesplorata. In cui devi studiare il terreno, la vegetazione e la posizione geologica per poter stimare più caratteristiche possibili.

Quella notte la passò lì in città, affittò una camera in un Bed & Breakfast. Come sempre toccò poco e niente di cibo. Mentre cercava di calmare il suo mal di testa dovuto al troppo esercizio che però stava dando i suoi frutti, fece una lunga passeggiata, rientrando solo quando il suo corpo sarebbe caduto nell'incoscienza velocemente.

C'era tempo.

"22 Marzo 1943,
Codrington Library, Oxford."

Nella cittadina universitaria di Oxford ci sono davvero molte grandi biblioteche, ma nessuna batte la Biblioteca Codrington, all'interno del college All Souls.

Con la sua grande luminosità, gli scaffali in legno scuro, le sculture di marmo e la pace che vi si respira.

Ma quella pace Hermione non riusciva a sentirla, no; Quell'ambiente come i primi che aveva visitato non le portava nulla. Non sentiva nulla. E per quanto più di una settimana fà aveva pregato di non sentire e provare niente, ora desiderava ardentemente il contrario. Voleva riuscire a gustare quei luoghi così belli e articolati, voleva riuscire ad ammirare ogni minimo particolare e angolo di quegli scaffali. Aveva sempre amato i libri e le biblioteche. Ed ora aveva visitato quelle più grandi e antiche di tutto il Regno Unito e non aveva sentito nulla, neanche un soffio di emozione, odiava questo. Non sentire i brividi procurati dall'odore delle pagine di pergamena e l'inchiostro stagnato come in passato.

Completò le sue ricerche e con lentezza sovrumana ripose tutti i libri al loro posto cercando un briciolo di piacere dovuto alla conclusione di quella settimana di ricerche e hai risultati ottenuti. Salutò la custode prima di incamminarsi per le vie della città. Neanche quello era servito, nonostante lei provava e cercava quelle sensazioni, non le appartenevano in quel momento. Sospirò prima di intrufolarsi in un vicolo buio e desolato. Cacciò il libro che le faceva da entrata per tornare a "casa". Velocemente quella sensazione di disagio le attanagliò lo stomaco e la mente. Sentì il terreno mancare sotto i suoi piedi per pochi secondi prima di tornare limpido.

L'orologio del castello puntava le 11:30 pm. L'aria fredda le pizzicava il viso, si tocco le spalle prima di camminare velocemente verso l'ingresso diretta all'ufficio del suo professore.

"Avanti." Sentì subito dopo il suo lieve bussare.

"Buonasera Professore." Lo salutò entrando mentre sul volto dell'uomo si allargava un sorriso sollevato.

"Hermione, cara, buonasera. Sei tornata finalmente. Come sono andati questi giorni?"

"Abbastanza bene professore, sono riuscita a trovare qualcosa, ma non so come risponderà agli incantesimi." Disse piattamente mentre la sua mente ancora cercava di elaborare più informazioni possibili.

"Oh cara, molto bene, non preoccuparti ora dovresti riposare un po' prima di ricominciare. Fatti una bella dormita e domani sarà tutto più chiaro." Disse con un altro dolce sorriso.

"Certo professore, buonanotte." Concluse lei prima di uscire velocemente.

Silente la osservò uscire con molta attenzione. Era preoccupato per lei. In quei giorni si erano sentiti molte volte ed Hermione lo aveva sempre tenuto informato dei suoi spostamenti.

Molte volte i primi giorni osservandola si era chiesto con che coraggio e morale, il se stesso del futuro, aveva potuto inviare una ragazza così dolce e innocente. Come poteva pensare che quella ragazza sarebbe potuta riuscire in quell'impresa. Aveva intuito che sicuramente era di urgenza per lui risolvere quella situazione, aveva visto cosa Tom sarebbe diventato ma lei; lei era solo una ragazza di sedici anni che ancora doveva finire la scuola e doveva vivere e crescere. Come aveva potuto metterla in quel pericolo? Era davvero così imperativo da rischiare la vita di una brillante e bellissima strega?

Hermione stava rientrando nei dormitori quando vide due studenti aggirarsi nei corridoi. Si nascose in attesa dietro una colonna, prima che i due le passarono a fianco incuranti. Ebbe un tonfo al cuore quando riconobbe quei ricci scuri leggermente illuminati dalle torce.

Li seguii con lo sguardo fino a che non imboccarono la tromba delle scale e senza pensarci due volte li seguii. Riconobbe subito il percorso e sperò fino all'ultimo di sbagliarsi. Ma quando li vide attraversare quella porta, capì.

Non aveva più tempo.

Deal With God. {Tom Riddle+Hermione Granger} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora