"Il mercoledì dei fratelli"

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Sono la sorella fantastica ma preferisce il cavernicolo.

Vi chiederete tutti come sarà finita al supermercato,vero?

Dopo la sua grande frase scappai alla cassa pagando tutto velocemente e andandomene come Flash mentre lui cercava di raggiungermi.

Lo so,avevo dei grandi problemi a scappare da un ragazzo trmendamente bello che voleva parlami ma che potevo farci?

Non ero mai stata una ragazza a cui importasse avere una relazione,preferivo di gran lunga i miei amici,il cibo,i libri e le Sei e tv.Per molte ragazze che conoscevo non avere il fidanzato era come non avere un polmone.

Onestamente se era cosi riuscivo a stare bene anche senza.

Tutti gli stress,i pianti e i litigi non erano per me e onestamente ero della frase "Quando arriverà bene"

Quando tornai a casa buttai con poca grazia la schiuma da barba nel letto di Jack e iniziai ad osservare il Grande Gatsby,come faceva a ricordarsi di me?

Gli hai buttato la spazzatura addosso,hai fatto la straniera mista,sei fuggita da lui alla festa in ogni momento,penserei abbia qualche problema se non ti ricordasse.

Il mio io interioreo era sempre li a parlare.

Passarono dei giorni e arrivò l'atteso mercoledì dove avrei dovuto accompagnare Austin a scuola per la giornata dei fratelli ma dovevo ricordarmi di essere la ruota di scorta.

Perché Jack me lo ricordava di continuo.

"Su Austin andiamo"gli dissi aspettandolo alla porta.

"Eccomi"disse correndo e raggiungendomi alla porta.

"Divertitevi"disse mia madre mentre puliva la cucina.

"Spero ti diverta Austin anche se sei con Emma"disse divertito Jack sorridendo lo guardai male sperando cadesse dalle scale e perdesse quel odioso sorriso dalla faccia ma niente da fare.

Quando io e Austin arrivammo a scuola,c'erano tantissimi ragazzini coi fratelli o sorelle maggiori tra cui intravidi qualche bel ragazzo.

Almeno mi stavo rifacendo gli occhi,una volta tanto.

"Prima di entrare"mi fermò Austin "Delle regole"

"Regole?"

"Non devi fare figura di merda.Non devo mettermi in imbarazzo e niente delle tue stranezze,capito?"

"Ehi saprò comportarmi come una persona normale e aggrazziata"dissi facendo un sorriso.

"Tu aggrazziata?"chiese Austin divertito "Ma se quando siamo a tavola mangi come un uomo delle caverne"

"Andiamo a scuola prima che ti fucili"gli intimai mentre lo spingevo dentro la scuola.

"Dove dobbiamo andare?"chiesi mentre eravamo nel corridoio.

"Credo nell'aula magna"disse Austin guardandosi attorno.

Chissà chi cercava...

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