"Forse Le cose andranno meglio'

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Ripensai tante volte al mio penoso discorso davanti ai genitori di Matt.
Nella mia immaginazione facevo un discorso da Oscar andando via con un certo effetto, e invece ci ripensavo e ripensavo.
Per quanto Dylan mi dicesse che ero stata favolosa, non ero tranquilla e convinta,soprattutto non avendo avuto nessuna reazione da parte loro.

"Sei morta? " mi chiese Jack entrando nella stanza vedendomi guardare il soffitto con sguardo perso.

"Non penso proprio " dissi sospirando senza distogliere lo sguardo dal soffitto.

"Pensi alla situazione di Matt ?" Mi chiese sedendosi nel suo letto.

" tu no?"

"È il mio migliore amico. Vorrei che stesse bene" disse Jack e sentí la sincerità provenire dalla sua voce.
Per quanto Jack fosse stupido, egoista, egocentrico ci teneva davvero ai suoi amici.

Mi alzai con la schiena mettendomi seduta sul letto puntando i miei occhi su di lui che era seduto nella mia stessa posizione "Sono sicura che si sistemerà tutto"

"Sei sempre così positiva " disse lui guardandomi serio "a volte fin troppo e non capisco come"

Lo guardai e con un piccolo sorriso e una leggera alzata di spalle risposi " Il mondo non è ancora caduto. E finché gira, tutto può risolversi "







Per la prima volta mi trovai ad apprezzare Federico in una maniera assurda e tutto perché stavo vincendo alla grande contro di lui a uno stupido gioco da tavola.
Ma era troppo bello e io mi divertivo troppo.

"E vinco ancora!" Urlai contenta alzando le mani in aria e sventolandole in aria .

"Basta. Non gioco più " disse Federico mettendo il broncio come un bambino di cinque anni.

"Io mk stavo divertendo su" dissi sorridendo " non essere poco sportivo "

"La mia dignità ne risente. Tutti vincono a questo gioco con te"

"Fede, la tua dignità non ne risente, tranquillo. Non la hai da un pezzo" disse Vivian sorridendo mentre si limava le unghie seduta sul divano facendomi ridere.

"Mi spieghi perché sei qui?" Chiese Federico guardandola male "Non hai ragazzi da addescare, ex da tormentare , ragazze con cui litigare?"

"Oggi stranamente no" disse lei sorridendo "Ma ho genitori da evitare. Hanno inziato di nuovo a rompere sulla storia dell'università, del mio comportamento e bla bla bla"

"Quindi starai qui fino a tardi" dissi io più come un'affermazione che una domanda.

"Ovvio" disse senza smettere di limarsi le unghie.

Federico si alzò pronto ad abbandonare me e il mio gioco "Perché vai via?'

"Perché mi sono rotto il cazzo di giocare con te" disse lui "Perdo sempre "

"Ma mi ami. Quindi resta" dissi facendogli un cuore con le mani e sorridendo dolcemente.

"Dai gioco io con te" disse Dylan avvicinadosi e sedendosi al posto di Federico.

"Diventi ogni giorno di più il preferito " dissi sorridendo allegra notando che lui sorrideva guardandomi.

"Tanto perderai " disse lui.

"Ho battuto Federico '

" Lui fa schifo a giocare"

"Ti sento, amico" disse Federico facendo il finto offeso " e poi mi stai rubando la ragazza"

"Non è la tua ragazza" disse Dylan guardandolo e io approvai.

Federico fece un sorriso storto dicendo "Di qualcuno un giorno sarà "

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