"Adesso non mi lasceranno piu' in pace"

1K 83 12
                                    


Maledetto gelato!

Maledetto senzatetto ballerino!

Certo Anna" dissi al telefono mentre parlavo con mia sorella al telefono.

Lei ormai andava al college e ad essere onesta mi mancava un sacco.

"Mi raccomando tu e Jack non cercate di uccidervi"mi raccomandò divertita sapendo bene che era impossibile che io e lui smettessimo di litigare.

"Sarebbe facile se lui non rompesse ogni poco"le dissi alzando gli occhi al cielo mentre camminavo per la stanza raccogliendo i sporchi vestiti di mio fratello per metterli nella cesta del bucato.

Lei ridacchiò dall'altra parte del telefono dicendo "Sai un pò mi mancano le vostre litigate"

"Io invece vorrei stare lontana dai nostri litigi"dissi cercando di mettere il cellulare fra la spalla e l'orecchio e prendere la cesta.

La mia coscienza mi diceva di non farlo che avrei fatto un casino ma io,quanto mai la ascoltavo ?

"Come stanno i tuoi amici?"mi chiese riferendosi ai miei tre cari amici pazzi che lei aveva conosciuto prima di andarsene al college.

Ok,potevo farcela a portare la cesta fino al bagno.

'Posso farcela'pensai nella mia mente mentre uscivo dalla testa rispondendo a mia sorella "Stanno bene,se possono stare bene dei pazzi come loro"

"Anche tu sei pazza come loro"mi disse lei ridacchiando mentre io camminavo come una tartaruga per non far cadere nulla.

"Per questo andiamo d'accordo"le dissi "Sai,Gabriel si sta facendo aiutare in biologia da Eliz"

"Ha deciso di mettere la testa apposto?"chiese lei stupita da questa notizia.

"Cosa?No"dissi come se fosse pazza "Vuole solo che i genitori non lo mettano in punizione,vuole un sei e finirla"

"Ecco il Gabriel che ho conosciuto"mi disse ridacchiando mentre io stavo per arrivare al bagno.

"EMMA!"esclamò qualcuno dietro alla mie spalle facendomi sobbalzare e facendo cadere la cesta a terra e il telefono.

"Porco Zeus e la sua stupida moglie Era"esclamai arrabbiata guardando male Austin dietro di me che mi guardava con gli occhi sbarrati.

Presi il telefono in mano e notai che la chiamata era ancora in corso e Amna stava urlando qualcosa tipo 'Stai bene" 'chiamo le forze speciali?'

"Sto bene,Anna"le dissi "Mi è caduto il telefono"

"Lo sospettavo "ridacchiò

"Mi passi Anna?"mi chiese Austin senza neanche scusarsi con me per avermi spaventata.

"Mi hai fatto cadere le cose"gli dissi lanciando un'occhiata ai vestiti ancora a terra.

"Non è colpa mia se sei una fifona"disse lui divertito per poi richiedermi il telefono.

"Anna,ti passo Austin che devo sistemare qui"le dissi "Ci sentiamo" lei mi salutò anche e passai il mio cellulare ad Austin che sorridendo se ne andò nell'altra stanza lasciandomi quel disastro a terra.

Raccolsi tutto e andai a mettere la lavatrice che per fortuna avevo imparato ad usare,all'inizio per ricordarmi i gradi e tutto, mi ero scritta i passaggi su un foglietto attaccato alla parete.

Ero una genia,lo so.

Uscì dalla stanza e mi ritrovai davanti Jack che saliva le scale mentre guardava il suo telefono,rimasi dove ero e aspettai che mi passasse davanti per spaventarlo.

La Ragazza Dei LibriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora