La coperta mi protegge!
Tu sei matto!Io e Jack eravamo da qualche giorno che non parlavamo, cioè, avevamo parlato quando mi aveva chiesto di Joshua che aveva visto molto contento.
La nostra conversazione era stata normale ma si era basata sul discorso di Joshua e niente di più, appena avevamo finito, nessuno ha più fiatato.
Non ero arrabbiata con lui, per essere stato a letto con Louisa ma più che altro che non avesse per un attimo pensato a me e che avesse potuto darmi fastidio.
Sembrava spesso dimenticarsi della mia esistenza ed agire come se non avesse problemi a ferirmi.E questa cosa mi rendeva abbastanza triste, io e Jack avevamo un rapporto un po' così ma non mi aspettavo così tanto da andare a letto con una che a cui non piacevo.
Tutta la storia non la conosceva, è vero, ma credevo che da ciò che gli avevo detto, avrebbe capito e quanto pare non sembrava importargli."Ho finito. Puoi usare il bagno adesso" mi disse entrando Jack in camera con un asciugamano in vita e uno sulle spalle per asciugarsi i capelli.
"Va bene" dissi semplicemente chiudendo il libro di storia e andando verso la porta per uscire dalla stanza.
Finire i compiti di matematica per me era una vera tortura, sembrava che la materia c'è l'avesse sempre con me e io non capivo perché.
Ero così tenera e coccolosa. Okay, stavo divagando su una materia ma in caso di disperazione si faceva di tutto.
"Jack lasciami" sentivo Kiara urlare ridendo dall'altra stanza e potevo benissimo immaginare Jack farle fare il famoso"vola vola " oppure la stava rincorrendo.
Feci un sorriso sentendo la risata della mia sorellina e ritornai a guardare quello orribile libro di matematica che mi guardava aspettando che risolvessi i suoi problemi.
Non sapevo risolvere i miei potevo risolvere problemi matematici molto complessi?
Nella stanza all'improvviso la porta si aprì ed entrò mia sorella Kiara sorridendo con qualcosa in mano.
"Cos'è successo?" chiesi sorridendo mentre lei si avvicinava con un quaderno in mano "Mi dici dove si trova l'India? Jack non lo sa e mi ha detto di venire da te che sei più intelligente."
Scossi la testa e sorridendo gliela indicai sulla piccola cartina attaccata sul quaderno e lei se la segnò con la penna.
"Convo?"
"Convo?" chiesi confusa.
"Si è una nazione!" disse lei guardandomi.
"Congo,allora" la corressi "È qui, in Africa" e segnai con la penna il punto e lei mi sorrise dandomi poi un bacio sulla guancia dicendomi 'grazie'
Prima di uscire dalla mia stanza si voltò e disse "Tu e Jack avete di nuovo litigato?"
"Come sempre" dissi facendo un leggero sorriso.
"Capito" disse facendo un sorriso quasi incerto per poi uscire dalla stanza e chiudere la porta.
Ripresi a fare i compiti di matematica e finalmente mi uscirono giusti gli esercizi e dovevo dire che era anche bello eseguirli quando si capiscono.
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Fiksi RemajaI libri: quelli che contengono un mondo diverso,dei personaggi che diventano parte di te ,parole che ti cambiano interiormente. Molti non ne capiscono il valore e il potere,e a questa categoria appartiene anche Dylan, ragazzo diciassettenne con pien...