VI - Duello.

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"19 Settembre 1942;
Hogwarts Corridors."


Finalmente era tornata, lo sentiva nella pelle, proprio come sentiva di essere in un ritardo pazzesco per le lezioni.
Era dovuta tornare indietro, correndo, per recuperare la sua cartella nella Sala Grande; ma nel momento in cui era arrivata, non c'era, i tavoli e le panche erano completamente vuoti.

Corse a perdifiato verso la classe di Incantesimi, arrivando giusto in tempo, con il suo professore che le riservò uno sguardo divertito dalla sua fretta.

Entrando notò subito Dorea, che si guardava in torno, la raggiunse in pochi passi dando un occhiata in torno a lei.

"Herm, mi hai fatto preoccupare, stai bene?" Chiese ansiosa.

"Si sto benissimo, hai visto la mia borsa-." La rassicuro la riccia sorridendo, venendo però, subito interrotta.

"Bene ragazzi, oggi ci eserciteremo con un incantesimo molto potente: l'Incanto Patronus. Qualcuno conosce già questa magia?" Domandò il professore amichevolmente.
Hermione come da copione, fu la prima ad alzare la mano.

"Signorina Granger."

"L'incanto Patronus è un incantesimo che evoca un Patronus, ovvero una forza di energia positiva. Per metà tangibile, che catalizza alcuni ricordi felici del mago evocatore e funge generalmente da protezione da creature oscure, quali i Dissennatori e in rari casi dai Lethifold.
Il ricordo felice su cui ci si deve concentrare non deve necessariamente consistere in un momento specifico del passato di una persona, a determinarne la potenza e la riuscita del l'incantesimo, non è tanto il contenuto, quanto piuttosto la sensazione trasmessa da tale pensiero. I Patroni evocati hanno la forma di un animale, se evocati correttamente altrimenti, si presentano sotto forma di una nebbiolina argentea."

"Molto bene signorina 10 punti a Serpeverde. Vorrebbe tentare? Sono a conoscenza che si tratti di una magia molto potente e complicata, ma ho sempre pensato che tentar non nuoce." La incitò il professore facendola sorridere, se solo sapesse pensò.

"Certo professore." Rispose avvicinandosi.

"Bene bacchetta pronta. Si concentri su un ricordo intenso, e reciti la formula "Expecto Patronus."

Hermione lo fece subito, concentrandosi sul suo ricordo più felice: il bosco dove andava sempre con i suoi genitori d'estate in campeggio. Quella tradizione mai interrotta, vicino a quel torrente che brulicava di quegli animali piccoli ma maestosi, molto amichevoli, che si lasciavano di volta avvicinare.

"Expecto Patronus." Disse ad alta voce, in quel momento una luce si disperse, prendendo velocemente, la sua solita forma.

La sua lontra iniziò a vorticare  intorno al suo corpo, stuzzicandola, prima di fare lo stesso con gli studenti estasiati. Tom Riddle osservava quella magia così pura quanto potente, personalmente aveva sempre preferito le arti oscure, ma non poté non rimanerne affascinato; soprattutto quando la vide puntare proprio verso di lui, girargli intorno in modo giocoso, per poi tornare dalla sua padrona e dissolversi nel suo petto.
Lui ed Hermione si guardarono per la prima volta, in un modo talmente intenso; senza alcuna rabbia o rancore, ma con quasi con rispetto.

"Signorina Granger, sono davvero sbalordito. Mi aspettavo molto da lei, ma non credevo che sarebbe riuscita al primo tentativo ad evocarne uno corporeo." Disse sorridendo.

"In realtà, non è la mia prima volta professore." Disse leggermente imbarazzata da tutta quella attenzione.

"Bè non importa, saper evocare un Patronus, è una grande abilità che tuttora molti maghi esperti non riescono a padroneggiare. Ora vorrei che provaste tutti voi; Signorina Granger potrebbe aiutarmi ad assisterli?" Le chiese dimostrando fierezza nei suoi confronti.

Deal With God. {Tom Riddle+Hermione Granger} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora