Dovevo andare al funerale
Non ci sto capendo un cazzoooQuando vi dicono che nelle situazioni di panico dovete essere forti e affrontarle, fate come me, scappate!
Sempre.Per questo mi ritrovai a camminare da sola per il parco sperando di dimenticare tutto ciò che era successo.
Dylan mi aveva ignorato. Dylan mi aveva baciato.
Mi aveva baciato.
Dato un bacio.
Cazzo.Perché lo aveva fatto?
Era la domanda che mi perseguitava da più di un'ora mentre girovagavo senza sosta cercando di portare chiarezza nella mia testa.
Avevo mandato un messaggio a Jack informandolo che avrei fatto tardi e di fare lui qualcosa da mangiare ai nostri fratelli, e sperai che non fosse un toast con del semplice prosciutto sopra.Era pazzo. Questa fu la mia risposta oppure era un'idiota che adorava divertirsi e mi stava prendendo per il culo.
Una parte di me piccolissima mi disse 'magari gli piaci ' ma cercai di cancellarla. Non potevo piacergli,cioè non io. Io ero così...io.
E lui così lui.Si,stavo impazzendo anch'io.
Dopo che passai anche nella biblioteca comunale decisi di tornare a casa, bere una tazza d te caldo ,mangiare biscotti al cioccolato e sdraiarmi sul letto dimenticando la giornata che avevo vissuto.
Che piano geniale.Così camminai per tornare a casa,rendendomi conto che avevo camminato davvero un sacco, ma la sfortuna bussò sopra la mia testa visto che iniziò a piovere e io avevo dimenticato quella mattina sia il cappello che l'ombrello a casa.
Sempre meglio,dovevo dire.
Arrivai davanti alla porta zuppa dalla testa ai piedi, aveva diluviato, e rischiavo di prendere una bellissima influenza.
Entrai in casa all svelta urlando "Sono tornata" per poi voltarmi w rimanere bloccata quando vidi il mio soggiorno-cucina invaso da Federico che teneva una ciotola d biscotti in mano, Ale che faceva zapping con il telecomando, Matt seduto attorno al tavolo con a fianco joshua che gli sorrideva malizioso, Jack che stava con un panino in mano cercando di convincere Kiara a mangiarlo che intanto saltava sulla poltrona, Vivian che stava seduta sulle scale guardandosi le doppie punte e alla fine Dylan che era stato il primo a notarmi, in piedi accanto al tavolo della cucina con un bicchiere in mano."Jack li ha invitati qui per stanotte "disse Austin che mi passò accanto "Sei tutta bagnata lo sai?"poi andò verso il frigorifero a prendersi una bibita gassata.
"Jack!" Esclamai con tono confuso e leggermente severo.
Possibile che trovavo casa mia invasa?"Questa mocciosa non vuole mangiare " esclamò lui indicando Kiara che rideva divertita saltando sul divano.
"Kiara non si salta sul divano" le dissi severa e lei smise sedendosi su di esso " e appena Jack toglierà il formaggio che ha messo nel panino, lo mangerai"
"Va bene" disse lei tranquilla mentre Jack toglieva la fetta di formaggio dal panino per poi mangiarsela.
Kiara afferrò il panino e iniziò a mangiare ma la ripresi "a tavola"
Lei Sbuffó ma si alzò andando a sedersi a tavola.Afferai dal braccio Austin che mi stava passando accanto con una lattina di coca cola che gli tolsi dalle mani dicendo " sono sicura che tu me abbia già bevuta una o due"
Lui sbuffó "Ma che male mi può fare una più una meno?"
"Ne riparliamo quando rideró della tua gastrite" gli dissi facendogli cenno di tornare di sopra mentre rimettevo la coca cola nel frigo.
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La Ragazza Dei Libri
Dla nastolatkówI libri: quelli che contengono un mondo diverso,dei personaggi che diventano parte di te ,parole che ti cambiano interiormente. Molti non ne capiscono il valore e il potere,e a questa categoria appartiene anche Dylan, ragazzo diciassettenne con pien...