"Malfoy Manor."
Hermione osservava il cielo cristallino dietro il lucido vetro della finestra. Quella villa appariva in modo diverso alla luce del sole, era molto meno cupa di quello che sembrava; lasciava intravedere il magnifico giardino composto da alte siepi intrecciate, roseti e giochi architettonici squadrati.Hermione osservava il verde vivo di quelle piante incerta sul suo futuro. Le sembrava essere passata un eternità da quando erano stati catturati. Scalpitava dall'impazienza di incontrare il "Loro" Nemico, di confrontarsi finalmente con il mostro che doveva cambiare, il mostro che lei aveva conosciuto, il mostro di cui si era innamorata.
In modo fulmineo i suoi pensieri furono interrotti dalla porta che si spalancava scricchiolando flebilmente per poi richiudersi subito dopo. Hermione era ancora voltata verso quel parco, ma con la coda dell'occhio intravide delle lucide scarpe nere, un passo felino, lento, sicuro. Sospirò sconfitta, probabilmente era lì per portarle da mangiare o altro, come sempre non le avrebbe rivolto parola, decise quindi di non voltarsi nemmeno.
Continuò così, immersa nei sui pensieri, a domandarsi sempre la stessa cosa: Come avrebbe reagito alla sua vista? Alla vista del "Mostro." Ma in realtà cosa la spaventava tanto di quell'incontro?
Il trovarsi davanti il volto scheletrico, e gli occhi scarlatti di Lord Voldemort e tremare di paura e ribrezzo? Oppure il pensiero che, nonostante quel volto, le sue ginocchia avrebbero vacillato nel vedere come l'amore della sua vita si era sporcato e marchiato.
I passi si fermarono poco lontani da lei, era strano, Malfoy di solito se ne andava velocemente, cosa diamine voleva? Sollevò lo sguardo scocciata, concentrandosi sul riflesso del vetro intravedendo una figura alle sue spalle, cerco di mettere a fuoco arrivando al volto dello sconosciuto aspettandosi la carnagione pallida e gli occhi vitrei che conosceva bene.
Il fiato le mancò e per qualche istante pensò fosse un sogno, una visione dovuta dal suo auto tormentarsi. Che quando avrebbe guardato alle sue spalle non ci sarebbe stato nessuno. Si voltò di scatto premendosi con le spalle contro la finestra, no, quello non era un fantasma nella sua testa. Quello non era Malfoy.
La guardava in modo sarcastico e fiero come sempre; la sua postura ordinata e dritta, il volto sporto di lato che metteva in mostra gli zigomi.
Non si sarebbe mai immaginata che lui si sarebbe presentato in quel modo. Certo era molto nel suo stile, doveva umiliarla, deriderla, ricordarle il suo grande errore, essere caduta ai piedi di quel ragazzo dannato dagli occhi smeraldo.
《Sapevo avresti apprezzato.》sogghignò fiero, sistemando la cravatta del suo completo Total Black di sartoria Malfoy. Hermione non riusciva a parlare, la gola le era diventata imprevedibilmente secca come il deserto. Il ragazzo ridacchiò divertito e soddisfatto di aver ottenuto la reazione che voleva, finalmente sembravano giocare a carte scoperte.
《Se ti metto così a disagio posso tornare normale.》esordì divertito mentre i suoi occhi sfumavano nell'odierno rosso del Signore Oscuro, ma tornarono verdi subito dopo.
《Ma sarebbe un peccato, mi piace molto questo ritorno al passato devo ammetterlo, il mio bell aspetto è l'unica cosa che rimpiango.》Hermione lo guardava senza riuscire a proferire parola, era lì, in piedi davanti a lei; gli occhi improvvisamente pieni.
《Lacrime? Tutto mi aspettavo, ma non delle lacrime. E per cosa di grazia Granger ?》chiese Tom con il suo "Solito" cipiglio indagatore.
《Credevo che non avrei più rivisto il tuo volto.》
Non aveva più senso mentire.
《Sei sempre così patetica Granger.》
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Deal With God. {Tom Riddle+Hermione Granger}
Fanfiction_Completata ma da revisionare spero non terrete conto di orrori grammaticali dovuti ad inesperienza_ Avete mai sentito parlare del concetto di "doppio"? Ognuno ha in sé due personalità. Una di loro è la persona di tutti i giorni, della vita pubblica...